Dalla Statale alle colline del Chianti di Paolo Massobrio
Dalla Statale alle colline del Chianti IN CANTINA Paolo Massobrio Dalla Statale alle colline del Chianti LA Toscana è in fermento: i cosiddetti supertuscan spuntano prezzi da capogiro, mentre i vini correnti della stessa regione annaspano. Da qui l'idea di fare una grande doc Toscana. Del resto, se si interpella Stefano Farcas, cinquantenne, titolare di Villa Cafaggio e strenuo oppositore della doc ecumenica, la data della rinascita del Chianti è quella che coincide con la denominazione d'origine controllata e garantita. Lui nel vino è entrato nel 1974, dopo gli studi classici e una parentesi alla Statale di Milano. Ma al clima della contestazione ha preferito le colline di Panzano in Chianti, dove il padre aveva messo insieme tre ettari di vigneto. Da allora la strada è diventata autostrada, non solo per le buone performance del Chianti, ma per l'interesse generale verso questo regione. Oggi di ettari in produzione ne ha dieci volte di più ed in tutto fa 400 mila bottiglie di cui 2/3 di Chianti classico, fl resto sono supertuscan, come il Cortaccio (cabernet sauvignon) che il guru americano Parker ha valutato 96/100 e il San Martino (sangiovese in purezza). Il successo di Villa Cafaggio però fu segnato dall'affermazione del Chianti riserva Solatio (solo sangiovese) e dalla linearità degli altri. Dei nostri assaggi sottolineiamo l'imperiosità del Chianti 1999 che è quasi aggressivo, avvolgente, con sentori floreali netti e un sorso rotondo, scalare nelle sue sensazioni gusto-olfattive. Per dare ai suoi vini struttura costante e morbidezza gradevole, talvolta ha utilizzato i concentratori di mosto. E' il primo produttore di vino - tra le centinaia che lo usano - che lo dichiara, dandogli il giusto peso («Non sempre serve, anzi, nelle annate ottime mai» - dice Farcas). Perché altri si vergognano di dichiararlo? VILLA CAFAGGIO Panzano in Chianti Via San Martino, 5 Tel. 055/854.90.94 Una bottiglia di Chianti Classico: 25 mila lire
Persone citate: Farcas, Panzano, Stefano Farcas
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