Banche ricche, ma caute

Banche ricche, ma caute LA VITA DELLE SOCIETÀ Banche ricche, ma caute La scorsa settimana abbiamo esaminato l'attività svolta da alcuni istituti di credito nello scorso esercizio; vediamo ora quali sono 1 risultati economici che tale attività ha permesso di conseguire. Nella nostra nuova tabella riportiamo, per ogni istituto, il dato che meglio esprime e riassume questi risultati, vale a dire l'utile netto. Limitarci però all'indicazione dell'utile equivarrebbe a dare un quadro Incompleto dell'andamento economico delle varie gestioni poiché, se è vero che esso rappresenta il saldo fra l'ammontare dei proventi e quello delle spese o perdite, non bisogna dimenticare che fra le spese figurano anche voci che non possono essere considerate alla stregua di pure e semplici « uscite »: ci riferiamo a tutta quella serie di accantonamenti effettuati a fronte di presunte, possibili perdite che potranno anche effettivamente verificarsi, ma che, all'atto degli stanziamenti, non erano ancora reali. Si tratta cioè di stanziamenti prudenziali che han potuto essere effettuati grazie al buoni margini attivi delle gestioni e non è da escludere che essi possano rivelarsi vere e proprie riserve, ossia risorse effettivamente acquisite ad incremento del patrimonio sociale qualora le temute evenienze negative non dovessero presentarsi, o almeno non nella misura In cui gli stanziamenti sono stati effettuati, anche se non ci si può nascondere che la grave crisi economica in atto nel Paese ha fortemente accresciuto 1 rischi della gestione creditizia. Ecco perché non si poteva prescindere da tali accantonamenti per dare un quadro più completo e attendibile dell'andamento economico delle gestioni. Le cifre da noi indicate sono state ottenute sommando tutti quegli accantonamenti che potevano corrispondere alle caratteristiche su accennate (gli stanziamenti più rilevanti riguardano comunque il fondo rischi su crediti), nonché quanto accantonato al fondo ammortamento immobili e impianti. Quest'ultimo fondo non riveste certamente l'importanza che esso assume per le aziende ad attività Industriale e il suo importo, di conseguenza, non è mai molto elevato. Diamo ora un'occhiata alle cifre esposte nelle due colonne (per permettere un raffronto, abbiamo inserito anche 1 corrispondenti importi del 1974). Gli utili conseguiti, salvo qualche rara eccezione, sono notevolmente aumentati rispetto al precedente esercizio. Gli incrementi più cospicui riguardano il Credito Bergamasco e l'Agricola Milanese, i cui utili sono più che raddoppiati; seguono la Popolare di Bergamo e la Banca d'America e d'Italia, con aumenti che superano il 90%, la Popolare di Lecco (+ 67,9°/o), Il Banco Lariano (+59,7%), La Popolare di Milano (+52%), La Nazionale dell'Agricoltura (+47%) Le tre banche di interesse nazionale che fanno capo all'Irl, hanno marciato più a rilento e in modo discordante fra loro: infatti, mentre la Comit e il Credito Italiano sono riusciti ad incrementare il proprio utile rispettivamente del 15,7 per cento e dell' 11,7 per cento, il Banco di Roma è rimasto sui livelli raggiunti nel 1974. Il diverso andamento di questi tre Istituti si fa ancor più marcato se si passa ad esaminare gli stanziamenti effettuati a carico dell'esercizio. Qui la discordanza è macroscopica e non ha bisogno di commenti. Ci limiteremo a rilevare che mentre gli accantonamenti al fondo rischi su crediti