A New York Inghilterra in maschera di Bruno Bernardi

A New York Inghilterra in maschera Alle ore 1 di stanotte V Italia gioca al Yankee Stadium A New York Inghilterra in maschera L'allenatore dei "bianchi", Don Revie, sembra deciso a schierare una squadra priva di quattro titolari per non mostrare le sue carte - Bearzot commenta: "Un comportamento poco serio" - Per la squadra azzurra si tratterà invece di una esperienza definitiva - Possibile una staffetta tra Roggi e Maldera - Lieve malessere notturno per Capello, Pecci in preallarme (Dal nostro inviato speciale) New York. 27 maggio. Domani notte, allo Yankee Stadium, Italia e Inghilterra si « stuelleranno » In attesa di un « rendez-vous > molto più importante, che si disputerà a Roma, Il 17 novembre prossimo, nel quadro del girone di qualificazione ai mondiali. Don Revie tira a fare il furbo e dice di non voler scoprire le carte. Stando ad informazioni ufficiose, pare che il et. inglese sia intenzionato a schierare una squadra « mascherata », priva di grossi calibri come Kevin Keegan — il calciatore inglese dell'anno, che ha trascinato II Liverpool alla conquista del titolo nazionale e della Coppa Uefa e che sta gradualmente sostituendo il grande Bobby Charlton e lo stravagante, bizzarro George Best, nel cuore del tifosi britannici —, il centravanti Pearson, il « regista » Francis e il portiere Clemcnce. Sostituti di questi quattro titolari sarebbero Hill, Taylor, Kennedy e Rlmmer. Un'altra novità, rispetto allo schieramento che è stato battuto a Los Angeles dal Brasile, riguarderebbe la difesa, dove Neal subentrerebbe a Todd. Non si capisce bene in base a quale ragionamento Don Revie abbia deciso di rivoluzionare la squadra. Il tecnico parla di Infortuni (ma il solo Pearson sembra non essere in grado di scendere in campo): forse vuole innestare elementi freschi per evitare una seconda sconfitta che non sarebbe gradita all'opinione pubblica inglese, forse vuole impedire agli azzurri di conoscere a fondo la squadra bianca. Don Revie ha ereditato da Alf Ramsey — dopo il breve interregno di Mercer — la panchina che scotta, ma anche lui è inciampato clamorosamente negli • europei >: un brutto tonfo. Se dovesse anche mancare l'ammissione alla Coppa del Mondo '78, il suo fallimento sarebbe totale. L'Italia, dunque, sta diventando un autentico incubo per Don Revie che ha sguinzagliato i suoi 007 al seguito degli azzurri, filmando ogni partita. Un piano meticoloso perché in Inghilterra bruciano ancora le due sconfitte incassate nell'amichevole di Torino e di Londra di tre anni fa. L'unico superstite di quelle due formazioni, è Mick Channon, che milita nel Southampton (Seconda Divisione). Channon appartiene alla vecchia guardia, ma ha soltanto 26 anni ed è un punto fìsso della Rappresentativa inglese. Fra gli azzurri sono sei i superstiti: Zoff, Facchetti, Bellugi, Benetti, Causio e Capello che furono fra gli artefici del trionfo di Wembley, mentre Pulici partecipò alla gara di Torino. Il nostro rinnovamento, malgrado la dispersiva serie di esperimenti effettuata da Bernardini, è stato largamente inferiore a quello dell'Inghilterra. L'incontro di domani potrebbe fornire parametri sulla consistenza delle due rappresentative, anche se Don Revie non farà scendere in campo la « vera » Inghilterra. » // comportamento di Revie non è una cosa seria — dice Bearzot —. E' diffìcile " mascherare " uomini di grossa levatura internazionale. E' assurdo tenere fuor! Keegan per non farlo conoscere a Rocca. In questo caso è valido anche i Iragionamento contrarlo, sarà Keegan a non conoscere Rocca. Comunque per noi è un'esperienza definitiva, gli azzurri hanno l'ordine di esprimersi sia in fase difensiva che offensiva. Se tutto ciò non dovesse accadere, non considererei valida la loro prestazione. Rapinare il risultato, sfruttando un errore degli avversari, non servirebbe. Conta invece dimostrare che la strada intrapresa è quella giusta: gli attaccanti, ad esempio, dovranno marcare I difensori inglesi quando avanzeranno. Tutti dispongono di carattere, personalità ed eclettismo