Castellini: "A Verona più attenti che a Roma" di Giorgio Barberis

Castellini: "A Verona più attenti che a Roma" Tifo torrido intorno ai granata Castellini: "A Verona più attenti che a Roma" "La partita con la Lazio, dice il portiere, ci ha insegnato qualcosa" Scene di fanatico entusiasmo al termine dell'allenamento di ieri - Signor Graziani, gli dia solo un dito, a questo bambino »: la frase pronunciata da un signore di una quarantina d'anni nella stanzetta attigua allo spogliatoio mentre fuori si accalcano un buon numero di ragazzini e ragazzine, è indice del clima che circonda il Torino. E dire che Radice sta predicando la calma e cerca di frenare ogni tipo di fanatica esaltazione. Alcuni giocatori, per sfuggire alla massa urlante che appena compari ti inghiotte inesorabile sommergendoti di pezzetti di carta e di biro per l'ennesimo autografo, escono da una porticina laterale, altri invece accettano di buon grado, probabilmente non paghi degli applausi che già hanno accompagnato solleciti ogni fase della partitella-allenamento in cui i giovani dì Ussello — una formazione « leggera » per non correre rischi — in 60' hanno subito otto reti (triplette per Pulici e Graziani e gol singoli di Bacchin e Sala, il Claudio, in quanto l'altro è con la Nazionale militare a Pogglbonsi) senza segnarne nessuna nonostante alcuni buoni numeri di Garritano schierato con loro. Della partita di domenica si è ormai già detto tutto, di come la Juventus speri nella vittoria del Verona e di come il Torino si proponga di tornare a casa con almeno un punto. Luciano Castellini, di professione portiere, è il più chiamato in causa in quanto proprio lui che difende la porta meno violata — insieme a quella del Milan — se riuscirà a concludere i 90' al Bentegodi senza aver dovuto capitolai, farà sì che le speranze « cuginesche » vadano deluse e che lo scudetto sia più vicino per il Torino. - // Verona — dice Castellini — è squadra che nonostante la posizione in classifica segna abbastanza come dimostrano I 33 gol che ha finora realizzati. Dunque si tratterà di fare attenzione, di non rischiare inutilmente: a noi quello che Interessa è non perdere e, tutto sommato, credo che anche a loro un risultato di parità potrebbe andar bene ». il discorso fila. Sennonché si fa notare al portiere granata come il Torino andato due domeniche fa all'Olimpico per incontrare la Lazio fosse partito con Identici propositi eppoi abbia rischiato di perdere. « A Roma fu una partita particolare — risponde Castellini — In quanto ci trovammo di fronte una Lazio scatenata che ci impedì di fare II nostro gioco. Comunque anche quella partita ci ha insegnato qualcosa: a Verona dovremo quindi stare più attenti senza rinunciare troppo alle nostre possibilità offensive, visto che disponiamo del miglior attacco del campionato ». E I gol cosiddetti « stupidi »? C'è chi dice che i granata ns abbiano subiti anche troppi in questo torneo: « Si pretende sempre troppo — commenta Castellini —. Guardiamo le cifre: siamo la squadra che ha preso meno reti e nessuna delle altre credo abbia subito soltanto gol irresistibili. Capita a tutti ». Nessuno dei granata si azzarda nei pronostici. « E' meglio conti- nuare a vivere alla giornata senza esaltarsi nonostante il clima che ci circonda » dice Castellini. « Mancano due partile e sono da giocarsi con il massimo della grinta » rincara Zaccarelli che aggiunge anche: « In ogni caso non bisogna farsi un complesso di quello che è successo a Roma con la Lazio: in fondo sono state due autoreti a decidere il risultato di una partita che poteva benissimo finire 0-0 ». Nei preventivi c'è anche il peggio e Saivadori allora si fa pessimista: « La Juventus vincerà senz'altro con la Sampdoria quindi guai se noi non strappiamo almeno un punto a Verona: una nostra sconfitta creerebbe problemi psicologici difficilmente superabili ». insomma questo Torino sa di andare a Verona e di rischiare molto. Ma si rende conto che anche l'avversaria non può permettersi di perdere: in fondo il succo della partita di domenica può essere così riassunto. I tifosi che seguiranno in massa la squadra — in circa ventimila — devono capire che mai come in questo momento i granata hanno bisogno di tranquillità e di concentrazione: i discorsi-scudetto stanno bene ma non devono turbare né Radice né i suoi uomini prima del tempo. La partenza per Verona è fissata per oggi pomeriggio: nella città scaligera, domani mattina, il Torino sosterrà l'ultimo allenamento. La formazione, con il rientro di Claudio Sala, dovrebbe essere quella tipo, mentre in panchina dovrebbero andare, oltre a Cazzaniga, Gorin e Garritano. Giorgio Barberis Claudio Sala