Si cerca il feritore del giovane missino

Si cerca il feritore del giovane missino Si cerca il feritore del giovane missino E' quello che impugnava una chiave inglese - Per gli altri due aggressori, fermati dalla polizia, il giudice ha emesso ordine di cattura per tentato omicidio Il sostituto procuratore della Repubblica, dott. Marzachì, non ha ancora convalidato il fermo di Franco Giannatiempo, 20 anni, via Tartini 26, e di Massimo Zamponi, 17 anni, via Strambino 4, i due studenti sospettati di aver preso parte all'aggressione dei quattro attivisti del msi avvenuta venerdì in via Alfieri, durante la quale è stato ridotto in fin di vita Elio Torchio. L'ufficio politico della questura, diretto dal dott. Fiorello, li ha denunciati per tentato omicidio pluriaggravato in concorso con altri e lesioni aggravate. I due non sarebbero gli autori materiali del ferimento, ma avrebbero fatto parte del «commando» che ha bloccato l'auto dei 4 attivisti missini e l'ha sfasciata per impedire lo «spikeraggio» di un comizio dell'on. Galasso del msi. Secondo il difensore avv. Bianca Guidetti Serra, Giannatiempo e Zamponi non sarebbero stati riconosciuti da nessuno, vi sarebbe soltanto la testimonianza di un missino il quale avrebbe visto un giovane correre in direzione di via Roma nel momento in cui avveniva l'aggressione. Inoltre il Giannatiempo avrebbe parecchi testimoni in grado di provare che lo studente, venerdì pomeriggio, non si trovava affatto in via Alfieri. La polizia, intanto, continua «a tappeto» le perquisizioni in casa di elementi sospetti ed è convinta di giungere quanto prima all'identificazione del giovane che, armato di chiave inglese, ha trascinato fuori della macchina Elio Torchio e l'he, massacrato cor. furia. Anche un quarto componente del gruppo ha ormai un volto e un nome. Sul colore politico del « commando» fino e. questo momento non si sa nulla di sicuro. Esistono sotanto dei comunicati («Lotte continua ». « Lotta comunista » e « Democrazia proletaria » ) che respingono «il tentativo di associare» il nome del proprio movimento all'episodio di via Alfieri. In particolare «Lotte, comunista» ribadisce la condanna «di ogn'. terrorismo, espressione di posizioni reazionarie c piccoli borghesi intellettuali» e riafferma «con l'astensionismo strategico» il suo atteggiamento « rivoluzionario contro lo stato imperialista».

Persone citate: Bianca Guidetti Serra, Franco Giannatiempo, Galasso, Giannatiempo, Marzachì, Massimo Zamponi, Zamponi