250 case dalla Norvegia di Marco Marello

250 case dalla Norvegia 250 case dalla Norvegia (Dal nostro inviato speciale) Udine, 29 maggio. Le tendopoli in Friuli saranno smantellate. Si comincerà subito, forse già a metà della prossima settimana. Dapprima nei paesi di montagna, poi via via, scendendo a valle, fino a eliminare le duecento « città di tela » che hanno accolto i senza tetto. Solo con la scomparsa delle tende potrà considerarsi chiusa quella fase di emergenza scattata nella notte del 6 maggio quando 55 secondi di morte hanno colpito nel cuore una delle più belle regioni d'Italia. Questa importante decisione l'ha annunciata a «La Stampa » il commissario straordinario del governo on. Zamberletti, che fin dalle prime ore dopo il sismo si è installato nella prefettura di Udine per dirigere la complessa operazione dei soccorsa « L'esperienza di queste tre settimane, resa ancora più drammatica dal susseguirsi di temporali e addirittura di nevicate — ha detto Zamberletti — ha convinto tutti che è Inutile insistere su questa strada. Molti, soprattutto anziani e bambini, si sono ammalati; ma ciò che più ci preoccupa è l'abbattimento morale e lo sconforto che la vita disagiata provocano tra questa gente forte che ha reagito con coraggio incredibile nei giorni più duri ma che adesso minaccia di cedere se non si trovano soluzioni adeguate ». La prima tendopoli a essere evacuata sarà quella di Trasaghis, un centro colpito due volte, prima dal terremoto, poi dagli smottamenti dal monte Brancot. Gli abitanti di Tresaghis saranno ospitati in 250 case prefabbricate offerte al Friuli dal governo norvegese. Ognuno di questi mini-alloggi potrà ospitare dalle 4 alle 6 persone. Gli interessati hanno appreso nel pomeriggio la notizia e l'hanno accolta con soddisfazione. In questo modo si è ribadito che ogni decisione, prima di essere adottata, necessita del « placet » degli interessati. Oltre ai mille posti letto assicurati dalla Norvegia, il commissario governativo e la regione Friuli Venezia Giulia hanno a loro disposizione per evacuare altre tendopoli un migliaio di case prefabbricate, particolarmente adatte alla montagna. Sono quelle offerte dalle provinole di Trento e Bolzano, dalla regione Lazio e da altri enti privati e pubblici. Sempre con lo scopo di smantellare le tendopoli nel più breve tempo possibile, Zamberletti ha firmato oggi un'ordinanza in base alla quale i sindaci dei 119 comuni colpiti dal terremoto possono dichiarare l'agibilità degli edifici avvalendosi della sola perizia di liberi professionisti. Un altro dispositivo di legge straordinario consentirà agli stessi sindaci di requsire, soprattutto nelle zone pre-montane, le case di villeggia¬ tura e gli alberghi risparmiati dalla scossa tellurica. « Solo offrendo un tetto sicuro a ogni nucleo lamlliare — ha ribadito Zamberletti — riusciremo a raitorzare le capacità lavorative e di ripresa e eviteremo una fuga in massa Il commissario di governo ha poi smentito le notizie riportate da un quotidiano secondo cui le tendopoli, a motivo di orari imposti dalle gerarchie militari, tenderebbero a trasformarsi in 'campi di concentramento'. •/ soldati — ha precisato Zamberletti — agiscono alle dipendenze delle autorità locali e sono circondati dalla simpatia delle popolazioni, che in varie circostanze hanno chiesto loro di prolungare la permanenza e di evitare sostituzioni. Molti militari, addirittura, hanno accettato di essere comandati da civili. Un gruppo di soldati tedeschi, ad esempio, è alle dipendenze di un ingegnere dei vigili del fuoco ». Per evitare fratture e doppioni tra i provvedimenti decisi in prefettura e quelli adottati dalla Regione Friuli-Venezia Giulia, che con una apposita legge si è assunta l'onere della ricostruzione, l'on. Zamberletti si incontrerà lunedì con il presidente della giunta regionale CorneiIi e si formerà un comitato misto. Marco Marello Lunghe giornate di disagio nelle tende per i centomila senzatetto del Friuli

Persone citate: Zamberletti