La solita sfortuna ha bloccato Agostini ma Lucchinelli ha vinto perché è forte

La solita sfortuna ha bloccato Agostini ma Lucchinelli ha vinto perché è forte A Misano la terza prova del campionato italiano motociclistico La solita sfortuna ha bloccato Agostini ma Lucchinelli ha vinto perché è forte (Nostro servizio particolare) Misano, 13 giugno. Circa ventimila persone in una giornata caldissima sono accorse al Santa Monica di Misano per il Gran Premio Forlì, secondo trofeo Ceramiche della Robbia, valido quale terza prova del campionato Italiano seniores, una manifestazione che ha confermato il valore di Lucchinelli cui solo l'inglese Barry Sheene attualmente può tener testa, ha registrato il ritorno alla vittoria di Bonera ed ha negato ancora una volta la vittoria ad Agostini nella 350 quando come ad Abbazia nel Gran Premio di Jugoslavia era nettamente al comando. Senza storia la gara nella massima cilindrata. Lucchinelli assecondato da una Suzuki ottimamente preparata dalla scuderia Gallina, è molto forte e se ne è andato via quasi facilmente con quello stile tanto pulito che gli rende appunto facili anche le manovre più azzardate. Cecotto, protagonista di un'ottima partenza, si è fermato al decimo giro quando ormai era già quarto tagliato fuori dalla lotta per le posizioni d'onore. Agostini è partito male, poi ha recuperato su Cecotto e su Ferrari (Suzuki) conquistando un ottimo secondo posto ma per lui continua il digiuno di vittorie e questo incide naturalmente sul suo morale. Avrebbe potuto vincere Ago nella 350 ce, la corsa dei colpi di scena. Già al primo giro erano due i protagonisti costretti al ritiro, e precisamente Villa e Proni. Al secondo giro cadeva senza conseguenze Uncini, che in base ai tempi delle prove era sembrato il più serio antagonista del favorito Cecotto. Era passato, frattanto, in testa Lega, ma nel corso del terzo giro anche il lucchese cadeva ed era allora sorprendentemente Agostini con la MV 4 cilindri sesto tempo in prova, a superare Cecotto e comandare la fila mentre al terzo posto era il finlandese Korhonen. Il venezuelano, campione del mondo perdeva gradatamente terreno e mentre Korhonen si ritirava, era il perugino Consalvi a rilevare Cecotto e portarsi al secondo posto. I colpi di scena non erano finiti. Al decimo giro Agostini, arrivato un po' lungo alia curva che immette al traguardo, cadeva senza conseguenze e Consalvi passava addirittura in testa con Cecotto staccato di 5". Sembrava fatta, ma Cecotto reagiva quando sapeva d'essere secondo. Proprio all'ultimo giro si portava su Consalvi e lo precedeva al traguardo. Ottima la prova di Bonera (Harley Davidson Bimota) che, con un lungo inseguimento, rimediava a una cattiva partenza, finendo terzo davanti ai giovani Matteoli e Tausani entrambi su Yamaha. La 250 ce, che già dalle prove era apparsa come la gara più equilibrata, ha mantenuto le promesse ed ha entusiasmato gli spettatori con il duello Bonera (H.D.) e PiIeri (Morbidelli). Purtroppo Villa ed Uncini cpditche avrebbero avuto 1 certamente una parte di primo piano nella gara, sono stati attar- dati in partenza ed hanno dovuto inseguire rabbiosamente nel ten- tativo di portarsi a ridosso della o coppia di testa. Pileri, con una - partenza razzo, prendeva un buon o margine, mentre Bonera si faceva - luce ed al terzo giro era al secon- a do posto staccato di circa 6 se- condì. Fantastico il duello fra Bonera, che ha finalmente ritrovato la vena dei giorni migliori, e Pileri, che con il telaio Bimota sembra aver risolto I problemi della bicilindrica Morbidelli. Al dodicesimo giro il monzese superava I iridato ternano, mentre Villa con un inseguimento che lo portava a battere il record del giro ripetutamente, passava terzo ma troppo distanziato per poter interferire nel discorso per la prima posizione. Sembrava fatta per Bonera. ma Pileri, audacemente, lo superava di nuovo al sedicesimo giro. Purtroppo, nella stessa curva che era stata fatale ad Ago, Pileri pagava la sua audacia con una caduta che lo poneva fuori gara e Bonera vinceva davanti a Villa, Conforti ed Uncini. Nella 125 ce soltanto per sei giri la Malanca con Lusuardi (Conforti aveva già abbandonato al quarto giro) aveva dato l'impressione se non di insidiare la posizione del duo Pileri-Bianchi, almeno di rompere la monotonia di un ordine di arrivo che è sempre riservato alla Morbidelli da cima a fondo, ma purtroppo il motore della nuova moto bolognese ha tradito anche il campione Lusuardi e la corsa si è messa per il suo verso, ossia con il duo ufficiale Morbidelli in testa e le « private » pesaresi a lottare per le posizioni di rincalzo. Pileri e Bianchi si sono alternati al comando e prima di cedere la prima posizione a Pileri (risultato del compromesso che porterà Pileri al titolo tricolore e Bianchi a quello mondiale), il riminese Bianchi ha strabalzilo il record ufficiale della pista, detenuto dal compianto Buscherini, con 1'34"8/10. A chiusura della giornata, mentre la gente sfollava, Lazzarini, su Baime-Kreidler, ha passeggiato nella classe 50 infliggendo un nettissimo distacco al giovane piemontese Ziggiotti su Kreidler, campione italiano juniores. S. 1X1.

Luoghi citati: Ago, Forlì, Jugoslavia, Misano