Bilancio di un mese

Bilancio di un mese Bilancio di un mese Venerdì 7 maggio: le notizie dal Friuli sono ancora incomplete. Nessuno è in grado di valutare, nemmeno approssimativamente, le proporzioni della tragedia che si è abbattuta sulle province di Udine e di Pordenone. Ma I torinesi non aspettano. Sono bastato ie prime intormazioni e le prime immagini per suscitare un'immediata partecipazione. Migliaia e migliaia di persone si offrono di aiutare i senzatetto, i feriti, i bambini e i vecchi rimasti soli, gli operai senza lavoro. Il centralino de La Stampa è tempestato di telefonate: ognuno vuol dare ospitalità, vestiti, letti, tende, viveri, denaro, braccia. Soprattutto denaro perché si sa che cosa vuol dire essere restati col solo abito che s'indossa e nemmeno un fazzoletto. Le offerte arrivano a valanga, spon¬ taneamente. Sono dieci, cento, mille in poche ore. Fino a ieri ne abbiamo contate 120 mila; cioè, 4 mila in media al giorno per un mese. Aziende, officine, enti, scolaresche, operai, artigiani, pensionati, impiegati, donne di casa, professionisti, negozianti, hanno portato II loro contributo. Tante e tante gocce. Hanno formato un mare che si riassume in una cifra cospicua: 2 miliardi 123 milioni 587 mila 675 lire. E' la somma più alta mai raccolta dalle sottoscrizioni popolari di Specchio dei tempi. Accanto a questa c'è da ricordare II valore del materiale partito verso il Friuli per iniziativa della Regione Piemonte, del Comune e della Provincia di Torino, di altre amministrazioni locali, delle parrocchie e di enti vari. In tutto, si arriva ad oltre 4 miliardi e mezzo. Restiamo alle offerte di denaro. Dietro di ognuna c'è una storia, un sacrificio, una rinuncia, una dimostrazione di solidarietà e d'amicizia verso una regione sempre vissuta in silenzio e discrezione, raccolta intorno alla sua storia e ai suoi affetti. Per due settimane almeno i nostri uffici di via Roma sono stati assediati da gente che in qualche modo voleva testimoniare la loro stima a un popolo che non si è fermato a piangere, ma si è preoccupato immediatamente di ricostruire per restituire un volto ai borghi e ai villaggi devastati. Tutti ci raccomandavano: 'Portate subito questi soldi a destinazione'. Li abbiamo presi con una mano, consegnati con l'altra e in Friuli, la gente del terremoto, parla dei piemontesi con voce commossa. * ★ Dalle mani di chi li ha offerti a quelle dei terremotati: gli aiuti dei piemontesi alle famiglie friulane sono stati distribuiti, secondo l'impegno assunto con i lettori, con tempestività. Già il giorno

Luoghi citati: Friuli, Piemonte, Pordenone, Torino, Udine