Gori e Bettega hanno fatto poker di Bruno Bernardi

Gori e Bettega hanno fatto poker JUVENTUS A Bologna un bel guizzo dei campioni che non vincevano in trasferta da quasi due mesi - Quattro reti firmate dal "tandem,, di punta - Applausi del pubblico Gori e Bettega hanno fatto poker Per la prima volta in questo campionato i bianconeri realizzano un ricco bottino - Grande impegno dei rossoblu che ottengono un solo gol con Massimelli creando una situazione di parità nella prima parte della ripresa - Causio e compagni dilagano nel finale anche per la "mossa" discussa di Pesaola: sostituzione del "libero" Cereser con l'attaccante Bertuzzo Bologna Juventus 1 4 BOLOGNA: Mancini; Roversi Cresci; Cereser (dal 74' Bertuzzo), Bellugi, Nanni; Rampanti, Massimelli, Clerici, Vanello, Chiodi. JUVENTUS: Zoff; Gentile, Tardelli; Furino, Morinl, Scirea; Causlo, Cuccureddu, Cori, Capello, Bottega. ARBITRO: Ciacci. RETI: Gori al 36', Massimelli al 59', Gori al '69, Bottega al 76' e all'87'. (Dal nostro inviato speciale) Bologna, 2 maggio. La Juventus ha espugnato il campo del Bologna con un clamoroso 4-1. Successo esaltante ma sofferto per i campioni d'Italia, che hanno surclassato un Bologna presuntuoso, sfoderando una delle loro migliori prestazioni esterne della stagione. -Se dobbiamo cadere, facciamolo con dignità, a testa alta, da uomini',, aveva detto Boniperti al suoi giocatori, negli spogliatoi, prima della partita. E' stato accontentato. Un risveglio tardivo, purtroppo, anche se il campionato vivrà nell'incertezza fino all'ultimo istante e se le fr;'bù juventine continueranno a sperare almeno nello spareggio. Nel derby-scudetto a distanza, a 180 minuti dal traguardo, il Torino resta il gran favorito; ma la Juventus lotterà fino in fondo. Era da quasi due mesi (il 7 marzo) che la Juventus non riusciva a vincere in trasferta. All'Olimpico, contro la Lazio, furono Gori e Bettega gli artefici del successo: oggi si sono ripetuti, siglando un «doppietto» a testa. Ma è stata tutta la squadra a ritrovare orgoglio, carattere, compattezza e gioco. Una Juventus che il Bologna avrebbe voluto fare a polpette, mettendo la parola fine alla lotta per lo scudetto, e che invece è uscita dal campo tra gli applausi del pubblico. Parola aveva schierato una formazione logica, ripristinando la formula tipo export, con Gori di punta, Bettega rifinitore, Causio sulla destra a dar libero sfogo alla sua inventiva e con Cuccureddu Interno. Nonostante il punteggio vistoso — è la prima volta che la Juventus segna quattro gol nel corso del campionato — i bianconeri hanno dovuto lottare a fondo: passati per primi in vantaggio, dopo 36 minuti, si sono fatti raggiungere al quarto d'ora della ripresa, poi hanno raddoppiato e hanno finito col dilagare grazie anche ad una mossa sbagliata di Pesaola, che ha rinunciato al libero Cereser per sostituirlo con Bertuzzo, esponendo così la sua squadra al micidiale contropiede bianconero. Questo spiega anche l'altisonante successo della Juventus. L'avvio, però, era stato difficile per la squadra di Parola. Il Bologna, euforico per la serie di risultati positivi, era partito a razzo, sviluppando un gran ritmo. I bianconeri apparivano ben disposti alla battaglia, pronti a ribattere colpo su colpo, virilmente. Clerici e Chiodi costringevano Morini e Gentile ad impegnarsi al massimo. Al quarto minuto «Gringo» entrava in area, la palla carambolava su Scirea e s'impennava sorvolando di una spanna la traversa. Il Bologna assumeva l'iniziativa: Furino, Capello e Cuccureddu cercavano di arginarla fronteggiando rispettivamente Vanello, Rampanti e Massimelli. A dar loro manforte c'era Bettega, che ripiegava sulla tre-quarti di campo tallonato dall'ottimo Roversi. Sulla sinistra, Tardelli era alle prese con Nanni e di frequente si inseriva in profondità. AI 5', brivido per Zoff, Il Bologna fruiva di una punizione per un fallo di Gentile su Chiodi. Batteva Vanello, Morini respingeva corto sui piedi di Chiodi che concludeva fuori bersaglio. In contropiede, la Juventus cercava di piazzare la botta. C'era una bella combinazione in velocità tra Gori e Bettega, senza esito. Poi, al 19', i bianconeri costruivano la prima palla-gol. Capello, dalla destra, traversava in profondità per Gori, appostato sotto porta. Gori, di testa, schiacciava a rete, ma Mancini riusciva ad opporsi con II