«Chiediamo gli stipendi dei prof europei» di Raffaello Masci

«Chiediamo gli stipendi dei prof europei» «Chiediamo gli stipendi dei prof europei» sindacati alla Moratti: aumenti dalle 300 alle 500 mila lire Raffaello Masci ROMA «Per adeguarsi a standard europei di qualità e di trattamento del personale, la scuola italiana ha bisogno di un coraggioso investimento economico: almeno 10 mila miliardi in più (che porterebbero il bilancio della pubblica istruzione a 75 mila miliardi l'anno) e un aumento agli insegnanti del 10-15% che, diversificato per scuole e per anzianità, vuol dire dalle 300 alle 500 mila lire in più al mese». E' questa la richiesta più stringente che i sindacati della scuola hanno presentato al ministro Letizia Moratti, nel loro primo incontro ufficiale da quando si è insediato il nuovo governo. Ieri mattina sono saliti al palazzo di viale Trastevere, i segretari scuola di Cgil, Cisl, Uil e Snals, rispettivamente: Enrico Panini, Daniela Colturani, Massimo Di Menna e Fedele Ricciato. L'incontro è stato «interlocutorio», come si dice in sindacalese, nel senso che nulla si doveva decidere e tutto si doveva esporre. Al ministro infatti è stata presentata solo un'agenda di argomenti da affrontare: gli investimenti in Finanziaria, l'adeguamento degli stipendi degli insegnanti per il contratto 2002-2005, la parità scolastica, le linee di riforma, il contratto dei presidi e i problemi del personale amministrativo (Ata). v '"■ Per ciascuno di questi argomenti è stato definito un «tavolo tecnico», altra definizione sindacalese per indicare gruppi di lavoro che affronteranno, la materia nei suoi aspetti tecriici senza letture politiche. Dunque, da qui alla fine dell'anno, è stato stabilito un piano di confronto tra ministro e sindacati. Lunedì prossimo il primo «tavolo» sarà sul personale Ata, la cui situazione presenta un carattere di urgenza. E' accaduto, infatti, che il precedente governo aveva stabilito l'assunzione di 20 mila dipendenti «Ata». L'attuale esecutivo ha revocato la decisione generando «buchi» in alcune funzioni, che vanno pertanto ridistribuite. Inoltre, alcuni lavori di pulizia delle scuole, sono appaltati a ditte esterne, ma poiché gli appalti scadono alla fine di settembre, alcune di queste ditte stanno licenziando i dipendenti, I sindacati, nell'incontro di ieri, hanno sollecitato una risposta tempestiva a questo impasse, allo scopo di evitare scuole sporche e lavoratori a spasso. Ma la questione delle questioni, è e resta quella delle risorse per la scuola. «Abbiamo chiesto alla signora ministro, che ci ha ascoltato con grande attenzione - ha detto Enrico Panini, segretario della cgil scuola - di considerare l'indicazione comune di Ue e Ocse, di portare i finanziamenti all'istruzione alla quota del 6% del Pil (noi ora siamo al 4,8% - ndr), e di adeguare altresì le retribuzioni dei docenti agli standard comunitari. Quindi, al di là delle trattative di merito, se questo sarà stato fatto lo sapremo tra una decina di giorni, quando il governo presenterà la Finanziaria». «Positivo», secondo il leader della Uil scuola. Massimo Di Menna, «il richiamo del ministro al metodo della concertazione», interlocutorio invece il.s;uo, giudizio su tutti gh altri temi, in attesa dei tavoli tecnici sulle singole situazioni. Tra le questioni aperte, Daniela Colturani, segretaria della Cisl scuola, ha sottolineato il contratto dei presidi ancora da definire: «il ministro - ha riferito - ci ha detto di avere inviato al ministero della funzione pubblica una lettera di richiesta di riapertura immediata della trattativa». Soddisfatto dall'incontro con la signora Moratti, anche il segretario dello Snals, Fedele Ricciatoi «Finalmente - ha sottolineato - riprendono le relazioni sindacali che si erano interrotte. In incontri come questo, : però -h|i osservato - quando si (»■pàrla^ditante cose si finisce con l'enunciare solo i grandi principi». . [r. mas.] GLI STIPENDI DEGLI INSEGNANTI DELLE SCUOLE EUROPEE R18UZI0NE CON REQUISITO FORMATIVO MINIMO •OLANDA «GERMANIA •DANIMARCA •INGHILTERRA •IRLANDA •SPAGNA •SCOZIA •AUSTRIA •FRANCIA •FINLANDIA •PORTOGALLO •NORVEGIA •ITALIA •SVEZIA •GRECIA Valori espressi in dollari Ppa (cioè a parità di potere d'acquisto) Retribuzione Con 15 anni Retribuzione d'ingresso di esperienza massima 25.762 43.820 51.956 35.177 43.307 47.923 27.816 40.934 40.934 22.661 38.010 52.023 23.303 36.151 40.708 29.547 34.547 44.053 19.658 32.679 32.679 22.920 30.635 50.220 22.579 29.615 42.697 20.149 29.127 30.990 16.429 26.288 47.975 21.498 25.877 27.919 21.108 25.773 33.115 20.052 25.766 28.915 19.871 24.337 29.165 di ruolo GLI INSEGNANTI IN ITALIA 22: : BJ| precari cori nomina fino " alla fine delle lezioni (giugno) il fabbisogno stimato jJT di insegnanti fino al 2016 | è l'età media degli insegnanti delle superiori precari con nomina annuale «KKBMlpresidi e dirigenti scolastici 43 a l'età media degli insegnanti ' delle materne la differenza media tra gli ijjfifi) Stipendi degli insegnanti * europei e quelli italiani 75,2 la percentuale di insegnanti donne alle superiori (sono il 93,3% alle matèrne) Ppecentuale dei docenti che considera il prestigio della • professione in caduta libera fP8 UatrEnrn :

Persone citate: Daniela Colturani, Enrico Panini, Fedele Ricciato, Letizia Moratti, Massimo Di Menna, Moratti

Luoghi citati: Finlandia, Francia, Germania ?danimarca ?inghilterra, Irlanda, Italia, Olanda, Portogallo ?norvegia ?italia, Roma, Scozia ?austria, Svezia ?grecia