Il generale fece paura a S. Gennaro

Il generale fece paura a S. Gennaro Il generale fece paura a S. Gennaro Napoli, 9 maggio. Ultima giornata di attesa per il miracolo di San Gennaro. Gli abitanti dei quartieri popolari sono preoccupati: la mancata liquefazione del sangue del patrono entro stasera viene considerata foriera di tristi presagi. Si calcola che non meno di tremila persone affollino il duomo. La teca, contenente le due ampolline, è stata deposta sull'altare maggiore della cattedrale per disposizione dell'arcivescovo di Napoli, cardinale Corrado Ursi. Intanto si torna a narrare una storia del 1799, quando i francesi al comando di Championnet liberarono temporaneamente Napoli dai Borboni e San Gennaro, seccato, non fece il miracolo. Nonostante le preghiere, il santo era irremovibile. Per alleviare il dolore del santo, i napoletani incominciarono ad accoltellare i francesi. Arrabiatissimo il generale una mattina alle 7 andò in cattedrale con un plotone di soldati, che fece schierare davanti all'altare maggiore. La folla di fedeli rumoreggiava. Incominciavano a spuntare dei coltelli. Allora Championnet mandò un suo aiutante dal canonico perché gli dicesse: « Se fra dieci minuti il miracolo non avverrà, lei caro canonico sarà fucilato ». Non fu necessario aspettare tanto. Dopo appena cinque minuti il sacerdote sollevò la teca, il sangue era liquefatto e il popolo potè esultare.

Persone citate: Borboni, Corrado Ursi, Gennaro Napoli

Luoghi citati: Napoli