La legge sulla scuola verrà ripresentata

La legge sulla scuola verrà ripresentata In consiglio regionale La legge sulla scuola verrà ripresentata Nell'identico testo che è stato bocciato dal governo - Dichiarazioni dell'assessore Fiorini (pei), Picchioni (de), Fiandrotti (psi) La giunta regionale ha annunciato che rlprcnsenterà identica la legge sul diritto allo studio, certa di rispettare la Costituzione e gli studenti, anche se le norme pongono ben determinati limiti alle sovvenzioni per gli alunni degli Istituti privati. In vista della nuova discussione In Consiglio regionale si scatenano le polemiche. Rileva l'assessore all'Istruzione prof. Fiorini: « Le norme giuridiche possono essere interpretate in vari modi, resta il fatto che il governo, rinviando alla Regione la legge sul diritto allo studio, ha dato l'interpretazione più retriva che st possa immaginare ». Secondo il prof. Fiorini, il governo « è addirittura in contrasto con la linea nazionale che prevede la sostituzione delle borse di studio, ormai giudicate insùffidenti, con servizi quali mense, trasporti, libri ecc.». L'assessore giudica « circostan ze e scopo dì questa interpretazione essenzialmente elettoralistici ». Pensa che si sia voluto dimostrare che « la giunta di sinistra nel suo complesso non rispetta la Costituzione ». Fiorini infine si rammarica che 11 meccanismo per venire Incontro alle istanze dei giovani resti bloccato, nelle more delle polemiche, prevedibilmente per l'Intero prossimo anno scolastico. In questo periodo continuerà ad essere applicata l'attuale legge 27, approvata dal governo senza problemi e « contenente deleghe proprio come quelle invece giudicate oggi non idonee ». L'on. Picchioni, de, ritiene che la legge sia «in esplicito contrasto con la Costituzione» e «con il principio di uguaglianza dei cittadini » perché « disciplinando sull'attività degli organi collegiali esorbita dalla competenza regionale ed invade quella statale». Rileva ancora il parlamentare: «La legge, punendo ingiustamente la scuola non statale e riducendo il ruolo degli organi collegiali, sì mette contro il pluralismo dell'educazione che la nostra Costituzione ha considerato come un valore, e mira a chiudere gli spazi della partecipazione alla vita della scuola che t decreti delegati hanno appena aperto». L'on. Picchioni concludendo auspica che «il rinvio governativo sia considerato dalla maggioranza come un'occasione ed uno stimolo per tornare sulle propire decisioni, in un momento In cui, finite le elezioni, la faziosità non dovrebbe più essere considerata come uno strumento per catturare il consenso a basso prezzo ». Filippo Fiandrotti del psi assi, cura che il suo partito «sosterrà la linea della giunta regionale». Egli ricorda che «il pluralismo lo si realizza garantendo la libertà di accesso e di insegnamento all'interno dello Stato e non moltiplicando i tipi delle scuole private, quasi come Stati separati». Flan- ] drottl è convinto che una garanzia al pluralismo si realizzi rendendo la scuola pubblica meno svantaggiata, mentre oggi presenta gravi carenze rispetto a quella privata. D'altra parte «è regola di ogni Stato democratico che il pubblico denaro debba servire al pubblici servizi ». E inoltre «sp un vantaggio deve essere concusso questo deve andare a favore di una scuola gestita da organi democratici, come appunto quella pubblica». Il rinvio secondo Fiandrotti «in definitiva ha l'aria di una capziosa manovra elettorale». In un comunicato a firma di Comunione e Liberazione, Associazione genitori (Age), Federazione attività educative e Federazione scuole materne, si afferma che il rinvio della legge «rende giustizia circa la discriminazione degli alunni e la grave interferenza nell'ordinamento del consigli di circolo e di istituto». Dal canto loro in un documento unitario Cgil, Cisl e Uil giudicano «grave il tentativo del governo di bloccare la legge». Rilevano che «con tale atteggiamento non si tiene conto delle forti critiche del mondo della scuola ai mancati in. tementi dello Stato per il diritto allo studio, ma cerca di privare la scuola e gli alunni della Regione dell'unica vera fonte di finanziamento per libri, sussidi, mense, trasporti, e mette in pericolo le assunzioni da parte dei Comuni del personale della scuola integra. to m. vai.

Persone citate: Fiandrotti, Filippo Fiandrotti, Fiorini, Picchioni