per attuare queste disposizioni. Anche sul piano atletico debbono lottare ad armi pari. I problemi ambientali per il fuso orario li hanno pure gl'inglesi ed il campo è irregolare per entrambe le squadre ». Stanotte Capello ha accusato un lieve malessere generale, ma Bearzot è convinto di poter utilizzare il regista juventino anche se tiene in preallarme Pecci. Capello, dal canto suo, assicura che sarà disponibile, salvo colpi di scena dell'ultima ora. « GII inglesi, — osserva Capello — sono sempre temibili soprattutto per il loro agonismo. Speriamo di riuscire a confermare quanto di buono si è intravisto con Portogallo e Usa. Ogni partita fa storia a sé, ma un risultato positivo aumenterebbe la fiducia nel nostri mezzi ». Se Capello è diventato la ■ bestia nera » per gli inglesi (segnò sia a Torino, sia a Wembley), Zoff è considerato dai • bianchi » un portiere insuperabile per essere riuscito a conservare inviolata la propria rete in entrambe le partite e soprattutto in quella di Londra, • L'Inghilterra, quella sera, non fu fortunata — sottolinea Zoff —. La partita di domani è a metà strada Ira quella di Torino e quella di Londra. Gli Inglesi si esaltano solo nel loro ambiente. Non dispongono, però di grandi attaccanti, ma è un problema generale, salvo rare eccezioni: Germania Ovest e Olanda II hanno e sono le più forti. Sulla nuova Inghilterra ne sapremo di più domani, anche in base alla formazione che Don Revie metterà in campo ». — La difesa azzurra ha maglie più larghe di quanto accade soli¬ tamente in campionato: lei gioca più tranquillo In Nazionale? » Won facciamo paragoni fra la Nazionale e la Juventus — ribatte Zoff — E' chiaro tuttavia che in azzurro io gioco come se fossi In un club. Finora questa squadra non si è mai fatta schiacciare come era accaduto a Wembley, tre anni fa ». Di fronte a Zoff, dunque, non ci saranno barricate, ma l'Italia cercherà di far gioco. Roggi, che subentra a lardelli, inseguirà Channon, un attaccante che par¬ te da lontano, ma gli verrà chiesto di sganciarsi, al momento opportuno, per non rompere l'equilibrio tattico della formazione. Bellugi, che era destinato a controllare Pearson, dovrà vedersela probabilmente con Channon e Roggi con Taylor, mentre gli accoppiamenti a centrocampo, saranno i seguenti: Benetti-Brooking. Capei lo-Cherry, AntognoniKennedy e Rocca-Hill. L'unica possibile « staffetta » è quella tra Roggi e Maldera. Sono possibili quattro sostituzioni, per cui non è escluso che vengano effettuati altri cambi e che I vari Claudio Sala, Zaccarelll e Bettega possano avere la possibilità di disputare uno spezzone di partita. Causio si augura di rimanere in campo per tutti i novanta minuti. Il > barone » spiega che l'Inghilterra è una squadra da scoprire e che tanto la partita di domani, quanto quella di lunedì a New Haven, con il Brasile, serviranno per fare esperienza: • Ben diversa sarà l'atmosfera dell'incontro con l'Inghilterra in programma in autunno ». Anche Antognoni cercherà di offrire un rendimento all'altezza dei suoi mezzi per dimostrare di meritare il posto di titolare. Antognoni si rende conto di non essere più • intoccabile » e che ogni gara, per lui, è un esame. » In fondo non è spiacevole questa insicurezza del posto — dice — anzi, può essere stimolante. D'altra parte è logico che nel mio ruolo ci sia concorrenza perché Claudio Sala e Zaccarelll sono elementi di valore; inoltre il centrocampo è sempre stato materia di discussione perché è un reparto determinante per il buono o II cattivo andamento delle partite, lo farò di tutto per ricambiare la fiducia del tecnici ». Anche Bernardini appare sorpreso delle decisioni di Revie sulla formazione dell'Inghilterra: • Mi sembra un comportamento strano — dice — comunque per noi è una gara importantissima. Meglio che Keegan non giochi ». Bernardini, tornando a riparlare del suo ruolo nello staff tecnico della Nazionale, ribadisce che il potere decisionale è suddiviso a metà fra lui e Bearzot. Bruno Bernardi New York. Fulvio Bernardini e Don Revie a colloquio alla vigilia della gara (Telefoto)