Canavese, fuga che promette bene
Canavese, fuga che promette bene CND: LA SQUADRA DI FRARA HA MANIFESTATO CINISMO E AUTOREVOLEZZA CONTRO L'IVREA, MA LA SQUADRA DI JACOLINO CONTESTA LA SCONFITTA Canavese, fuga che promette bene Anche a Trino una prova d'orgoglio del Moncalieri Paolo Accossato E' del Canavese la prima fuga dell'anno. Non solitaria, visto che la squadra di Frara è affiancata dal Cuneo, protagonista di una partenr.a sprint. La seconda giornata del Campionato Nazionale Dilettanti proponeva il derby infuocato tra 0 Canavese e l'Ivrea e il 2-1 a favore dell'ex Sangiustese lancia i rossoverdi in testa ma lascia l'amaro in bocca agli eporediesi che, nelle parole del tecnico Salvatore Jacolino, sottolineano comi' il risultato sia in parte bugiardo: «Siamo usciti dal match con la consapevolezza di non essere inferiori ai nostri avversari. La sconf .ita è stata determinata da due rigori, entrambi segnati da Pisasale. E se un penalty ci poteva stare, sul secondo avrei molti dubbi. Inoltre abbiamo avuto un alto numero di occasioni da rete e Trombini, il loro portiere, si è superato. Prima della partita avevo detto che con il Canavese avremmo trovato la nostra reale dimensione e oggi posso dire di essere ottimista per il futuro dato che i miei giocatóri hanno dimostrato di non avere nulla da invidiare agli avversari». Il Canavese ha una volta di più dimostrato pertanto di essere squadra quadrata e cinica, capace di colpire gli avversari nei momenti cruciali. E' la dote delle grandi squadre e, considerate le difficoltà del Savona, battuto dal Derthona, i canavesahi sono con¬ vinti che l'attuale potrebbe essere veramente la stagione giusta per il salto in C2. L'altra nota positiva per l'undici di Frara viene dalla conferma della vena di Pisasale, andato nuovamente in gol (questa volta su rigore): il giocatore ha firmato quattro delle cinque reti segnate finora tra campionato e Coppa Italia. Quando anche De Paola sarà entrato in forma, è facile pensare che i canavesani avranno raggiunto capacità di realizzazione davvero notevoli. Ma sentiamo ancora Salvatore Jacolino, decisamente ottimista sul momento dell'Ivrea: «Se avessimo vinto per 6-2, come è avvenuto contro il Trino, nessuno si sarebbe scandalizzato». Effettivamente gli arancioni, pur sconfitti, hanno ribadito che al discorso-promozione parteciperanno anche loro. In particolare, li conforta la strepitosa vena di Bergantin (quattro gol in due partite senza calci di rigore e già capocannoniere del girone) che si è dimostrato l'elemento in più fino a questo punto della stagione. Note positive anche dalla difesa, completamente rivoluzionata, capace com'è di garantire maggiore protezione al giovane portiere Maio. Se il Canavese gongola e l'Ivrea recrimina, il Moncalieri si gode l'imbattibilità mantenuta dopo le prime tre partite. I tre pareggi conquistati dalla giovane formazione di Enrico Bortolas sono frutto del duro lavoro dell'ultimo mese. Il Moncalieri ha nelle gambe almeno quindici giorni di preparazione in meno rispetto alle altre squadre: le traversie societarie dell'estate hanno infatti ritardato lo svolgimento del ritiro e l'inizio degli allenamenti. Bortolas ha avuto il merito di bruciare i tempi e costruire una squadra spumeggiante e dalla grande esuberanza', sopperendo con l'entusiasmo alla mancanza di amalgama dato che l'intera rosa non aveva mai giocato insieme. Il pareggio di Trino è stato il segnale della ormai raggiunta maturità: «Siamo passati in svantaggio nel secondo tempo, evento mai capitato quest'anno, e avevo grande curiosità di vedere come avrebbe reagito la squadra. I ragazzi si sono comportati benissimo e non hanno perso la testa. Continuando ad attaccare con intelligenza hanno anzi acquisito pieno diritto al pareggio». E domenica si gioca un altro derby: a Moncalieri arriva il Canavese, primo della classe. A destra: il gol realizzato per l'Ivrea da Marco Bergantin; a sin.: Pisasale ostacolato fallosamente in area da Caricato e Castagna
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