Panatta, magnifico trionfo

Panatta, magnifico trionfo BattutoVilas per 3-1 nella finale degli "Internazionali,, a Roma Panatta, magnifico trionfo L'argentino si aggiudica il primo set (6-2), poi l'azzurro capovolge la situazione vincendo il secondo (7-6) al tie-break, il terzo nettamente 6-2 ed il quarto equilibratissimo (7-6) ancora grazie ai vantaggi (Dal nostro inviato speciale) Roma, 30 maggio. Da Torino 1961 a Roma 1976. Da Nicola Pietrangeli ad Adriano Panatta. Dopo quindici anni un tennista italiano si è nuovamente affermato agli « Internazionali » di tennis. L'ultimo successo l'aveva conquistato Nicola Pietrangeli sul campo centrale del Circolo della stampaSporting battendo in finale il grandissimo mancino australiano Rod Laver nella edizione dodi « Internazionali » spostata a Torino per i festeggiamenti di « Italia 61 ». Oggi Adriano Panatta ha battuto l'argentino Guillermo Vilas, anche lui mancino, aggiudicandosi i trentatreesimi campionati internazionali d'Italia dopo tre ore e 22 minuti di gioco di fronte ad oltre settemiln spettatori, che hanno salutato Il successo del campione d'Italia con autentici boati di entusiasmi ed ovazioni da stadio di calcio. Gli « Internazionali d'Italia » non fanno parte del « grande slam » dei tornei (Internazionali d'Australia, Roland Garros, Wimbledon e Foresi Hills) ma sono, per ammissione unanime di tutto l'ambiente tennistico, la quinta manifestazione del mondo e negli ultimi anni hanno superato spesso il valore e l'Importanza del campionati australiani. Il successo di Panatta è pertanto di grandissimo prestigio perché dei più forti tennisti del mondo mancavano solo Borg, Orantes e Nastase, mentre non contano le assenze di altri campioni come Ashe, Connors, Smith, che sulla terra rossa non hanno mai raggiunto vertici elevati. Duella di quest'anno non è stata un'edizione di serie B pertanto, in quanto c'era Ramirez, che lo scorso anno si era affermato nonostante la presenza di Borg, Nastase ed Orantes, c'era un grandissimo Newcombe, c'erano due americani del valore di Solomon e Dibbs, c'era l'argentino Vilas, c'era il cecoslovacco Kodes. Con la soddisfazione per la vittoria, Panatta ha intascato anche 31 mila dollari: 30 per II successo nel singolo; mille per essere giunto alle semifinali del doppio con Bertolucci (mille dollari anche per lui). A Vilas il secondo posto e 13 mila dollari. Panatta ha vinto con pieno merito, anche se ha avuto un buon pizzico di fortuna. Ma in un torneo in cui si gioca un Incontro decisivo per andare avanti c'è bisogno anche della buona sorte. Panatta è stato così baciato dalla sorte quando è riuscito ad annullare la cifra record di ben undici matchpoints nel primo turno contro l'australiano Warwick, è stato ancora aiutano dal destino nel momento in cui Solomon si è ritirato dal campo, ma in semifinale contro Newcombe e in finale contro Vilas ha legittimato il proprio successo con prestazioni magistrali d'autentico fuoriclasse della racchetta. Newcombe è un esperto campione dotato di classe pura, Vilas è con Borg II leader della nuova generazione fatta soprattutto di applicazione, d'impegno, di tenuta atletica. Panatta ha affrontato i due ostacoli con la stessa determinazione, anche se gli avversari erano di diversa natura tecnica. Ha rivaleggiato con Newcombe con la stessa classe per poi batterlo sul piano di una maggiore prestanza e freschezza fisica. Ha stroncato Vilas sul piano della pura tecnica tennistica non potendo batterlo sul piano della continuità e della resistenza. Oggi è stata una partita molto dura. Panatta l'ha affrontata molto più teso di ieri. Ad aggravare la sua situazione si è aggiunto il fatto che Adriano, dopo essersi portato in vantaggio per 40 a zero nel primo gioco, ha subito il break. Costretto a inseguire, Adriano non ha trovato mai II bandolo del gioco. Il servizio non entrava con la consueta precisione, Vilas rispondeva a meraviglia e ogniqualvolta Adriano lo attaccava, lo trafiggeva con passanti d'incredibile precisione, spazzolando le righe del campo. Panatta cercava di stare a fondo campo e Vilas, imprimendo al gioco le sue incredibili rotazioni, finiva per stroncarlo. Panatta cercava di rallentare il ritmo dei palleggi, arrivava a fare quasi come Lea Pericoli alzando