Derubato in strada di 25 milioni spara, uccide il ladro e scompare

Derubato in strada di 25 milioni spara, uccide il ladro e scompare Tragica conclusione di un tentativo di furto a Milano Derubato in strada di 25 milioni spara, uccide il ladro e scompare La vittima, 26 anni, era su una "Kawasaki" con un complice che ha proseguito la corsa L'uccisore non si è presentato alla polizia neppure per reclamare il denaro recuperato (Dal nostro corrispondente) Milano, 11 giugno. Uno scippatore di 26 anni è stato ucciso a colpi di pistola da una persona che finora non è stata ancora rintracciata: non si sa se si tratta della vittima del colpo o di qualche « giustiziere » improvvisato, anche se la pri- j ma ipotesi appare la più probabile in quanto finora nessuno si è presentato per reclamare il bottino interamente recuperato. La polizia sta ricercando lo sparatore e il complice dell'ucciso, che è riuscito a far perdere ogni traccia. Il drammatico episodio è accaduto stamane alle 11,30 davanti allo stabile numero 10 di viale Bianca Maria dove in quel momento stavano passando parecchie persone. Tra queste un uomo e una donna dietro ai quali è stata vista arrivare lentamente una Kawasaki 750 color oro con due giovani sui sellini: il pilota capelli bruni e ondulati, occhiali da sole, indossava un completo marrone, l'altro una maglietta blu e pantaloni j grigi. Quest'ultimo è sceso dalla motocicletta e con mossa fulminea si è impossessato di una borsa, non si sa ancora bene se strappata alla donna o all'uomo, poi ha cercato di balzare sulla motocicletta del complice. E' stato un attimo: i passanti hanno sentito echeggiare alcuni colpi d'arma da fuoco e subito c'è stato un fuggi fuggi generale. Piera Zucchi in Gambino di 68 anni, portinaia dello stabile di viale Bianca Maria 14 ha raccontato poco dopo alla polizia: « Ho visto un uomo sui 40 anni, elegantemente vestito di scuro, dalla corporatura massiccia impugnare una grossa pistola e sparare contro un giovane che cercava di saltare sul sellino posteriore di una moto. Era a pochi passi da me: vicino a lui una donna stava fuggendo verso piazza Tricolore. Il giovane deve essere stato colpito subito perché l'ho visto barcollare: intanto lo sparatore ha attraversato la strada si è piazzata sull'aiuola, ha nuovamente preso la mira ed ha esploso altri colpi in rapida successione. Il giovane che teneva in mano una borsa, faticosamente è salito sulla moto che è partita a tutta velocità ». Lo scippatore ha fatto però poca strada; quando la moto ha svoltato in piazza Tricolore ha perso l'equilibrio ed è piombato a terra. E' stato soccorso dal muratore Angelo Rago di 30 anni che per poco non lo ha investito con la sua bicicletta. «Non avevo sentito gli spari: quando ho visto il giovane cadere a terra mi sono precipitato in suo aiuto. L'ho sollevato ed ho visto che perdeva sangue da parecchie ferite. Lo sconosciuto non parlava ma teneva stretta in mano una borsa. Ho subito dato l'allarme e gualche istante dopo è arrivata sul posto una delle autolettighe in attesa di chiamata in piazza Tricolore. Il ferito è stato trasportato all'ospedale Policlinico». Durante il tragitto il giova- ne è spirato. I medici hanno riscontrato che era stato raggiunto da 3 proiettili, uno alla spalla, all'altezza del cuore, uno all'avambraccio sinistro e il terzo al polpaccio: sono state riscontrate anche ferite alla testa provocate dalla caduta dalla moto. In tasca del morto è stata trovata la sua carta d'identità: si trattava del pregiudicato Pietro Di Luca, 26 anni, residente a Roma in via delle Acacie 99. Gli agenti hanno aperto la borsa che la vittima non aveva mai mollato: dentro c'erano banconote per 25 milioni, che finora nessuno si è presentato a ritirare. Pietro Di Luca e il suo complice erano evidentemente al corrente che a quell'ora in viale Bianca Maria doveva passare la loro vittima col denaro, forse appena ritirato in una banca o per essere consegnato a qualcun'altro. Fino a tarda sera la polizia ha atteso invano che qualcuno si facesse vivo nei commissariati o in questura per reclamare la restituzione della somma. Le banconote sono state attentamente controllate ed è stato possibile accertare che si tratta di denaro «pulito». Si è fatta l'ipotesi che lo scippato o la scippata non si siano presentati, perché implicati in qualche losca vicenda, o perché la somma doveva essere portata all'estero, ma è probabile che si tratti proprio dello sparatore che rischia parecchi anni di carcere per omicidio in quanto non può invocare in suo favore la legittima difesa. Non è da escludere che si tratti anche di un passante che dopo aver assistito allo scippo ha voluto fare giustizia sommaria. La polizia comunque sta ricercando l'uomo che è stato visto sparare e la donna che lo affiancava sul marciapiede. Si cerca anche il complice dello scippatore ucciso. La vittima, Pietro Di Luca, è risultata senza domicilio a Milano. Le sue tracce precedenti risalgono alla fine del 1972, quando a Roma era stato assolto per il ferimento di un anziano pensionato contro il quale il 19 marzo 1972, nel quartiere popolare di San Lorenzo, in via dei Latini, da un gruppo di giovinastri — tra i quali si trovava il Di Luca — era stato esploso un colpo di fucile. In precedenza, il Di Luca era stato incriminato per furto e per il ferimento di un automobilista, dopo una lite per motivi di viabilità. Gino Mazzoldi Pietro Di Luca, 26 anni Milano. Un poliziotto mostra i 25 milioni recuperati (Ap)

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