corpo mandando la palla a spiovere sulla faccia superiore della traversa e di qui In corner. Il Bologna calava di tono mentre cresceva a vista d'occhio la Juventus. Furino macinava chilometri, Capello si Impadroniva della situazione, ben coadiuvato dal resto della squadra. Un fendente basso di Cuccureddu (25') era bloccato a terra da Mancini. Il sardo si ripeteva su punizione (28'), ma il portiere era piazzato. Poi, alla mezz'ora, Cuccureddu era in felice posizione per segnare, ma effettuava un tiro violento che percorreva tutto lo specchio della porta e si perdeva sul settore opposto. La Juventus sentiva di poter vincere e accelerava il ritmo. Al 36' passava in vantaggio. L'azione nasceva da Capello che lanciava sulla destra Furino. Il maratoneta, giunto sul fondo, centrava basso per Gori, in agguato accanto al primo palo: pronta la sua deviazione di esterno e palla in fondo al sacco. Vantaggio meritato. La Jeventus respingeva gli assai ti del Bologna e, di rimessa, creava altre occasioni. Una bellissima apertura di Causio sulla sinistra non era però sfruttata a dovere dal bravo Tardelli, il quale, anziché tirare, preferiva passare al marcato Gori e la difesa bolognese riusciva a sventare la minaccia. Un altro cross di Causio non riusciva a raggiungere la testa di Bettega. Una punizione del Bologna, senza esito, siglava la prima frazione. La reazione dei bolognesi, in apertura di ripresa, era rabbiosa. Non sempre l'arbitro appariva all'altezza della situazione e lasciava correre alcuni falli dei rissoblù. La Juventus invertiva, per un breve lasso di tempo, le marcature a centrocampo: Furino passava su Rampanti e Capello su Vanello. La difesa bianconera era sotto pressione e nei pressi di Zoff si creavano mischie. Al 4' Chiodi serviva Clerici, in posizione-gol, che era preceduto in extremis da Tardelli con una deviazione in calcio d'angolo. Un'avventurosa uscita di Zoff, ostacolato dai compagni, si risolveva senza danni (5'). Poi, su umprovviso contrattacco, palla-gol per la Juventus: Cuccureddu lanciava Gori che scendeva sulla sinistra e liberava, in area. Furino per il tiro: ma Mancini riusciva a respingere in angolo In forcing il Bologna si riportava sotto e al 14' pareggiava: Clerici allungava per Chiodi che stendo alla carica di Gentile, dalla linea di fondo centrava, irrompeva Massimelli che, da un paio di iietri, insaccava. La partita, già maschia e ga- resi- gliarda, diventava sempre più spigolosa. Ciacci, che aveva già ammonito Morini e Furino, estraeva il cartellino giallo per scriverci il nome di Bellugi. Lo stopper, che rientrava dopo tre turni di squalifica, cercava di tenere a freno, senza successo, Gori con un gioco intimidatorio. La Juventus dava l'impressione di sbandare, ma lo smarrimento era di breve durata: di colpo ritrovava le migliori energie. Bettega agiva di più in posizione avanzata: scambiava con Furino ma, sul pallone. Il gol, però, era maturo ed arrivava al 24'. Causio lanciava Capello che galoppava sulla destra e, dal fondo, pennellava un bel crosso per la testa di Gori, in agguato sul secondo palo: il pallone carambolava sulla faccia interiore della traversa, sfiorava il braccio di Mancini e rotolava in rete. Le speranze del Bologna di riagguantare la Juventu scrollavano al 29' quando Pesaola decideva d'inserire Bertuzzo al posto di Cereser, claudicante per una botta ad una gamba. Il Bologna a tre punte, e senza libero (Mancini era costretto a uscire un paio di volte fuori area alla Jonbloed) era un invito a nozze per il contropiede juventino. Dopo una «sceneggiata» di Nanni nell'area bianconera (l'arbitro non c'è cascato), la Juventus consolidava il punteggio al 31': Causio batteva un corner a filo d'erba, Gori bissava, sfiorando di tacco e Bettega, d'interno sinistro, deviava in rete da pochi passi. Sul 3 a 1 la Juventus dilagava con il Bologna, choccato e barcollante, ormai alla deriva. Al 43' Capello imbeccava alla perfezione Bettega che, anticipando Roversi, al volo «bruciava» Mancini per la quarta volta. Era il trionfo. Ai bianconeri resta il rammarico di aver gettato al vento tanti punti preziosi: adesso sperano nell'imponderabile. Bruno Bernardi Bologna. Gori con la fronte devia il pallone del 2 a 1, Roversi protesta per un fallo del bianconero (Telefoto «Stampa Sera»)

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