mezzi pallonetti, ma era tutto inutile. Così finiva per perdere il set con il punteggio di 6 a 2 in 36 minuti, dopo aver annullato due set-points al rivale. C'era avvilimento nel pubblico, che per il resto è sempre stato molto corretto anche nei confronti di Vilas, così come più che buono è stato l'arbitraggio con solo un paio di errori equamente distribuiti. Ma piano piano Panatta riusciva a entrare in gara, si calmava, giocava rilassato in modo da poter controllare le rotazioni che imprimeva l'avversario alla pallina « top spin » con il dritto, « lift » con il rovescio. Poi Adriano metteva a fuoco II tema vincente della partita. Incominciava a martellare il rovescio dell'argentino per poi partire all'attacco. Con il rovescio Vilas cominciava a trovarsi a malpartito nei passanti, si salvava in qualche occasione con dei precisi pallonetti liftatl, ma Panatta Incominciava a macinare gioco e punti. C'era un break Iniziale a testa, ma poi si rispettava l'ordine dei servizi (con Panatta che si vedeva bruciare un setpoint sul 5-4 con uno spettacolare lobe da parte di Vilas) ed era quindi in tie-break a decidere la frazione che risulterà decisiva. Un Panatta in svantaggio di due set a zero sarebbe stato irrimediabilmente condannato. Vilas si portava In vantaggio per 5 punti a 3, ma Panatta Infilava quattro colpi consecutivi. L'ultimo poi era da fantascienza, con Adriano a rete che doveva mettere a segno ben quattro volée (una anche in tuffo) per stroncare l'Incredibile resistenza di Vilas, instancabile maratoneta dopo 62 minuti di gioco. Terzo set con un Panatta finalmente autoritario mentre l'argentino era un bagno di sudore ed asciugava la racchetta ad ogni opportunità, si rinfrescava con ghiaccio sulla nuca ad ogni cambio di campo. Panatta andava al riposo in vantaggio due set ad uno, chiudendo il terzo match In 36 minuti con II punteggio di 6 a 2. Dopo II riposo, Adriano si presentava in campo con una maglietta azzurra al posto di quella verde indossata all'inizio, mentre Vilas era sempre in rosso. Panatta era subito ben centrato nei colpi e sui primi due turni di battuta di Vilas aveva sempre tre palle break senza mai riuscire a strappare II servizio. Invece di un quattro a zero per Adriano era solo due pari. Poi nel terzo gioco era Adriano a subire un break, ma recuperava subito. SI procedeva appaiati. Sul cinque pari c'era un gioco lunghissimo. Panatta aveva una nuova palla break, ma Vilas l'annullava azzardando una discesa a rete chiusa da una precisa volée. Nel gioco successivo era Vilas ad avere tre set-points a dìsposizione, procuratisi rispondendo a meraviglia su prime palle di Adriano, che però era bravissimo ad annullare la drammatica situazione. Era ancora il tie-break a decidere ed Adriano non perdonava. Serviva alla perfezione, attaccava a ragione sul rovescio di Vilas cui concedeva un solo punto. Adriano vinceva per 7 punti ad uno dopo 68 minuti di gioco ed era l'apoteosi, il meritato trionfo. E' Il degno erede di Nicola Pietrangeli. Non assegnato il titolo di dopj pio maschile sospeso per l'oscurità dopo I primi quattro set. Cosi Gottfried e Ramirez non possono iscrivere nell'albo d'-oro il loro terzo successo. Punteggio Gottfried-Ramirez e Newcombe-Masters 7-6, 5-7, 6-3, 3-6. Doppio femminile: Boshoff-Koss b. Ruzici-Simionescu 6-1, 6-2. Rino Cacioppo Singolare maschile: Adriano Panatta batte Guillelmo Vilas 2-6, 7-6, 6-2, 7-6. Doppio maschile: GottfriedRamirez e Newcombe-Masters 7-6, 5-7, 6-3, 3-6 sospeso per l'oscurità. Doppio femminile: BoshoffKoss battono Ruzici-Simionescu 6-1, 6-2. Pietrangeli vincitore nel '61 Da Nic ad Adriano Adriano Panatta è II quinto italiano ad aggiudicarsi gli Internazionali d'Italia. In precedenza, nel 1933, aveva vinto Sertorio, nel 1934 Palmieri, nel 1955 Gardini, nel 1957 e nel 1961 Pietrangeli. Questo l'albo d'oro dal 1961 ad oggi: 1961 - Pietrangeli (Italia) 1962 - Laver (Australia) 1963 - Mulligan (Australia) 1964 • Lundqvist (Svezia) 1965 • Mulligan (Australia) 1966 - Roche (Australia) 1967 - Mulligan (Australia) 1968 - Didier (Olanda) 1969 - Newcombe (Australia) 1970 ■ N a sta se (Romania) 1971 • Laver (Australia) 1972 - Orantes (Spagna) 1973 • Nastase (Romania) 1974 - Borg (Svezia) 1975 - Ramirez (Messico) 1976 - Panatta (Italia).