Juventus per pochi

Juventus per pochi Juventus per pochi Ad Alessandria (2-0) un Trapattoni sgusciante ed abbottonato coi cronisti (Dal nostro Inviato speciale) Alessandria, 27 maggio. Queste amichevoli in provincia, a fine stagione, non fanno proprio cassetta. Al Moccagatta, per vedere all'opera i «resti» della Juventus, si scomodano In pochi: 3700 spettatori in tutto, con larghi vuoti sugli spalti, con un incasso magro (6 milioni 700 mila lire). E' annunciata la presenza di Trapattoni, ma il nuovo trainer della Juventus è come la «primula rossa». Si nasconde abilmente durante la partita (i cronisti lo cercano attentamente in ogni settore dello stadio, ma invano), vorrebbe rimanere in incognito. I responsabili della Juve non sanno nulla in proposito. Facce stupite rispondono con il solito -Non so-, il discorso viene troncato con una frase molto indicativa: -Può darsi che si faccia vedere, chissà?-. Finalmente il tecnico compare, elegantissimo, negli spogliatoi, dieci minuti dopo II termine della partita. Ha la bocca cucita. Il passo frettoloso. Dopo un'insistente richiesta di un giudizio sul provino dei bianconeri, rilascia poche frasi. •Non volevo nemmeno venire — dice Trapattoni —, ho accettato un invito dell'amico Parola. Non mi trovavate? Ero accanto a voi, in tribuna centrale-. Sorride, per essere riuscito a dribblare per novanta minuti domande imbarazzanti. •Preferisco comunque — spiega — evitare qualsiasi tipo di commento. Cercate di capire la mia situazione. L'allenatore, al momento, è ancora Parola. Sta lavo¬ rando, non mi sembra corretto rilasciare dichiarazioni-. — Si è almeno divertito oggi? •Si. Questi sono incontri, nei quali si gioca In scioltezza; il risultato, in certe amichevoli, ha poca importanza. — A quando il prossimo appuntamento? •Il 2 giugno, a Verbania, ma anche in quell'occasione non potrò essere esauriente. Questi match, quali Indicazioni possono fornire? Ogni giudizio sarebbe superfluo-. Il Trapattoni dialettico, si vedrà dunque in azione nelle amichevoli all'estero che chiuderanno la stagione bianconera. La partita odierna era invece un invito agli sbadigli, fra due squadre deluse. Un'Alessandria rimaneggiata (sta per concludere l'assai mediocre campionato di serie C) si è adeguata al piccolo trotto dei bianconeri. Il pubblico dunque si è divertito di più ad osservare I paracadutisti che scendevano sul vicino campo d'aviazione, che non le azioni rallentate del protagonisti. Ha vinto la Juve (2 a 0), con gli unici cenni di cronaca. Al 40', I bianconeri vanno In vantaggio con Furino (il centrocampista s'infortuna alla caviglia destra durante l'incontro) che sfrutta una punizione di Damiani. Nella ripresa la musica non cambia; ci sono molte sostituzioni, il giovane Marocchino raddoppia all'83', su lancio di Altafini. I bianconeri lasciano lo stadio tra un nutrito coro d'insulti di un gruppo di giovani. Quelli forse che, durante l'incontro, si erano sfogati ad urlare «Pietro, Pietro». Ferruccio Cavallero Alessandria: Zanier (Favot); Cazzola (Maggionl), Di Brino; Reja (Sacchi), Colombo, Alberti; Pileggi, Giani (Di Benedetto), Marullo, Pillon, Frigerio (Galassi). Juventus: Alessandrelli; Cuccureddu (Marocchino), Gentile; Furino, Morlni, Spinosi; Damiani, Savoldi II, Gori (Tosetti), Scirea, Altafini. Arbitro: Casella. Reti: Furino al 40', Marocchino all'83'.

Luoghi citati: Alessandria, Verbania