Guerra del merluzzo comincia la trattativa

Guerra del merluzzo comincia la trattativa Fra Gran Bretagna ed Islanda Guerra del merluzzo comincia la trattativa Reykjavik, 30 maggio. Tregua nella guerra del merluzzo, che rischiava di mettere in crisi il «fianco Nord» della Nato. Il governo islandese ha annunciato la sua decisione di riprendere i negoziati con la Gran Bretagna per risolvere la questione delle acque territoriali fra i due Paesi. Londra ha risposto ordinando il rientro delle fregate militari che si aggirano nell'estremo Nord dell'Atlantico a protezione dei pescherecci britannici. Nel dare l'annuncio della sua disponibilità a riaprire le trattative, Reykjavik ha fatto subito sapere che ciò sarebbe avvenuto ad una condizione precisa: il ritiro delle navi da guerra britanniche dalle acque islandesi entro le ore 21 di oggi. A Londra la risposta è stata quanto mai rapida e conciliante. Il governo ha reso noto di aver dato ordine ai comandanti delle fregate di ritirarsi entro l'ora fissata dall'Islanda, «nella convinzione che ora si possano tenere negoziati, con buone prospettive di accordo». Il governo britannico ha inoltre chiesto ai pescatori che navigano nella zona contesa di interrompere le operazioni di pesca, al fine di creare un'atmosfera il più distesa possibile. Secondo quanto ha comunicato il Foreign Office, le trattative fra il ministro degli Esteri britannico, Anthony Crosland, e il suo collega islandese Einar Agustsson inizieranno domani a Oslo. I due ministri si erano incontrati circa dieci giorni fa nella capitale norvegese per una discussione esplorativa, in occasione del meeting dei ministri della Nato. Dopo quell'incontro Crosland fece alcune precise proposte, rimaste segrete, alla controparte islandese. Come sede dei negoziati è stata scelta Oslo anziché una delle due capitali interessate in quanto nel febbraio scorso l'Islanda ha rotto le relazioni diplomatiche con la Gran Bretagna: si è trattato della prima rottura di rapporti diplomatici fra due paesi membri dell'Alleanza Atlantica. Secondo quanto reso noto a Reykjavik da funzionari islandesi, fra le proposte presentate da Crosland c'era quella di un accordo a breve termine: esso prevederebbe che 24 pescherecci britannici abbiano libero accesso in alcune aree all'interno del tratto di mare che l'Islanda considera sotto la propria giurisdizione; i pescherecci potrebbero gettare le reti fino a 20 miglia dalla costa islandese. L'accordo a breve termine resterebbe in vigore sino al prossimo 1 dicembre. La «guerra del merluzzo» (la terza fra i due paesi della Nato) è scoppiata quando nell'ottobre scorso l'Islanda ha unilateralmente esteso i suoi limiti di pesca da 50 a 200 miglia dalla costa, per tutelare le riserve ittiche dalle quali dipende l'economia dell'isola nordica. (Ansa) ANNIVERSARI

Persone citate: Anthony Crosland, Einar Agustsson