Il successo del "paniere,, contro i rincari selvaggi

Il successo del "paniere,, contro i rincari selvaggi Battaglia per cercare di contenere i prezzi Il successo del "paniere,, contro i rincari selvaggi L'iniziativa della grande distribuzione a Torino e Milano sta stimolando il gioco della competitività - In giugno il "paniere" sarà più ricco Il «paniere a prezzi fermi», promosso dall'Associazione italiana della grande distribuzione in accordo con il ministero dell'Industria e del Commercio, ha superato la prova di maggio. Il successo delle vendite registrato da tutti i supermercati associati sull'intero territorio nazionale ha convinto i responsabili dell'Aigid a rinnovare l'iniziativa per un mese. Scatterà fra poco la seconda fase dell'operazione: al «paniere di maggio» si sostituirà il «paniere di giugno», arricchito nella scelta dei prodotti e con prezzi ancora concordati e stabili. In tempi in cui il caro-vita aggredisce ogni giorno i bilanci delle famìglie e l'inflazione corrode il potere d'acquisto della nostra moneta, il risparmio è una dolorosa necessità più che una saggia virtù. La prova è nell'indagine fatta dalla società Standa nei suoi 190 supermercati e 70 superettes sull'andamento delle vendite del «paniere di maggio»: ovunque il consumatore ha preferito la convenienza sulla base di un attento confronto dei prezzi e della qualità. A Torino e Milano, dove i rincari «selvaggi» della pasta hanno destato forse più timori che altrove, le vendite di pasta alimentare secca, farina e riso hanno registrato un in. cremento del 50 per cento rispetto alla media dei consumi mensili; 20 per cento in più nelle vendite di margarina vegetale; 10 per cento in più per il burro. Se l'acquisto di olio d'oliva non si è scostato di molto dalle medie mensili, per l'olio di semi vari si è fatto il salto del raddoppio: 100 per 100 in più. Sono aumentate anche le vendite di dadi per brodo (più'70 per cento), di pesce surgelato (più 20 per cento), di pomodori pelati, vino (le punte più elevate sono state nel Piemonte e nel Veneto) e acqua minerale (richiesta soprattutto nel Sud). E' evidente che il consumatore si è dichiarato — almeno in parte — soddisfatto dell'iniziativa. Perciò le aziende associate della grande distribuzione rinnovano per il mese di giugno «l'impegno a non operare rincari sui prodotti del paniere», assicurano anzi «to diminuzione di qualche prezzo ove ciò sia reso possibile dalle scorte e dalle necessità di approvvigionamento ». Avremo «prezzi fermi» ancora per un mese. Una speranza per i nostri portafogli esangui. Il «paniere di giugno» presenta due novità: trenta prodotti (cinque in più rispetto a maggio) e alcuni ribassi di prezzo. Contiene: farina 00 220 lire il chilo; pasta di semola di grano duro 360 lire il chilo; riso originario 330 lire 950 gr; burro 2440 lire il chilo; margarina vegetale 155 lire 200 gr; olio d'oliva 1490 lire il litro (nel «paniere» precedente il prezzo era 1550); olio di semi vari 495 lire il litro (nel «paniere di maggio» costava 550); dadi per brodo 125 lire 66 gr; pomodori pelati 95 lire 400 gr; pomodori pelati 190 lire 800 gr (anziché 195 lire della precedente offerta); gallina pronta da cuocere 1540 lire il chilo; pollo pronto da cuocere 1690 lire il chilo; filetti di merluzzo surgelati 2200 lire il chilo; nasello surgelato senza testa 1290 lire il chilo; «Bolognetta» intera 1180 lire il chilo; sardine spagnole all'olio di semi 210 lire 125 gr; maionese 1450 lire il chilo; giardiniera all'aceto 500 lire il chilo; piselli medi al naturale 140 lire 400 gr (nel «paniere di maggio» costavano 150) e 260 lire 800 gr; fagioli borlotti 145 lire 400 gr; fagioli cannellini 145 lire 400 gr; formaggio dolce da tavola 2240 lire il chilo; formaggio Taleggio 1980 lire il chilo; yo. gurt intero o magro 95 lire 125 gr; vino 195 lire il litro; acqua minerale 55 lire la bottiglia (90-92 ci); confettura o marmellata 800 lire il chilo; biscotti 795 lire il chilo; fustino di detersivo per lavatrice 2890 lire 4,5 chilogrammi. «Lo sforzo compiuto dalle aziende — afferma un comunicato dell'Aigid — è notevole se si considera che l'operazione è stata avviata e perdura in un periodo in cui la crescente pressione dei prezzi all'origine mette a dura prova il potere di contrattazione e le possibilità di approvvigionamenti costanti. Nel "paniere" si trovano prodotti a prezzo invariato, per alcuni addirittura inferiore, rispetto alle quotazioni di mercato dello scorso anno, mese di maggio: ad esempio, pasta di semola di grano duro, pomodori pelati, margarina, olio d'oliva, olio di semi vari, dadi per brodo. Per altri invece l'aumento medio del prezzo in un anno è stato del 10 per cento, in particolare per riso, farina, salumi e formaggi, a causa dei forti rincari subiti dalle merci all'origine». Le aziende interessate all'iniziativa della grande distribuzione hanno in Piemonte circa quaranta punti di vendita. Il «paniere di giugno» si troverà a Torino presso i magazzini della Rinascente (via Lagrange); della Upim (corso Telesio e piazza Sabotino); della Standa (via Roma, piaz¬ zMb za Carducci, corso Regina Margherita, via Nizza, corso V. Emanuele, piazza S. Rita, via Borgaro, via Tunisi, corso De Gasperi, corso Giulio Cesare); del Pam (corso Orbassano, corso Bramante, corso Traiano, via Porpora, via S. Paolo, corso Svizzera, via Salbertrand, corso Cosenza); presso i supermercati Standa di Moncalieri, Rivoli, Settimo, Nichelino, Casale Monferrato, Alba, Biella, Ivrea, Alessandria; presso i supermercati Upim di Asti, Pinerolo, Biella e Vercelli; presso la Sma e Società Generale Supermercati GS di Novara. Anche se questa operazione «paniere» non è riuscita (e forse non riuscirà) a frenare la corsa al rialzo del costo della vita, uno scopo però è stato raggiunto: stimolare la competitività delle aziende e spronare il gioco della libera concorrenza di mercato. Un esempio: da due giorni anche la Coop-Piemonte (27 punti di vendita in tutta la regione e quattro a Torino) ha un «paniere» di prodotti di largo consumo con sconti tra il 10 e il 20 per cento rispetto ai prezzi correnti (pasta di semola 345 lire il chilo; olio di semi di soia 540 lire il litro; riso 325 lire il chilo; ecc.). Un'iniziativa che durerà 45 giorni. Potrebbe essere l'inizio di una gara al ribasso tra le grandi catene di negozi e supermercati associati. Si risolverebbe senza dubbio in un vantaggio per il consumatore. Simonetta Conti

Persone citate: Carducci, Simonetta Conti