Cambiato volto a due famose curve del "circuito-budello,, di Montecarlo di Gian Dell'erba

Cambiato volto a due famose curve del "circuito-budello,, di Montecarlo Cambiato volto a due famose curve del "circuito-budello,, di Montecarlo Sono quelle di Santa Devota e della Rascasse - Perché la pista adesso è considerata sicura (Nostro servìzio particolare) Monaco, 26 maggio. Montecarlo, il « circuito-salotto » per eccellenza. Il suo Grand Prlx è polo d'attrazione per gli sportivi e per i più bel nomi del • Jet set » che ogni anno si danno appuntamento nel Principato per assistere, tra un cocktail all'Hotel de Paris e un ballo al Jlmmy's di Regine, alla pittoresca kermesse che per quattro giorni anima la cittadina della Costa Azzurra Impegnando i bolidi di Formula 1 sul saliscendi del suo tracciato. Fu Antony Noghès che, nel 1928, ebbe l'idea di trasformare il placido principato in un rombante carosello di macchine. Noghès, allora presidente dell'Automobile Club, Intuì che con una corsa automobilistica in città il turismo avrebbe subito un rilancio portentoso con il nome di Montecarlo su tutti i giornali. Così, vinte anche le ultime reticenze del negozianti, danneggiati da una chiusura obbligata per motivi di sicurezza — un tributo da pagare per II bene della comunità —, Il progetto di Noghès venne approvato e II primo > Grand Prlx de Monaco » venne disputato II 14 aprile 1929. Il percorso, da allora fino al 1972, è rimasto praticamente Invariato: partenza dal boulevard Albert I, curva a destra della S.te-Dévote, protettrice del Principato, salita del Beau Rlvage (In realtà Avenue d'Ostende), una stretta sinistra-destra tra Il Casinò e l'Hotel de Paris, discesa vertiginosa fino alla curva della vecchia stazione (oggi c'è un grande albergo americano), un tornante poi altra curva secca a destra sotto l'Hotel Mlrabeau, uscita sul lungomare sotto il tunnel • Tire au plgeon », lasciato il quale si giunge alla • chicane » sul molo, da questa alla curva del • Tabaccalo » poi a quelle della Piscina e di qui verso la • Rascasse » per concludere Il giro sul boulevard. La sicurezza per II pubblico ed i piloti — il circuito incastonato com'è tra case e marciapiedi non consente margine all'errore — è sempre stata causa di preoccupazione, anche se il G. P. di Monaco durante la sua lunga vita, ha mietuto — facciamo gli scongiuri — due sole vittime, entrambe piloti: Fagioli nel 1952 e Bandlni nel 1967. Nel 1972 i responsabili della corsa apportarono alcune modifiche. Altre sono state approntate quest'anno: alla Rascasse e alla S.te-Dévote con variazioni del tracciato e, per II pubblico, con la soppressione delle tribune situate sulla sinistra del boulevard Albert I (eccezion fatta per la tribunetta d'onore posta sulla linea di partenza e riservata al principe Ranieri ed ai suoi familiari) e sullo stesso lato dell'avenue d'Ostende. • Dopo l'incìdente occorso a Bandlni — dice morsieur George Bertellotti, segretario generale del Grand Prlx e responsabile delle informazioni e relazioni esterne — / piloti incominciarono a contestare I circuiti "cittadini". Solo Jackle Stewart espresse parere favorevole a Montecarlo, a patto che alcuni punti fossero modificati. Nel '72, con il suo consenso e quello di Fittipaldi e di Graham Hill sì studiarono I cambiamenti necessari ». • Le spese — continua Bertellotti — furono rilevanti: 700 milioni di vecchi franchi, già nel '72, furono una grossa cifra. C'era il problema dei box per I quali bisognava trovare una nuova sistemazione. Così venne costruita la strada che fiancheggia la piscina e quello che era il tracciato di gara parallelo al boulevard Albert I, divenne spazio per I box. Sempre su richiesta dei piloti si operarono altre migliorie: al fini della sicurezza, I guard-ralls vennero triplicati in altezza In certe zone e, nelle curve, specie in quella del Mirabeau, resi più morbidi per un maggior assorbimento all'urto, l'uscita al "Tire au plgeon" allargata di 5 metri, la "chicane" rallentata ». « Così il circuito di Montecarlo, che era stato tanto contestato, è diventato il più sicuro secondo il giudìzio unanime dei piloti della Csl. Prova ne è che nell'ottobre scorso abbiamo avuto la soddisfazione di ricevere a Parigi, durante la premiazione del campione mondiale, Il Premio Sicurezza e Organizzazione dato dall'Associazione Formula 1. E' il risultato positivo di cinque anni dì lavori In stretta collaborazione con I piloti. Long Beach, mettendo a frutto I nostri insegnamenti, è riuscita ad ottenere, in un solo anno, una prova di campionato mondiale ». « Quest'anno — conclude Bertellottl — abbiamo operato variazioni alle curve di S.te-Dévote e della Rascasse. La traiettoria diretta della prima è ora rallentata da una curva più stretta "dilatata" verso l'esterno, alla quale si aggiunge una uscita di disimpegno, modifica già richiesta l'anno scorso da Beltoise che all'epoca era delegato del Comitato Piloti, ma che non aveva potuto essere effettuata per lavori in corso sull'Intera piazza. Alla Rascasse la curva d'uscita del Gasometro risulta ora ritardata ed Ingrandita in modo da determinare in anticipo, sul vecchio tracciato, la linea di decelerazione per l'entrata ai box. Le tribune eliminate sono rimpiazzate da una grande tribuna subito dopo la curva "del Tabaccalo" e da altre trìbunette situate in zone più sicure del percorso ». Gian Dell'Erba PERCORSO 1975 Il percorso vecchio e quello nuovo del Gran Premio

Persone citate: Beltoise, Bertellotti, Fittipaldi, George Bertellotti, Graham Hill

Luoghi citati: Monaco, Montecarlo, Parigi