Messico: liberata la figlia dell'ambasciatore belga

Messico: liberata la figlia dell'ambasciatore belga Rapita cinque giorni fa dai guerriglieri Messico: liberata la figlia dell'ambasciatore belga La famiglia ha pagato 400 mila dollari (ne erano stati chiesti 800 mila) -1 guerriglieri appartengono alla "Lega 23 settembre" Città del Messico, 30 maggio. Nadine Chaval, figlia sedicenne dell'ambasciatore del Belgio a Città di Messico, raPita cinque giorni orsono, è stata liberata la scorsa notte. Verso le sette di questa mattina (ora italiana) è stata rilasciata i prossimità della residenza dell'ambasciatore di Turchia. Un funzionario dell'ambasciata di Ankara insieme con due agenti dei servizi segreti l'ha accompagnata a casa dei genitori. Per quanto sconvolta dall'esperienza, Nadine Chaval è in buone condizioni di salute e ha promesso che parlerà con i giornalisti più tardi. La madre ha rilasciato una breve dichiarazione, dopo l'incontro con la figlia, per comunicare che Nadine è in condizioni di salute eccellenti e per ringraziare le autorità messicane per la loro comprensione. Il padre, ambasciatore André Chaval, che era il vero cbiettivo dell'agguato (la ragazza è stata sequestrata per errore, hanno detto i rapitoi ri) è a letto con una grave prostrazione nervosa dopo aver anche subito una leggera crisi cardiaca. Secondo buone fonti, la famiglia Chaval ha pagato venerdì sera un riscatto di 408 mila dollari (poco più della metà della cifra originariamente richiesta), raccolti presso la comunità belga del Messico, altri diplomatici, e anche numerosi privati messicani che hanno voluto in tal modo contribuire al felice soioglimento della vicenda. Si presume che la polizia cominci ora con maggiore intensità le ricerche dei responsabili del rapimento, avvenuto circa cinque giorni orsono. Le autorità ricercano sedici persone delle quali hanno diffuso i connotati (le indagini erano state sospese per consentire il pagamento del riscatto). I rapitori si dicono appartenenti alla «Lega comunista del 23 settembre», che prende il nome dalla data di uno scontro fra guerriglieri e soldati avvenuto nel 1965. Essaha compiuto parecchi rapi- menti, tra cui quelli del console americano Terranee Leonhardy e del suocero del presidente Echevarria, ambedue poi liberati. Per Leonhardy i guerriglieri chiesero e ottennero la liberazione di 30 detenuti dell'estrema sinistra. Il riscatto di 400 mila dollari è stato pagato dai Chaval venerdì notte e secondo i patti Nadine avrebbe dovuto essere liberata sabato a mezzogiorno. Ieri, poiché non erano ancora giunte notizie della ragazza, la signora Mireille Chaval aveva rivolto un pubblico appello ai rapitori. «Sono stata ai patti — aveva detto la donna —; vi supplico di chiamarmi, almeno perché io sappia quando potrò rivedere mia figlia». s. s.

Persone citate: André Chaval, Chaval, Echevarria, Mireille Chaval, Nadine Chaval

Luoghi citati: Ankara, Belgio, Città Del Messico, Messico, Turchia