Panatta, avanti anche nel doppio

Panatta, avanti anche nel doppio Panatta, avanti anche nel doppio In coppia col romeno Tiriac ha battuto ieri Cox-Drysdale in cinque sets - Un buon collaudo in vista dell'incontro odierno contro Pasarell - Il caldo grande protagonista a Wimbledon (Dal nostro inviato speciale) Londra, 23 giugno. I cronisti inglesi che seguono il tennis con un impegno che da noi non c'è nemmeno nel calcio, da appassionati lettori di libri gialli come si conviene alla patria di Agata Christie, incominciano a temere che la regia dei match di Adriano Panatta sia diretta più dal suo manager, Massimo Camilletti, che non dall'istinto tattico del giocatore o dei suoi consiglieri tecnici (assenti per ora Belardinelli e Pietrangeli, Adriano si limita ad ascoltare qualche suggerimento di lon Tiriac, il giocatore romeno, consigliere ufficiale di Guillermo Vilas e compagno di doppio dell'italiano). Il « thrilling » ormai inevitabile anche negli incontri più facili di Adriano, servirebbe per attirare l'attenzione di tutti su degli incontri che altrimenti sulla stampa estera non riscuoterebbero che il risultato nel tabellone della giornata. Invece Panatta no. Rischia di essere eliminato ad ogni pie sospinto, si rende artefice di prodigiose rimonte, da perfetto drammaturgo che però al momento opportuno non si dimentica di risolvere tutto per il meglio, come reclama la platea. Così questa mattina a colazione con Adriano, il manager Camilletti si lamentava: « Andiamo male Adriano, nei primi due turni non hai avuto contro nemmeno un match-point. Se non provvedi al più presto, qui rischiamo di arrivare alle semifinali e di fermarci. A Roma per vincere ne hai annullato ben undici a Warwick, a Parigi uno solo ad Hutka ma di una difficoltà estrema per il modo in cui si è svolta l'azione decisiva ». Adriano sorride sornione, finisce la zuppiera di « corn flakes », I toast con la marmellata d'arancio, beve il tè al limone, protesta per un bicchiere d'acqua ghiacciata che tarda ad arrivare ma poi fila via per un duro allenamento. ' Andiamo In un club fuori Londra ad allenarci — dice Panatta — con Tiriac ci sono anche Vilas e Borg. Abbiamo tutti e tre dei problemi tecnici da risolvere. Solo allenandoci possiamo migliorare ». Ma quali sono i problemi di Panatta? Il giocatore li spiega così: » Punto primo: anche se ho i colpi per giocare decentemente sull'erba resto fondamentalmente un giocatore da terra rossa. I campi in terra sono le superficl più regolari. Offrono sempre gli stessi rimbalzi e solo in rarissime occasioni ti tradiscono o ti beffano come fa spessissimo l'erba. Punto secondo: il servìzio. E' il mio colpo migliore. Per un buon mese mi ha assistito in maniera spettacolosa. Qui però è diverso. Sulla terra rossa sì serve piatto, qui occorre Invece servire "slice" in modo che la pallina subito dopo l'impatto con il terreno schizzi via lontano dal campo. Ebbene non ho trovato ancora la meccanica giusta del movimento. Così servo con minori percentuali e minore efficacia. Terzo punto: non riesco a bloccare la risposta dì rovescio e cosi ogni tanto partono colpi per direzioni Imprecisate. Fortunatamente tutto è finito per ora per il meglio, anche se non riesco mai a vincere un match senza dovermi impegnare al massimo ». Ora Adriano affronterà Charlito Pasarell, 32 anni, di San Juan di Portorico, che ieri ha eliminato il favoritissimo Viaji Amritraj, il longilineo indiano, fortissimo sulle superfici erbose, che nel primo turno aveva eliminato il francese Jauffret mettendo a segno ben 28 « ace » nei tre set di gioco. < Oggi nella terza giornata di Wimbledon il caldo è stato il grande protagonista. Una giornata di sole con alta umidità ed una temperatura superiore ai 30 gradi. Panatta ha avuto la fortuna di giocare l'ultimo incontro della giornata sul campo centrale. In coppia con Tiriac che sfoggiava, primo giocatore a Wimbledon, la nuova maxiracchetta Prince (il nome proviene dall'università di Princeton, la stessa dove studiò Einstein, dove è stato perfezionato il nuovo modello). La lunghezza è la stessa di una normale racchetta ma il • diametro » è più ampio di almeno tre-quattro centimetri e di conseguenza il manico è molto più corto. La maggiore superficie allarga la superficie ottimale di impatto e di conseguenza si dovrebbe aumentare la potenza dei colpi. Avversari del tandem italo-romeno, Cox e Drysdale che lo scorso inverno a Roma nel WCT superarono la coppia Panatta-Laver. Questa volta l'italiano ha colto una bella rivincita dopo oltre due ore di gara in cinque duri set che però hanno costituito un buon allenamento per Adriano in vista del match di domani contro Pasarell. Rino Cacioppo

Luoghi citati: Hutka, Londra, Parigi, Portorico, Roma, San Juan, Wimbledon