Piloti di nuovo in sciopero

Piloti di nuovo in sciopero Finita dopo sei giorni la tregua sindacale Piloti di nuovo in sciopero Oggi fermi anche i braccianti e i salariati per il nuovo contratto Roma, 24 giugno. E' durata sei giorni la tregua dei piloti autonomi, di nuovo in sciopero per 24 ore dalla scorsa mezzanotte. Sia i voli internazionali che quelli nazionali hanno risentito dell'agitazione. L'Alitalia ha dovuto annullare numerose partenze ma, grazie alla collaborazione dei piloti iscritti alla Federazione unitaria di categoria (Fulat), è riuscita ad assicurare parecchi collegamenti con le città italiane e 32 dei 53 voli intercontinentali. Nei prossimi giorni i piloti dell'Anpac riprenderanno gli scioperi senza preavviso. Tuttavia, sia l'Alitalia che l'Ati sono sicure di poter rispetta- re il «programma prioritario» definito a suo tempo con i sindacati confederali per evitare quanto più possibile disagi ai passeggeri. La ripresa delle agitazioni nel settore aereo viene definita «incredibile» e «inaspettata» dalla Fulat. «La tregua sindacale per le elezioni — ha detto il segretario dell'organizzazione, Perna — poteva essere un'occasione di riflessione, tanto più che l'inasprimento della vertenza non giova a nessuno. Per noi esiste una sola soluzione: il contratto c'è, è lo stesso in vigore nel passato e non intacca le posizioni di autonomia dell'Anpac. Nel '77, alla scadenza degli accordi, si vedrà il da farsi». Perna ha poi ricordato che presto entreranno in servizio nuovi aerei (i «727»), i quali richiedono un «dettagliato programma dì addestramento, turni, rotazioni e così via». Secondo il rappresentante della Fulat, la prosecuzione ad oltranza degli scioperi dei piloti autonomi «finisce solo per fornire un alibi all'azienda che, con una perdita giornaliera di quasi un miliardo, si sente autorizzata a non attuare una nuova politica». Domani un milione e mezzo di braccianti dovrebbero astenersi dal lavoro per sollecitare la Coldiretti e l'Alleanza contadini, ma soprattutto la Confagricoltura, a riprendere al più presto le trattative per il rinnovo del contratto. Sarà questo il primo dei due scioperi generali di 24 ore decisi dai sindacati di categoria, d'intesa con la Federazione unitaria Cgil - Cisl - Uil i cui rappresentanti hanno avuto oggi un lungo colloquio con i segretari della Federbraccianti-Cgil, della Fisba-Cisl e della Uisba-Uil. «La federazione — ha detto il responsabile Mezzanotte della Federbraccianti — ha deciso di fare propria la posizione del sindacato e di avvertire la Confagricoltura che si troverà di fronte all'intero movimento sindacale nel caso mantenesse immutata la propria pregiudiziale». La posizione della parte imprenditoriale è nota: non si vuole che il patto agricolo venga trasformato, come chiedono i sindacati, in contratto nazionale collettivo. Da qui l'impegno diretto della federazione unitaria e delle altre organizzazioni, prime fra tutte quelle dell'industria, di schierarsi a fianco degli operai agricoli, per ora soltanto sotto forma di «adesione» ma in un immediato futuro, forse fin dal prossimo sciopero del 6 luglio, anche con la diretta partecipazione alla lotta. (Ansa)

Persone citate: Mezzanotte, Perna

Luoghi citati: Roma