Mennea sta male o no? di Mario Bianchini

Mennea sta male o no? Inquietante interrogativo per l'atletica azzurra Mennea sta male o no? Sconfitto nei 100, ieri ha vinto i 200 in 20"7: oggi verrà sottoposto ad esami medici - Tre eccellenti primati italiani nel disco: 64,48 per De Vincentiis, poi 64,96 e 65,10 per Simeon Roma, 27 maggio. La giornata festiva, nonostante l'incombente minaccia di pioggia, ha favorito l'afflusso di un grande pubblico allo Stadio Olimpico, dove si è disputata la giornata conclusiva del campionati per società di atletica. E' una folla spinta dall'amore per lo spettacolo, ma soprattutto dalla curiosità di rivedere Fiasconaro impegnato negli 800, Frugugliettl nel lancio del disco, Pietro Mennea nella distanza favorita dei 200 ed altri personaggi di spicco. Il velocista di Barletta avrebbe dovuto affacciarsi ai campionati per un impegno di ordinaria amministrazione. Invece si è visto proiettato al centro dell'interesse e delle critiche per la clamorosa sconfitta subita nei 100 piani. L'attesa maggiore, mista ad una certa preoccupazione, è quindi tutta per l'uomo di punta dell'atletica azzurra. Negli ambienti della Fidai si è ostentato, durante la giornata di oggi, un deciso ottimismo, non condiviso però dal clan di Mennea. Sentiamo, intanto, cosa ne pensano il presidente della Fidai, Primo Neblolo, ed uno degli esponenti dello staff tecnico azzurro, Enzo Rossi, sulla • battuta a vuoto » di Pieretto, vista da diverse angolazioni. Neblolo ci tiene a sottolineare che parla in veste di tifoso: « Non ne farei un dramma — inizia con il solito tono sereno —, a me è sembrato che in una serata fred- da e umida, impegnato per la prima volta sui 100, Mennea sia partito cautamente per evitare guai muscolari e diclamo anche perché era sicuro di vincere. Purtroppo per lui, si è imbattuto in un Caravan! In gran vena. Quando Mennea si è accorto del pericolo e ha tentato di raddrizzare la corsa, era ormai troppo tardi. Uno scattista di valore mondiale come Pietro ha preso forse la gara sotto gamba, mentre Caravani era caricato al massimo. Tuttavia, vorrei far rilevare anche i meriti del velocista che ha sconfitto Mennea ». Con Enzo Rossi si torna brevemente a parlare della sconfitta di Mennea e delle implicazioni di carattere psicologico che potrebbe riservare la battuta d'arresto. « Si è trattato di un semplice episodio che non avrà conseguenze sul piano morale. Con ! 200, Mennea dimenticherà la sconfitta subita ieri. Piero si sta preparando con scrupolo, ma soprattutto con tranquillità, per i Giochi Olimpici. E' stata solo una noiosa parentesi anche se, a caldo, ci è rimasto male ». La fiducia mostrata però da Nebiolo e da Rossi non trova riscontro presso Vittori, l'uomo che ha seguito e segue passo a passo la preparazione di Mennea. Vittori è scuro In volto, e si limita a scuotere la testa lasciando capire che nel • meccanismo » del suo atleta c'è qualcosa che non va. Insomma fino a qualche tempo fa Pieretto si è allenato come niente fosse, rispettando appieno I programmi. Ma negli ultimi giorni è sopraggiunto qualcosa, non ancora Individuato, che gli impedisce di rendere come dovrebbe. Qualcuno dice che è stato lo sforzo di Formia sui 300 quando si impegnò in una fantastica rincorsa dì Newhouse sin dai primi metri terminando poi In gran difficoltà, ad aver fatto « saltare » qualcosa nel meccanismo di Mennea. Una diagnosi che non trova, così come quella dì una nuova forma di sciatalgia che affliggerebbe l'azzurro, però fondate conferme. Vittori teme ci sia qualcosa d'altro, non meglio definito. E comunque per saperne di più Mennea verrà sottoposto domani mattina ad approfonditi esami presso il centro di medicina sportiva di Roma. Il responso di questi esami dovrebbe chiarire qualcosa: può darsi — c'è da augurarselo — che più che tutto il momento attuale di Mennea sia dovuto al molto lavoro invernale ancora da smaltire e ad una bronchite che lo ho bloccato per qualche giorno dopo il meeting di Formia, costringendolo a saltare parecchi allenamenti. Altrimenti l'atletica azzurra rlschlerebbe di perdere il suo « numero uno » proprio alla vigilia dell'Olimpiade. Le gare sono entrale nel vivo con la riapparizione di Marcello Fiasconaro impegnato negli 800 metri. La prova dell'oriundo è stata nel complesso incoraggiante. Marcello è scattato quasi subito In lesta con azione sciolta e potente, che ha riportato alla mente a tratti i suoi tempi migliori. Gli ha resistito praticamente soltanto Gabriele Ferrerò, che si è posto sulla sua scia. Fiasconaro ha continuato a condurre con autorità fino ai 600 metri; poi sulla curva che immette sul rettilineo di arrivo, ha confermato le notizie che parlavano d'una preparazione ancora sommaria: ha cominciato a rallentare, ma senza scomporsi, consentendo al giovane Ferrerò di sferrare lo sprint vittorioso e di centrare il tempo di t'48"6. Fiasconaro ha fatto registrare il tempo non certo eccezionale di 1"49"1, che comunque rispecchia abbastanza le aspettative. Poi, gli attesissimi 200. Mennea, pur senza impressionare eccessivamente vince. Ottiene un I ! | I 20"7 che fa sperare che tutto quello che sì è detto, In fondo, possa venir ridimensionato. Alle sue spalle Caravan! conquista il secondo posto in 21"3. Intanto si sviluppa una favolosa gara di lancio del disco, In cui il primato Italiano viene frantumato tre volte. Frugugliettl, l'emigrato tornato per conquistarsi il posto all'Olimpiade, funge solo da spettatore, ma indubbiamente la sua presenza stimola I due protagonisti di casa nostra, Simeon e De Vincentiis. Prima è l'ascolano I a lanciare a 64,48 (primato prece! dente già suo 63,90), ma Simeon | negli ultimi due lanci prima fa 64,96 quindi 65,10. Un finale da I favola. Mario Bianchini

Luoghi citati: Barletta, Formia, Roma