La Borsa dopo le elezioni diventa nervosa (ma sale)

La Borsa dopo le elezioni diventa nervosa (ma sale) La Borsa dopo le elezioni diventa nervosa (ma sale) Il guadagno della settimana post ci et torà le è stato del 2,15 per cento e gli scambi si sono mantenuti vivaci con vantaggi per molti titoli (Nostro servizio particolare) Milano, 26 giugno. La Borsa si era presentata alle elezioni ben disposta, dimostrando la sua volontà operativa attraverso l'impostazione di operazioni a premio che, come abbiamo già avuto modo di illustrare nelle precedenti note, avevano consentito di contenere il rischio. A consultazione elettorale avvenuta, non sono mancati momenti di un certo nervosismo, peraltro comprensibile, con reazioni orientate nei due sensi: al rialzo per la ripresa della de rispetto ai risultati delle amministrative del 1975 ed al ribasso per l'aumento dei seggi ottenuti dal pei. Successivamente l'atmosfera si è fatta più composta anche se il quadro politico post-elettorale presenta non pochi problemi, soprattutto per quanto riguarda le possibilità di una guida stabile per il Paese. Se le «scommesse» in fase preelettorale riguardavano l'esito della consultazione, oggi queste vertono sulla formazione del futuro governo. Di fronte a ciò il mercato azionario dimostra ancora una volta la sua volontà di restare vivo, anche se non mancano alcune spinte esterne interessate a tenere il meccanismo in movimento. Fatto sta che l'attività non si è ridotta rispetto all'animazione che aveva caratterizzato l'immediata vigilia elettorale, ma si è mantenuta su una media giornaliera di 5,6 milioni di titoli trattati per un controvalore di 4,4 miliardi che, data l'attuale situazione generale può rappresentare un livello abbastanza considerevole. Uno degli aspetti che hanno caratterizzato queste ultime giornate è, in un certo senso, la riscoperta dei valori industriali più rappresentativi, che fra l'altro coincidono con quelle imprese nei cui confronti esistevano le maggiori riserve anche per i negativi risultati dell'ultimo esercizio. A questo proposito, negli ambienti finanziari non manca chi prevede che uno dei primi argomenti che dovranno essere affrontati dal nuovo governo sia proprio quello di favorire un rilancio dell' economia produttiva attraverso opportune misure. Sulla scia del fenomeno si sono moltiplicate le iniziative, con larghi vantaggi per tutta la quota. In definitiva nelle due ultime sedute della settimana si è assistito ad un crescente miglioramento della tendenza che è andato assumendo toni sempre più vivaci specie venerdì, tanto che l'indice generale azionario de «Il Sole-24 Ore» (base 1938—1) ha chiuso sul livello di 44,62 con un progresso di 2,15 per cento rispetto alla vigilia elettorale. Progressi superiori alla media vengono registrati in genere dai grandi nomi del listino, come Fiat (+3,9%), Montedison specie nel titolo «geminato» (+4,8%), Olivetti (+5,1% le ord. e + 8,8% le priv.), Snia Viscosa ( + 3,8% le ord. e 4,3% le priv.), nonché le Anic (+4,3%) alla vigilia dell'assemblea di bilancio che alla fine di aprile era stata rinviata a causa delle note vicende che hanno portato al cambiamento del vertice aziendale. In netta ripresa sono pure apparsi i valori del gruppo Bonomi tra cui fa spicco la Invest con un progresso del 9,7%; la Pirelli Spa (+10,7%) e la Finsider (+11,8%), per entrambe le quali è ormai prossima la convocazione per l'assemblea relativa al bilancio chiuso al 30 aprile scorso. Altra citazione merita di essere fatta per la Rinascente il cui titolo ord. guadagna l'8,7% e sulla quale circolano vaghe voci relative a qualche possibile mutamento nella compagine azionaria, il cui controllo è attualmente nelle mani dell'Ifi e di Mediobanca. Piuttosto calmo, per contro, è risultato il comparto assicurativo i cui esponenti stanno in questi giorni presentando ai soci il rendiconto sulla gestione 1975, che non è stata fra le più brillanti. La palma dei ribassi della settimana spetta alle Molini Certosa che perdono il 21,6% riportandosi sul minimo di quest'anno, c. col.

Persone citate: Olivetti

Luoghi citati: Milano