S. Anna: situazione esplosiva per i quattro medici licenziati

S. Anna: situazione esplosiva per i quattro medici licenziati Dopo la decisione degli amministratori S. Anna: situazione esplosiva per i quattro medici licenziati Stamane una pubblica assemblea di sanitari deciderà come reagire Possibili scioperi, dimissioni in massa, denunce per abuso di potere Questa mattina al Sant'Anna ci sarà una pubblica assemblea di medici dell'ospedale. In discussione 11 licenziamento di quattro sanitari — Della Porta, Cappetti, Poggio e Graziani — responsabili secondo il consiglio d'amministrazione di continuare a lavorare in case di cura private. Già ieri avevamo descritto 11 provvedimento ed elencato le perplessità che suscita. Vedremo nell'assemblea di stamane auale sarà l'atteggiamento del corpo sanitario del Sant'Anna. C'è chi prevede uno sciopero di solidarietà di tutti i medici dell'ospedale, con paralisi dell'assistenza; chi prospetta la possibilità di dimissioni in blocco dei medici (e prevede quindi una precettazione successiva); chi pensa a decise azioni giudiziarie, fra le prime una denuncia contro il consiglio di amministrazione per abuso di potere. La vicenda è sicuramente nata male e si è sviluppata peggio. Dopo le polemiche e i dibattiti del gennaio-febbraio scorso sui «medici al bivio», costretti da una legge a scegliere fra il lavoro in ospedale e quello in casa di cura privata, la situazione era approdata a una fase di stallo. La stessa legge che obbliga i medici a una scelta, impone agli ospedali di preparare al loro interno strutture tali (ambulatori, sale operatorie ecc.) perché i medici possano esercitarvi la libera professione, diritto che nessuno può loro negare Ora è ovvio che soltanto chi ha preparato queste strutture può imporre ai medici di non prestare la loro opera all'esterno. In Italia, e non solo a Torino, nessuna amministrazione ospedaliera (tranne pochissimi casi) è in grado di garantire le strutture intra-murarie per la libera professione. In attesa che la legge trovasse le condizioni necessarie — nella realtà — a esser rispettata, nessuno aveva voluto radlcalizzare il discorso. Il tribunale amministrativo della Lombardia, chiamato a pronunciarsi su un provvedimento di ventilata sospensione per alcuni sanitari, aveva dato parere sfavorevole all'amministrazione ospedaliera, proprio perché la «legge eguale per tutti» non avrebbe potuto essere «diversa» solo per i medici. Nonostante questo precedente, al Sant'Anna si è arrivati al licenziamento di tre ginecologi e un anestesista sulla base dd una inchiesta condotta dal medico provinciale con criterio veramente curioso: invece che un esame dei registri operatori di tutte le case di cura, dal quale sarebbe risultato che centinaia di medici a Torino hanno il doppio lavoro (comprese molte decine di sanitari del Sant'Anna), l'inchiesta sì è affidata alle risposte dei direttori delle case di cura, interpellati per lettera. Di questa procedura varrà la pena di riparlare. f i gJJ Nuovo console francese — Pierre Pernet, già console generale a Roma, è stato nominato conscie a Torino.

Persone citate: Cappetti, Della Porta, Graziani, Poggio

Luoghi citati: Italia, Lombardia, Roma, Torino