Si spostano oltre confine le indagini per la carne

Si spostano oltre confine le indagini per la carne Alla ricerca dei complici nel traffico Si spostano oltre confine le indagini per la carne Sono già in carcere 18 persone - Secondo le bollette che dichiaravano il carico, i Tir incriminati avrebbero dovuto portare suole e tomaie - Le pene per il contrabbando vanno fino a 5 anni Presto si sposteranno all'estero le indagini sul colossale traffico Illecito della carne, per individuare quanti, nel Paesi consumatori, hanno dato una mano agli importatori nel falsificare i « visti » per le merci In transito attraverso i vari Paesi della Comunità Europea. Si tratta di un'inchiesta, ha spiegato il giudice istruttore dottor Tinti, estremamente complessa con ramificazioni che si estendono in tutta Italia e come s'è detto oltre frontiera. Per il momento non si conoscono altri nomi di commercianti-importatori colpiti da ordine di cattura. Tranne ovviamente quelli già fatti della signora Emilia Blangino Bosco (la donna rapita lo scorso anno dall'«anonima sequestri») proprietaria della «Sta-L-ca» di La Loggia, di suo marito Pietro Bosco e del fratello Felice Blangino in carcere tutti da due giorni. Il magistrato mantiene il più stretto riserbo: «Perché qualcuno degli inquisiti potrebbe anche risultare estraneo al traffico e quindi non sarebbe giusto dargli la patente di contrabbandiere »; così non parlano nemmeno alla Guardia di Finanza quanti hanno coadiuvato il giudice nel raccogliere la documentazione necessaria all'inchiesta. Finora 18 persone sono state arrestate, altre 18 prima o poi seguiranno la sorte degli altri. «Non e da escludere tuttavia che gli arresti salgano ancora» ha ammesso il dottor Tinti. L'indagine è appena entrata nel vivo e promette nuovi colpi di scena. «E' anche possibile che la frode commessa ai danni dello Stato superi il miliardo». Un'ipotesi che è quasi certezza se si pensa che per ogni carico di carne che passava la frontiera sui Tir in transito i destinatari della merce «risparmiavano» quaranta milioni di lire per diritti e tasse non pagate. Come veniva eluso il controllo della merce trasportata. In parte lo si è accertato ma ad un certo punto alla catena delle falsificazioni mancano alcuni anelli (ecco perché il magistrato intende recarsi tra qualche giorno all'estero per prender atto di quanto le polizie francese, olandese, tedesca hanno accertato). Premesso che sulla carne importata (la maggior parte proviene da Paesi dell'Est) gravano forti balzelli il «trucco» consisteva nel dichiarare sulle dSuf in tr,S° SS!■ ' rfm'°n Si,,1",., S^0prodotti di minor «pregio»: to male o suole per scarpe, materiale di plastica. Un giochetto facilitato dal fatto che i Tir per convenzione internazionale passano le frontiere intermedie senza essere spiombati. Bastava indicare sui documenti che il tal carico «di suole» era diretto ad una fabbrica di calzature dell'Emilia e tutto filava liscio. Il «falso» si può accertare soltanto controllando gli indirizzi dei destinatari e cosi è successo per intuito di un funzionario scrupoloso della dogana di Bardonecchia il quale nell'autunno scorso scopriva che alcune ditte Intestatarie delle bollette non esistevano. In ottobre un Tir veniva fermato appena superato il valico e perquisito: invece di plastica trasportava carne surgelata diretta a Torino. Da qui l'avvio dell'inchiesta 11111111111 [ i i ninnili > i < 111111 u 111 > 11 n u con l'esito clamoroso di cui abbiamo scritto. Con lo stesso sistema sono state importate anche migliaia di tonnellate di burro destinato soprattutto a grossisti della Lombardia e dell'Emilia. I guadagni illeciti sono rilevanti quanto il rischio a cui gli importatori si sono esposti. Se ne ac¬ corgono a ioro spese: dovranno infatti rispondere di contrabbando aggravato ai danni del nostro Stato e dei Paesi comunitari, di associazione per delinquere e di una lunga serie di altri falsi: le pene vanno da tre a cinque anni di reclusione con multe da cinque a dieci volte i diritti fiscali evasi. Emilia Blangino Bosco è in carcere col marito e il fratello

Persone citate: Emilia Blangino Bosco, Felice Blangino, Pietro Bosco, Tinti

Luoghi citati: Bardonecchia, Emilia, Italia, La Loggia, Lombardia, Torino