Primo atto della ripresa nel Friuli si apre l'ambulatorio di Artegna

Primo atto della ripresa nel Friuli si apre l'ambulatorio di Artegna A un mese dal terremoto che ha distrutto decine di paesi Primo atto della ripresa nel Friuli si apre l'ambulatorio di Artegna (Dal nostro inviato speciale) Udine, 2 giugno. Sono già oltre diecimila i tecnici e i muratori impegnati in Friuli nella difficile impresa di ricostruzione. Venuti da tutte le regioni d'Italia e anche dall'estero lavorano nel cento comuni più danneggiati, in molti casi, anticipando le stesse decisioni della Regione. « Nel mio paese — dice il sindaco di Fanna, dove le case da abbattere sono 276 su 1276 — ci sono già dodici squadre che operano autonomamente. Nessuno mi ha chiesto garanzie, né per II pagamento della manodopera né per l'acquisto del materiali. Quando le leggi regionali che stanziano I fondi diventeranno operative, noi contiamo di essere già a buon punto ». Il gruppo più consistente è quello formato dagli ex alpini dell'Aria, poco meno di quattromila « penne nere • che si fermeranno in Friuli per un periodo di almeno tre mesi. Complessivamente, presteranno la loro opera 33 Ingegneri, 34 geometri, 36 ragionieri, 900 muratori, 240 carpentieri, 30 idraulici, 50 elettricisti, 40 falegnami e circa 1700 manovali. L'associazione ha predisposto un plano particolareggiato in modo da assicurare un'equa divisione dei cantieri. Le sezioni di Mondovl, Pinerolo, Saluzzo, Ceva, Susa e Torino lavoreranno a Villasansina, in Carnia; quelle di Alessandria, Aosta, Asti, Biella, Casale, Varallo Sesia e Vercelli a Gemona; quella di Cuneo a Osoppo. Per la rimozione delle macerie sono Inoltre al lavoro 1048 vigili del fuoco e 1300 militari del vari corpi che si fermeranno fino in autunno Inoltrato. Intanto, cominciano a vedersi i primi risultati di questi imponenti lavori. Domenica 13 giugno verrà Inaugurato il poliambulatorio di Artegna, che era stato gravemente lesionato dalle scosse. Lo hanno rimesso in sesto in tempo record i tecnici della • Lega delle cooperative » che lavorano sotto l'egida della Regione Piemonte e de « La Stampa ». Il loro campo base, costruito nei pressi di San Daniele, è stato dotato di una ventina di baracche in ferro, munite anche di aria condizionata, che possono ospitare 50 operai. In pochi giorni è stata messa a punto anche una piccola lavanderia automatica dove si provvede alle necessità delle tendopoli della zona. « // nostro impegno — dicono al campo — è di non andarcene fino a quando l'opera di ricostruzione non sarà ultimata ». In collaborazione con « La Stampa », Il Politecnico di Torino e l'Università di Venezia, la Regione Piemonte ha predisposto studi che dovrebbero permettere la ricostruzione degli edifici nel giro di sei mesi. « L'obiettivo — dice l'architetto Talamona — è di collocare delle strutture prefabbricate antisìsmiche lasciando poi ai friulani l'incarico di completare le costruzioni con i muri Interni e gli altri accessori ». Nelle tendopoli oggi si è vissuta un'altra giornata « difficile » a causa di un susseguirsi di violenti nubifragi. Anche il lavoro è stato forzatamente rallentato. Molti tecnici hanno approfittato della festività per convocare I capifamiglia e discutere sulle sistemazioni da adottare per i prossimi mesi. Le case prefabbricate sono state accettate quasi ovunque come unica alternativa alle tende. « Per molta gente — conferma il sindaco di Povoletto — la speranza di ritornare nella propria casa, anche se dichiarata inagibile, non si è ancora spenta. Bisogna che troviamo soluzioni valide prima che le ruspe le demoliscano. Lo choc per molti potrebbe essere troppo forte ». A Povoletto, comune formato da dodici frazioni che hanno distanze tra di loro anche di dieci chilometri, non ci sono stati morti, ma le persone che hanno perso la casa sono oltre mille. Tutte le scuole sono crollate. « Ci servirebbe almeno uno scuolabus — dice il sindaco — per poter raccogliere I nostri ragazzi in un unico edificio. Avevamo a disposizione