G8, raffica di avvisi di garanzia ai poliziotti di Alessandra Pieracci
G8, raffica di avvisi di garanzia ai poliziotti G8, raffica di avvisi di garanzia ai poliziotti Indagati anche La Barbera e Gratteri. Identificati altri assalitori della jeep Alessandra Pieracci GENOVA Avvisi di garanzia «eccellenti» per l'irruzione nella scuola Pertini-Diaz durante il G8 : ad Arnaldo La Barbera, ex capo dell'antiterrorismo, il vice Gianni Luperi, Francesco Gratteri, dirigente dello Sco, il suo vice Gilberto Caldarozzi, l'ex dirigente della Digos di Genova Spartaco Mortola, fi capo della squadra mobile della Spezia Filippo Ferri, il dirigente della Digos di Bologna Lorenzo Murgolo. L'ipotesi di accusa è omissione di controllo con l'aggravante di essere pubblici ufficiali e concorso in lesioni gravi. «Gli avvisi sono in via di notifica» confermano dalla Procura della Repubblica. «Fino a questo pomeriggio alle 17 né Gratteri, né gli altri li avevano ancora ricevuti» replica | imo dei legali che patrocinerà un paio degli alti funzionari indagati. «Se non sono arrivati, arriveranno, ormai non fa molta differenza» è lapidario uno dei magistrati che si occupa di uno dei filoni di inchiesjta attualmente aperti I primi avvisi notificati erano stati quelli per il comandante del primo Reparto mobile di Roma, Vincenzo Canterini, per il suo vice Michelangelo Fournier, oltre a quelli destinati a sette (per il momento) capisquadra che avrebbero partecipato alla sanguinosa irruzione nella scuola PertiniDiaz di via Battisti. Per proseguire le indagini sulle violenze dei-20, 21 e 22 luglio, i * i'-.:-} ;..;Ji6q i '.■ itivm* ìjV. Li . ili :;i 3t Jgoe • magistrati avrebbero richiesto anche un centinaio di fotografie di poliziotti che in quei giorni si trovavano impegnati in servizio a Genova. Le foto permetterebbero un «lavoro di scrematura», sia per quanto riguarda le testimonianze di chi ha denunciato violenze e pestaggi, sia per un confronto con eventuali filmati di quanto è accaduto. Spiega un inquirente: «Non è questo fi caso, intendiamo bene, ma è un po' come quando alla vittima di un'aggressione si mostrano le foto dei pregiudicati: il riconoscimento fotografico non è né una prova da aula di tribunale, né una. premessa immediata all'iscrizione nel registro degli indagati». SulTaltro fronte, Luca Casarini ha dato mandato al suo legale, Laura Tartarini, di accertare la sua iscrizione nel registro degli indagati. Sono previsti cinque giorni per la risposta. In parallelo procedono i riconoscimenti dei manifestanti protagonisti delle violenze di piazza, in particolare dell'assalto al defender dei carabinieri costato la vita a Carlo Giuliani, morto per un colpo di pistola sparato da un carabiniere ferito. Oltre à Massimiliano Monai, il barista che si è presentato spontaneamente al magistrato, accusato di tentato omicidio (era l'uomo che colpiva con una trave attraverso il finestrino della camionetta), e a EuriaIo Predonzani, anch'egli fotografato durante i disordini, ci sarebbe un terzo identificato. «Un'ipotesi riduttiva» il commento del pm SilvicFranz, che coordina le due inchieste, una per tentato omicidio, ovvero l'assalto dalla camionetta, e l'altra, affatto collegata, riguardo l'omicidio di Giuliani. Erano alcune decine i giovani protagonisti, a ondate, dell'aggressione ai carabinieri. Un gruppo abbastanza compatto, lo stesso che avrebbe in precedenza assalito e dato alle fiamme un altro automezzo dei carabinieri, in corso Torino. A provare la violenza dell'attacco in piazza Alimonda, una decina di sassi, tra cui cubetti di porfido, trovati a bordo della camionetta con i vetri fracassati. Sarà la perizia affidata al medico legale, sollecitata dal pm, a stabilire se le ferite del carabiniere che ha poi sparato siano state provocate dalle pietre o dalla trave scagliata da Massimiliano Monai. *"~" "" •• ■ >■>.".' ..." L'avvocato di quest'ultimo, Gianfranco Pagano, ha presentato istanza di scarcerazione e il Tribunale del riesame discuterà il caso lunedi prossimo. Il legale chiede che la misura cautelare sia mutata neh" obbligo di firma, per consentire al suo assistito di riprendere l'attività. E oggi sarà inveEèì sentito 'ih Procura il medico Giacomo Toccafondi, accusato da due infermieri e da alcuni fermati di aver sottoposto a violenze gli arrecati o comunque di aver tollerato che fossero picchiati dagli agenti presenti nella casenna di Bolzaneto trasformata in carcere di prima accoglienza dinante i giorni del G8. ,. I magistrati hanno chiesto al Viminale di avere le fotografie di un centinaio di agenti che hanno partecipato alle operazioni nei giorni del vertice Poliziotti in azione durante il 68 di Genova
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