Sequestro Geretto scoperta la mente?

Sequestro Geretto scoperta la mente? L'industriale assassinato Sequestro Geretto scoperta la mente? Michele Bocco avrebbe ideato il rapimento - Rinviato il processo delle "modelle" Michele Bocco, ex pi-est a snidi agli sfortunati frequentatori del Casinò di St-Vlncent, arrestato nel febbraio scorso per complicità nel rapimento dell'industriale di Cuorgnè, Mario Coretto, sarebbe la « mente » del sequestro, finito (non si sa ancora se per disgrazia o per vendetta) in un agghiacciante omicidio. Da comparsa, quindi, ad un ruolo di primo piano: secondo il magistrato che conduce le indagini sul complicato «affare», Michele Bocco potrebbe essere anche l'anima nera di altri sequestri, di quelli che sono ancora avvolti nel mistero. Pareva una figura di secondo piano, finita nel calderone l e i l e à e a ù r a i d a degli arresti quasi per caso; oggi si scopre che ha taciuto per mesi cose estremamente compromettenti. Personaggio ambiguo prima dell'arresto, Bocco appare ora addirittura diabolico, legato a doppio filo con il clan del calabresi dei Curatola e dei Tripodo, introdotto nella stanza dei bottoni della «mala», usuraio con giro di centinaia di milioni, assetato di denaro per finanziare le sue attività illecite. Questo il quadro a tinte forti tratteggiate a più riprese dall'accusatore numero uno, Giovanni Caggegi, Io stesso che l'altro ieri ha chiesto ed ottenuto di essere trasferito in un altro carcere perché alle «Nuove» era stato ancora una volta minacciato di morte. Ma non sarebbe soltanto il Caggegl ad aver fornito al magistrato particolari inquietanti sui trascorsi del Bocco. Ecco qui di seguito, in sintesi, le «prove» sul ruolo che egli avrebbe avuto nella vicenda Ceretto. I due «sconosciuti» che fecero visita al Caggegi nella cascina di Orbassano, dove già si trovava il cadavere bruciacchiato del Ceretto, e vennero visti da un testimone, erano Michele Bocco e la moglie Emilia Gonnet. Cosa facevano lì? L'usuraio era legato da amicizia a Raffaele La Scala personaggio mafioso costituitosi il 7 dicembre dopo lunga latitanza. Non solo Bocco avrebbe proprio durante la latitanza dato ospitalità al La Scala. Egli avrebbe anche proposto a Caggegi e ad altri personaggi del clan calabrese di sequestrare due industriali di Orbassano. Caggegi ha inoltre confidato di aver scorto in casa del Bocco una valigia, lasciata inavvertitamente aperta, piena zeppa di biglietti di banca: «Forse più di un miliardo in contanti». Soldi provenienti da riscatti? E- un nodo ancora da sciogliere. Se così stessero le cose, potremmo dedurne che il Bocco sarebbe il mandante del rapimento Ceretto, La Scala l'esecutore materiale ed il Caggegi l'uomo di paglia costretto ad occultare il cadavere della vittima. Non dimentichiamo che è subito apparso pacifico come 11 Caggegi abbia dovuto eseguire un ordine, perché debitore di molti soldi a qualcuno. I debiti erano di gioco, contratti al tavolo delle roulettes nei casinò.★ * Udienza sfavorevole alle cinque modelle dei licei artistici che hanno fatto ricorso contro il ministro della Pubblica Istruzione per ottenere il riconoscimento di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Ieri il pretore Ponzetto ha respinto le tesi sostenute dall'avv. Pini per conto delle modelle ed ha accolto quelle della controparte e cioè dell'avv. Von Stein (per l'avvocatura dello Stato), rinviando la questione al giudizio del tribunale amministrativo regionale (Tar) competente per giurisdizione. Dovrà trascorrere altro tempo (a quanto pare almeno un anno) perché la pratica possa essere nuovamente esaminata. Ma forse non è tempo perso: sono allo studio provvedimenti di carattere generale per dare una normativa precisa all'attività, finora anomala, delle cosiddette « modelle viventi ». 11 ! 11 II I III 1111 II 111111 Ili EMI ! 1111 II I II [I Illlllll Michele Bocco con la moglie: la sua posizione si aggrava

Luoghi citati: Cuorgnè, Orbassano