Fogar dovrà rinunciare alla traversata atlantica? di Paolo Bertoldi

Fogar dovrà rinunciare alla traversata atlantica? Plymouth: polemiche, insidie e una tragedia Fogar dovrà rinunciare alla traversata atlantica? Gli mancano alcuni strumenti di sicurezza, obbligatori - La moglie dell'inglese McMullen è morta mentre aiutava il marito (Dal nostro inviato speciale) Plymouth, 3 giugno. Plymouth subisce l'assalto dei tifosi della vela giunti da ogni parte d'Europa: centocinquanta ieri sera in un solo volo charter dall'Italia. In una città di un quarto di milione d'abitanti, l'invasione si sente. Chi trova un letto è fortunatissimo, chi dorme su una poltrona fortunato. Quelli che s'accontentano della moquette del pavimento non si lamentano: c'è chi sta peggio e si arrangia con un'auto d'affitto i cui sedili ribaltabili danno l'illusione di una roulotte. Su questo mondo di innamorati della nautica che affrontano serenamente i piccoli sacrifioi, è piombata come un fulmine la tragedia abbattutasi sull'inglese Mike McMullen. Gli organizzatori erano riusciti a nasconderla per ventiquattr'ore, ma stamane il fatto si è saputo. Ieri alle 13, Liz McMullen, a bordo del Three Cheers, stava aiutando il marito nella sistemazione degli ultimi lavori. Le è caduto in mare il trapano elettrico con cui stava trafficando. Istintivamente si è piegata fuori bordo per recuperarlo. E' rimanta fulminata come una ragazza nel bagno di casa. Aveva 26 anni. Si era sposata da poco. McMullen partirà ugualmente, solo con il suo tremendo dolore in mezzo all'Atlantico. Ha un trimarano famoso, già affermatosi in precedenti regate, e soprattutto non può deludere gli amici e quanti lo hanno aiutato economicamente nell'impresa. La Ostar è dura. Per fortuna le condizioni degli undici italiani sono ottime. Il torinese Corrado Di Majo è seccato soltanto perché deve cambiare il nome al Tikka III. Esiste un altro battello con identica denominazione. Corrado se l'è cavata battezzando il suo undici metri «Tikka of Italy». Guzzetti protesta perché nella precedente regata lo hanno dato come ritirato. Si tratta del Triangolo Atlantico, che si è svolto in tre prove sul percorso Saint-Malo (Francia)-Città del Capo (Sudafrica)-Rio de Janeiro (Brasile)-Portsmouth (Inghilterra). Contrariamente alle voci, è giunbo benissimo ottenendo un ottimo quinto posto. Paolo Mascheroni, assistito dai tecnici della Nord Cantieri, Egidio Nicolotti compreso, una volta sistemato il timone a vento, non ha avuto problemi. Il «Panda 31», nel viaggio da Gibilterra alla Manica, ha superato forti bufere con facilità impensabile per un nove metri. Chi è ancora sommerso dai guai è il nostro navigatore più famoso, Ambrogio Fogar. L'unico italiano che abbia compiuto in solitario il giro del mondo contro vento, era ieri riuscito a superare brillantemente l'esame del severo comitato di accettazione. Il suo catamarano, che è il più piccolo della Ostar, fa tuttavia temere per la sicurezza dello skipper. Gli inglesi erano rimasti incerti fino all'ultimo per accettarlo. Quando tutto pareva a posto, stamane Fogar si è trovato alle prese con il mancato arrivo di alcuni elementi di sicurezza che attendeva dall'Italia. Soprattutto è grave l'assenza del Biacon. Si tratta di uno strumento che deriva dai piloti della Rai: è una scatoletta da tenersi nella tasca della cerata. In caso di incidenti, si tira una leva ed il Biacon emette via radio un segnale di emergenza sulle frequenze degli aerei e delle navi. Naturalmente è una dotazione obbligatoria. Se manca, Fogar non avrà il foglio di via per Newport. Ambrogio non cede. Ha rinviato a domani la prevista di mostrazione di raddrizzamento del catamarano ed è tutto occupato a cercare di far giungere i pezzi che gli mancano. E' deciso a tentare ad ogni costo un'impresa quasi disperata. «E' un pazzo ambizioso», ha detto ieri un concorrente italiano. «E' un grosso marinaio e soprattutto l'uomo con la carta vincente — ha osservato invece Alain Colas —. Se arriverà dall'altra parte dell'Atlantico con una classifica appena decente, parleranno soltanto del minuscolo "Spirit of Surprise" e poco o niente del mio "Club Mediterranée"». La barca di Colas è un veliero di settantadue metri, quella di Fogar è di 7,62. Di dimensioni ridotte com'è, una volta a Newport oscurerà, se tutto andrà bene, l'impresa di tutti gli italiani, invidiosi compresi. Paolo Bertoldi

Luoghi citati: Brasile, Città Del Capo, Europa, Francia, Gibilterra, Inghilterra, Italia, Plymouth, Sudafrica