stanziati dalla Comit e dal Credito Italiano (che naturalmente sono compresi nel totali da noi indicati) ammontano rispettivamente a 54,2 miliardi e a 30 miliardi, quelli del Banco di Roma si limitano a 17,9 miliardi; per contro le perdite su crediti effettivamente subite e portate a carico della gestione sommano a 1,5 miliardi per il Credito Italiano, a 1,6 miliardi per la Comit ed a 6,4 miliardi per il Banco di Roma. In altri termini, maggiori perdite effettive ma minori stanziamenti prudenziali. Ma la perdita più cospicua subita dal Banco di Roma deriva dalla svalutazione di partecipazioni In portafoglio effettuata nella misura di 25,8 miliardi e riguardante, pressoché totalmente, il paccheto di azioni Generale Immobiliare. Il possesso di queste azioni da parte del Banco è strettamente legato all'opera di salvataggio tentata nei confronti del finanziere Sindona; le azioni costituivano infatti il pegno dato a garanzia del prestito concesso al finanziere dal Banco di Roma tramite una sua collegata di Nassau. Come questo tentativo sia miseramente fallito è ormai noto da tempo; ora si possono rilevare i disastrosi effetti che esso ha avuto sulla gestione della banca che lo ha effettuato. A farne le spese sono anche gli azionisti dell'istituto che si devono accontentare di un dividendo immutato rispetto al 1974 (10 per cento del nominale delle azioni), mentre gli azionisti delle altre due banche del gruppo se lo sono visto aumentare dal 10 per cento al 12 per cento. Ma gli effetti più gravi non stanno tanto nella minore disponibilità di utili, bensì nella più fragile struttura del bilancio conseguente ai limitati stanziamenti prudenziali che è stato possibile attuare. Per quanto riguarda gli altri istituti di credito, si può rilevare che i maggiori utili si accompagnano, quasi sempre, a maggiori accantonamenti. Particolarmente rilevanti quelli stanziati dalla Popolare di Milano ammontati complessivamente a 18,8 miliardi di cui 9,7 miliardi al fondo rischi su crediti e 7 miliardi al fondo riserva disponibile, nonché quelli della Popolare di Novara in 18,3 miliardi di cui 9,2 miliardi al fondo rischi e svalutazione crediti. esse ■ ■THE urrrn : AMMOHTAMENTI + ' DIVIDENDO <. ii. . ji h i ACCANTONAMENTI COMPLESSIVO (in millonl di lire) (|n m||Ion, d, ||ra, (,n m||Ionl d| ||re) 1974 1975 1974 1975 1974 1975 Credito Italiano 7.010 7.829 35.149 83.470 4.500 5.400 Banco di Roma 5.530 5.534 : 27.699 26.048 4.000 4.000 Nazionale Agricoltura . . . 4.421 6.500 10.060 ? 2.275 2.800 Popolare Novara 5.000 5.841 10.047 18.304 I 2.875 3.081 Popolare Milano 3.919 5.956 1 11.920 18.855 1.992 2.987 Banco Ambrosiano .... 3.449 3.449 i 4.523 5.163 2.700 2.700 Provinciale Lombarda . . . 1.577 1.886 4.848 4.513 540 700 D'America e d'ltalia .... 2.238 4.275 5.762 5.579 1.592 2.730 Cattolica del Veneto . . . 2.920 3.364 4.282 8.502 j 2.408 2.890 Popolare Bergamo .... 2.125 4.069 , 4.193 3.074 | 1.562 2.998 Credito Commerclale . . . 1.952 2.629 3.221 4.771 800 1.000 Banco Lariano 1.510 2.412 3.284 6.750 1.250 1.730 Credito Varesino 1.643 2.382 2.518 8.321 1.200 1.920 Credito Agrario Bresciano . 1.309 1.632 2.052 ? 800 920 Credito Bergamasco .... 1.059 2.401 3.211 3.657 800 1.000 Agricola Milanese .... 929 1.934 1.364 2.858 828 1.196 Popolare Commercio e Industria 1 1.319 1.464 1.103 4.125 ! 770 770 Morgan Von wilier . . . . 937 1.209 j 2.044 1.018 1 400 625

Persone citate: Morgan Von, Sindona