Guardate che degrado di Nico Orengo

Guardate che degrado SEGNALIBRO Nico Orengo •—*■ Guardate che degrado «Lo spettacolo è l'erede di tutta la "debolezza" del progetto filosofico occidentale, che fu pure una comprensione dell'attività dominata dalle categorie del "vedere"; così come si fonda sull'incessante spiegamento della razionalità tecnica precisa che è uscita da questo pensiero. Esso non realizza la filosofia, filosofizza la realtà. E' la vita concreta di tutti che si è degradata in un universo "speculativo"». Parole di Guy Debord, l'inventore del movimento situazionista, in «La società dello spettacolo» che la Baldini&Castoldi ripubblica con una introduzione di Carlo Freccerò e Daniela Strumia. Apparso alla fine del'67, rimane il manifesto teorico e profetico di quella gran- de trasformazione del «reale» in «immagine». Scritto sulla soglia dei movimenti del'68 e all'inizio dell'era televisiva, Debord analizzava la prepotenza della ((Spettacolarizzazione», la «dittatura» della finzione. Lui, il Dottore in Niente, che nel '57 aveva fondato nella Liguria, a Cosio d'Arroscia, con il pittore Pinot-Gallizio e altri l'Internazionale Situazionista, uno degli autori più citati nel Maggio francese. Dove frasi come: ((Lo spettacolo è materialmente "l'espressione della separazione e dell'estraniarsi dell'uomo dall'uomo"» diventavano slogan e scritte sui muri. Solitario, aristocratico, analista acuto della società dei consumi e del mondo come merce.

Persone citate: Cosio, Daniela Strumia, Debord, Gallizio, Guy Debord, Pinot

Luoghi citati: Liguria