una vecchia corriera, ma l'abbiamo usata per ospitare maiati e anziani che non possono stare sotto le tende. Chissà che tra I lettori de La Stampa non ci sia qualcuno che ci può aiutare a risolvere almeno questo problema? ». Marco Marello (Ve) 95.570; Angelo e Bianca 90 mila; Gli abitanti di Porta Garibaldi (Borgo S. Rita), Cbierl (To), pregando perché la Santa degli Impossibili li a'uti, 80.000; Il comitato di quartiere Madonna di Campagna di v. Cantoira 19 70.000; Classe III sez. A scuola « E. Ricardi » di Netro 66.320; Personale della Ferrovia Torino-Ceres (2° versamento) 65 mila; Carla e zia 65.000. Classe V/D Centro Europa succ. «G. Salvemini» 64.250; Somma ricavata dalla mostra delle classi a tempo pieno scuola V. Consolata - Settimo Torinese, 52.500; Sezione Combattenti e Reduci di Parella (To) 50.000; Famiglia Carlo Villa 50.000; N.N. 50.000; Scotti Maria 50.000; Somma raccolta nell'ambito delia scuola materna dell'Ordine Mauriziano - Torre Pellice, 47.500; Scuola media - Locami, 43.500. Classe III F scuola Duca d'Aosta per gli amici friulani 42.100; In memoria dei miei genitori, Angelo Ferraris 40.000; La mamma ricordando Ezio 40.000; I bimbi della Scuola Materna Municipale di via Rovereto 21 - Torino 40.000; Luisa e Loredana per l bimbi - Borgo S. Dalmazzo (Cn) 30.000; N.N. 30.000; La famiglia Dain in memoria della Mamma 30.000; Dai ragazzi della scuola «Fabio Neruda» 30.000; Roberto e Rosy 30.000; In memoria del fratello Luigi • Nilla Arslent 30.000; Istituto Professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato «Massimo Olivetti» 22.000. Classi IA - UIC - IIID scuole elementari di Santhià 20.000; Alunni della IB scuola media «B. Croce» - Pescara 20.000; Classe III H 20.000; Giuliana ed Elisabetta - Pinerolo - per 1 piccoli terremotati del Friuli 20.000; Guido Bernardi 20.000; Renata 20 mila; Famiglia Boscolo 20.000; Elena e Maurizio 20.000; Alla cara memoria di Giosuè Forte 15 mila; Gli alunni della scuola Santorre di Santarosa della classe IV H mista della maestra Venezia 15.000; Umberto in memoria di Pina 15.000; In memoria di Antonio Squartini 15.000; N. N. 15.000; Classe IF Duca d'Aosta 12.500. Scuola elementare « C. Buoncompagnl » classe III C - Torino 12.000; Carla Ferraris 10.000; Isabella Pistone • Acqui Terme 10 mila; Mimmo e Caterina - Alassio 10.000; Un pensionato, Umberto Corradin - Nus (Aosta) 10.000; Due pensionati di Plancerl Alto 10.000; Lioia e Guido 10.000; Fraternamente, Velia e Berta Fanfani - Firenze 10.000; Una pensionata di Plancerl Alto 10.000; Giovanni e Itala, pensionati 10.000; In memoria di Lodovico Gagliardino 10.000; Una pensionata 10 mila; Alla memorie, di Papa Giovanni XXIII, R. M. 10.000; Franco e Rosanna 10.000; Kann, André - Parigi 10.000; Curcetti 10.000; Lina e Dina 10.000; Fernando in ricordo di Elda 10.000; In memoria di Ercole Imperadore 10.000. Convertino Stefania, classe IV 10.000; N. N. 10.000; La nonna di Fabrizio 10.000; Un pensionato 10.000; N. N. 10.000; Fabrizio 10.000; N. N. 10.000; Adriana 8 mila; Quattro bimbi della scuola materna di via Saffi 8000; Alcuni ragazzi della classe IIH scuola media «Piero Gobetti» - Fornaci di Beinasco 6000; Musso Cesarina - Borgo S. Dalmazzo (Cn) 5000; Con tanti auguri, V. N. 5000; In ricordo della cara Elena 5000; Lucia Dutto 5000; Famiglia Mldia 5000. Allievi c insegnanti scuola media di Buttlgliera Alta, Ferriera c Rosta 137.600; I titolari dell'impresa F.lli Benedino di Ivrea 120.000; I dipendenti dell'impresa F.lli Benedino di Ivrea 120.000; Teresa e Emma a ricordo della cugina Matilde 100.000; Marina e Franco Barone 100.000; Geom. Mario Vittonato - Chivasso, Monterò Andrea - Settimo Torinese 75.000; Boccioflla «Verbena» 70.000; Classe IIIB (25.600), IIID (7500), IVA (6000), IV B (10.900), VD (13.000) scuola Gino Capponi succursale v. Lanzo 144 - Torino 63.000; Brugnoli Luigina ingrosso calze 50.000; Obbermito Luigi, ditta Ca-Baby 50.000; Wilma Grazioli 50.000; R. M. 50.000; N. N. 50.000. Totale generale lire 2 miliardi 68.417.415.