Papà e mamma felici Poi quella morte spegne il loro sorriso

Papà e mamma felici Poi quella morte spegne il loro sorriso LA FAMIGLIA Nel pomeriggio Franco Sgrena aveva confidato ai cronisti di aver avuto quasi una premonizione «Sono tre notti che sogno Giuliana. Non la vedo mai di persona, ma tutti ci ripetono che è libera» Papà e mamma felici Poi quella morte spegne il loro sorriso Quando i giornalisti comunicano la notizia, tutti sono frastornati Il fratello Ivan si collega al telefono con Roma per avere conferma da Gianni Letta. L'emozione è tale che deve intervenire il medico Pietro Benacchio inviato a MASERA «Oggi è una giornata eccezionale, straordinaria. La ricorderò a lungo». Franco Sgrena sorride. Adesso può. Il vecchio partigiano non deve più combattere. Giuhana è libera. L'incubo è finito. Ora la sua battagba è contro quella maledetta lombosciatalgia che da alcuni giorni non gli dà tregua e gli impedisce di gioire fino in fondo; ma anche l'emozione è forte, più del dolore che arriva fino al ginocchio; la pressione s'impenna e i familiari devono fare intervenire il medico. Arriva la geriatra Marina Butte e gli somministra alcune gocce. Rientrano i timori e mamma Antonietta può uscire fino al cancello per ritirare un mazzo di fiori tra flash, microfoni e riflettori. Appare frastornata, ma febee. «Non so neppure se ho pianto», ammette. Sono i momenti che hanno atteso a lungo, affrontando con fiducia e serenità, assieme al figlio Ivan e a sua mogUe Claudia, i diffìcib giorni della prigionia di Giuliana. Non si sono jjnai risparmiati. Interviste, marce, serate. E anche le trasferte a Roma. Sacrifici che si sommavano alla sofferenza, ma nevaleva la péna. Sono passate da poco le 18,40 quando Ivan, rientrando in auto con papà Franco viene fermato dalle troupe tv che da un mese stazionano davanti alla villetta di Masera. Stanno tornando dal Circolo degli anziani. «Volevo che si svagasse un po'», rivela Ivan. Capisce subito che ci sono novità e fa in modo che papà Franco resti sull'auto. «Hanno liberato Giuhana», riferiscono i cronisti. Con la dovuta cautela, adesso può dirlo a papà Franco, mamma Netta e condividere la gioia con Claudia. Occorre però saperne di più. Ivan si collega al telefono con Roma. Il sottosegretario Gianni Letta conferma: «Giuliana è libera, forse rientrerà in Italia già domani». Franco Sgrena se l'aspettava. «Sono tre notti che sogno Giuliana - aveva confidato nel pomeriggio ai cronisti, ricevuti in casa -. Non la vedo mai di persona, ma intorno a noi ci sono persone che ci ripetono che è libera. Stanotte addirittura ho sognato che mia figlia era già a casa, ma sempre senza vedere mai la sua figura». Anche Ivan ammette di aver avuto a sua volta un sogno premonitore: «Il presidente Berlusconi mi diceva che Giuliana era libera». Adesso le persone intorno ci sono davvero. Baci e abbracci non si contano. Mamma Anto¬ nietta si è messa ai fornelli per preparare il caffè con la moka. Salta qualche tappo di bottiglia, Nella villetta di Masera è già arrivato il sindaco Michele Bruno a portare agli Sgrena la gioia dei loro 1450 concittadini e poi corre ad aprire il Municipio, dove campeggia ancora la gigantografìa di Giuliana. Tra i primi anche il parroco don Luigi Preioni, il parlamentare verbanese di An Marco Zacchera. Da Verbania sono saUti il prefetto Carmine Rotondi con la consorte, il questore Luigi Minchella e il comandante dei carabinieri Angelo Cincotta. I loro uomini sono schierati sul vialetto per il servizio d'ordine. Non c'è da faticare troppo. E' una felicità composta, gli amici arrivano alla spicciolata, dai sindacalisti Chiodi, Reggiori, Quaglia e Tiboni ai compagni dei Comunisti Italiani, Modaffari e Pastore. Con il sindaco di Domodossola Mottini arriva il presidente dell'Anpi Bologna e il suo abbraccio con Franco non ha bisogno di parole. Incalzano i collegamenti in diretta dei tg. Ivan si alterna da una telecamera all'altra e dall' Iraq rimbalza la notizia che Giuliana è ferita, ricoverata nell'ospedale americano di Baghdad. C'è stato un conflitto a fuoco e un agente dei servizi segreti italiani è rimasto ucci- so, un altro è in gravi condizioni. Il sorriso lasciato sul volto dì Franco Sgrena dal messaggio del presidente Ciampi si spegne e gli occhi luccicano di commozione. Mamma Antonietta, tace. La libertà di Giuliana è stata pagata con il sacrificio dì un altro itabano coraggioso. No, non si può più gioir e. Sui volti dei genitori di Giuliana Sgrena è tornato un mezzo sorriso alla notizia della liberazione della figlia Lèam«cedugrncsn II fratello di Giuliana Sgrena dalla gioia al dolore per la morte dell'agente dei servizi segreti La mamma Antonietta è stata festeggiata anche con i fiori