Un bel passo avanti dell'Inter

Un bel passo avanti dell'Inter Coppa Italia: a metà strada situazione ancora fluida Un bel passo avanti dell'Inter Fraizzoli minaccia multe, Mazzola e Boninsegna battono (3-1) il Verona di Valcareggi senza difficoltà Milano, 13 giugno. Bravo presidente, ha scoperto la pozione magica per vincere. Se Fraizzoli la tirasse fuori ogni sabato, l'Inter trionferebbe anche nella Coppa dei Campioni e non soltanto in questo torneo che avanza stancamente come una barca a vela nella bonaccia. «Se non battete il Verona — ha tuonato il presidentissimo — vi multo tutti-. Gli hanno risposto undici ruggiti. Al resto hanno pensato Valcareggi e il Verona, scambiando S. Siro per la spiaggia di Copacabana, prendendo cioè la tintarella in particolare l'abbronzatissimo Franzot. Nonostante la presenza del signor Ciacci, più che mai maturo per le ferie calcistiche, l'incontro è filato in scioltezza con due gol segnati ed altrettanti sbagliati da Boninsegna, con la regia del super-baffo Mazzola e, di riflesso, con il rilancio delle chances nerazzurre in questa Coppa Italia. Un altro paio di minacce da parte di Fraizzoli e l'Inter va sicuramente in finale. Il Verona non aveva neppure la forza di protestare quando Ciacci gli negava un rigore e mezzo (stoccatlna di Pacchetti su Guidolin al 14', passi pure, atterramento di Canuti a spese di Macchi, questo era da fischiare) cosicché quando in extremis lo stesso arbitro inventava un fallo di seconda in area e convalidava poi il gol di Cozzi in netto fuorigioco, non aveva certo la forza per attaccare nuovamente e puntare in extremis ad un clamoroso recupero. In realtà, in quel frangente, l'Inter si era concessa un momento di pausa in quanto sul tre a zero avrebbe potuto segnare col pallottoliere, visto che la difesa veronese era quasi sempre in barca | dovendosi arrangiare con gomitate ed atterramenti (specialisti in questo Busatta e Cozzi). L'Inter, al contrario ha sfoderato una prova dignitosa come complesso e notevole in alcuni singoli: c'è bisogno di citare il solito Mazzola e l'irriducibile Boninsegna? Attorno a loro, un Canuti di ferro, un Gasparini tempestivo, un Oriali all'olandese, un impeccabile Facchetti ed il solito lavoro di routine da parte degli altri. Al resto pensava Bordon che, con un paio di interventi da autentico campione chiudeva buchi causati da una difesa che ogni tanto si oermetteva qualche confidenza specialmente quando avanzava Zigoni, tipo matto, ma anche pericoloso, specie quando ha il pallone al piede. Peccato che fosse l'unico in un Verona trotterellante nonostante le puntate offensive di Mascetti e Macchi e gl'inserimenti sui fianchi di Busatta e Sirena. Forse la squadra di Valcareggi, forte del primato, si sentiva troppo sicura: l'Inter, ora, l'ha ridimensionata e punta decisamente verso la finalissima di Roma. Segna dapprima Boninsegna, di testa, su un favoloso traversone di Mazzola: il centravanti gira il pallone in rete e sorprende nettamente Ginulfi. E' il quarto d'ora di un incontro iniziato un po' stancamente da due squadre che sembrane soffrire la calura. Il Verona non replica, anzi è ancora l'Inter a sbagliare clamorosamente il raddoppio con Berlini che al 38' calcia verso il cielo. Ci pensa comunque Mazzola due minuti dopo a rimediare, dopo una bellissima azione in velocità che vede come protagonisti gli ex messicani e cioè Boninsegna, Ber| tini e Mazzola (davvero implacabili nei confronti del loro maestro Valcareggi). Nella ripresa, dopo due belle respinte di Bordon su altrettanti tiri di Moro, Boninsegna coglie il terzo bersaglio ancora su suggerimento di Mazzola. Stavolta su calcio di punizione il capitano appoggia a Boninsegna, gran botta e gol. L'occasione più bella, comunque, Boninsegna la SDreca al 28' quando Oriali arriva in area, dribbla anche il portiere, poi gli appoggia il pallone, Boninsegna cerca di concludere a porta vuota di piatto, ma manda incredibilmente fuori. In extremis il gol di Cozzi, dopo una punizione di seconda in area che ha visto soltanto l'arbitro. Mascetti tocca a Macchi, questi tira, deviazione su Cozzi, due metri oltre la barriera, e gol convalidato dall'arbitro, nonostante l'evidentissimo fuorigioco. Giorgio Gantiolt'i

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