Il giudizio dei sindacati
Il giudizio dei sindacati Il giudizio dei sindacati Macario (Cisl) : "La candidatura degli imprenditori è una cosa positiva" ■ Lama (Cgil) : "Non è solo un calcolo elettorale" - Ferro (Firn) : "Il condizionamento sarà pesante e porrà la de in una posizione di sudditanza" Umberto Agnelli — è molto probabile — sarà candidato nelle liste democristiane a Pinerolo. Come giudicano i sindacati questa scelta del vice presidente della Fiat? E quali riflessi potrà avere sui rapporti del mondo del lavoro? « Gli imprenditori hanno deciso di scendere in campo in prima persona? E' una cosa positiva », taglia corto Luigi Macario, segretario generale aggiunto della Cisl. « E' un giudizio che ho espresso quando sembrava certa la candidatura di Gianni Agnelli nel partito repubblicano e che ribadisco ora dopo la decisione presa dal fratello Umberto. La democrazia in Italia è debole e bisogna che l'esperienza di tutte le forze sociali concorra a rafforzarla. La politica non può più essere gestita soltanto da un certo numero di "stregoni" ». Anche il segretario generale della Cgil, Luciano Lama, non ha nulla da obiettare per determinate candidature di esponenti del mondo imprenditoriale. « Capisco anzi », ha sottolineato in una recente conferenza stampa, « che qualcuno si sia voluto inserire nella battaglia anche per assicurarsi una migliore difesa delle proprie posizioni. Non credo comunque che si tratti soltanto di un calcolo elettorale. Certe scelte riguardano anche la natura dei partiti. Pure nel passato si sono verificati casi del genere, ma questa volta c'è la volontà manifesta di coinvolgere direttamente il mondo degli imprenditori nella lotta elettorale ». Nessun problema, dunque? Pare invece di sì. « Giudico quella di Umberto Agnelli una decisione personale e spero non sottintenda non so quali strategie politiche della Fiat », dice il segretario generale della Uil, Raffaele Vanni. « Se poi la candidatura del vice presidente della Fiat ha l'obiettivo di coinvolgere la classe imprenditoriale, la scelta di scendere in lizza per lo scudo crociato acquista un significato politico ben preciso ». — Cioè? « E' la democrazia cristiana che si mette al servizio degli imprenditori, o viceversa ». Perplessità e timori che acquistano ancora maggiore consistenza negli ambienti sindacali di Torino, roccaforte della Fìat. Dice il segretario provinciale della Federazione lavoratori metalmeccanici, Corrado Ferro: «Umberto Agnelli si è rivolto alla de perché è fallito il disegno di un incontro tra il cosiddetto padronato illuminato e le forze che oggi governano la Regione. Agnelli cercava un'alternativa al sindacato, ma i partiti di sinistra non potevano seguirlo su questa strada perché contrastava con gli interessi della classe operaia». — Quali potranno essere le conseguenze sul piano generale? « Siamo in presenza di un colosso industriale che entra nella vita politica italiana forte di tutta la sua potenza », sostiene Ferro. « Il condizionamento sarà pesante e porrà la de in una posizione di sudditanza. Credo che tutto questo significhi, tra l'altro, annullare l'azione condotta dal segretario democristiano Zaccagnini per creare l'immagine di una de che si schiera con le forze popolari e con la quale potrebbe essere possibile un discorso di compromesso storico ». Roberto Bollato
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