Tasse: c'è da pagare il "condono,, fiscale

Tasse: c'è da pagare il "condono,, fiscale Stanno arrivando le cartelle Tasse: c'è da pagare il "condono,, fiscale (Dalla redazione romana) Roma, 16 giugno. Gli oltre quattro milioni e mezzo di contribuenti che nel 1974 presentarono la domanda di «condono fiscale» stanno ricevendo in questi giorni la cartella relativa al pagamento della tassa. Secondo i dati forniti dal ministero delle Finanze, a tutt'oggi sarebbero state smaltite già il 70 per cento delle pratiche. Questa improvvisa sollecitudine mostrata dal fisco, in contrasto con la sua proverbiale lentezza, ha meravigliato diversi esperti: vi è stato chi ha parlato d'un erario eccessivamente accomodante, che ha provveduto a liquidare le pratiche giacenti senza guardare troppo per il sottile. Pronta la replica del fisco: «Se qualche disposizione per accelerare le pratiche c'è stata — ha detto un funzionario delle Finanze — questa rientra in quelle impartite dal ministro nel quadro dello sveltimento di tutte le procedure: e, poi, a chiedere che ci sbrigassimo a mettere a ruolo il condono e le imposte 1974 sono stati i sindacati, compresi i confederali». Rimane ora da definire il 30 per cento delle pratiche; comunque c'è ancora molto tempo, in quanto il termine entro cui gli uffici delle imposte possono riscuotere i tributi del condono è stato prorogato al 31 dicembre 1977. Per le tasse relative al 1974, c'è da ricordare che venerdì prossimo 18 giugno scade il termine per il pagamento della seconda rata dell'imposta sul reddito delle persone fisiche. I contribuenti avranno tre giorni di tempo (cioè fino al 21 giugno) per pagare la tassa dovuta, maggiorata di un interesse pari al 2 per cento; oltre questa data l'interesse sarà del 6 per cento trimestrale. La scadenza di venerdì interessa tutti quei contribuenti la cui imposta è stata iscritta a ruolo nello scorso febbraio e che hanno già versato la prima rata il 10 aprile scorso. sioni inviate al Consiglio di amministrazione del giornale fin dal 25 maggio. Ciò « poiché nel documento del comitato di redazione si fa preciso riferimento a una richiesta di ristrutturazione della direzione del giornale e poiché la direzione è un organo collegiale in cui le responsabilità sono comuni ». (Ag. Italia)

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