Pauroso terremoto nel Nord Italia Paesi sconvolti con morti in Friuli di Franco Giliberto

Pauroso terremoto nel Nord Italia Paesi sconvolti con morti in Friuli Tre fortissime scosse ieri sera poco dopo le 21 Pauroso terremoto nel Nord Italia Paesi sconvolti con morti in Friuli Il sismo con movimento sussultorio e ondulatorio (6° grado) avrebbe l'epicentro italiano in Carnia nella zona Tolmezzo-Moggio Udinese - I crolli più gravi sarebbero avvenuti a Osoppo, Gemona, Buia, Maiano - Disperato appello da Buia a Trieste: "Ci sono moltissimi morti, mandate aiuti" - Terrore in tutte le città del Settentrione: Trieste, Udine, Venezia, Milano, Torino e Bologna - Le scosse avvertite sino a Napoli Ieri poco dopo le 21 un disastroso terremoto ha scosso l'Italia, soprattutto il Settentrione. Ci sono stati del morti, un carabiniere presso Moggio Udinese e altre persone nel raggio di pochi chilometri fra 1 centri di Tolmezzo, Gemona, Buia, Maiano, Rivoli di Osoppo, Manzano, in territorio friulano, alle porte e nel cuore della Carnia, zona sismica. Sono saltate le comunicazioni telefoniche, a tarda sera il quadro della tragedia aveva ancora contorni imprecisi e perciò più angoscianti. Alle 22 si è riusciti a parlare con i carabinieri della stazione di Buia. Alla domanda se ci fossero dei morti, il centralinista ha risposto testualmente con voce disperata: « Moltissimi, moltissimi» e ha aggiunto: « Non pensate a scrivere articoli ora, mandateci soccorsi ». Soprattutto il Friuli è stato colpito duramente da tre scosse sismiche, di tipo ondulatorio e sussultorio, durate circa un minuto. Il sismografo di Pavia le ha re¬ gistrate tra il quinto e il sesto grado della scala Percalli. Bologna, Torino, Firenze, Venezia, Trieste, Milano, Genova: da tutte queste città le notizie sui danni del terremoto non sono allarmanti anche se il panico, i piccoli crolli di cornicioni e camini, i sobbalzi di mobili, qualche crepa negli edifici (soprattutto a Trieste, a Ve- nezia e a Bolzano) hanno impensierito o terrorizzato centinaia di migliaia di persone. Vittorino Meloni, direttore del « Messaggero Veneto » di Udine, quotidiano del FriuliVenezia Giulia, raggiunto per telefono alle 22,10 ha dato una testimonianza diretta, a caldo, di quanto era da poco accaduto: « Voglio sperare che la reazione del centralinista dei carabinieri di Buia abbia avuto origine nello spavento per il boato e i guasti alle cose provocati dal terremoto in quella zona (a una cinquantina di chilometri da Udine, n.d.r.). Mi auguro che la paura gli abbia fatto dilatare gli avvenimenti. Io ho tutti i cronisti fuori, sguinzagliati sulla strada della Carnia. Aspetto che telefonino o rientrino per avere notizie precise. Ma anche qui a Udine c'è da registrare ciò che è capitato. Pare che all'ospedale sia mancata la luce, ci sono state scene di terrore, gente che magari non avrebbe subito danni dal terremoto. ma che se li è procurati per le corse pazze verso la strada, in preda a incontenibile paura. Sono crollati cornicioni e camini. Di certo fino a questo momento ho la notizia della morte di un carabiniere, ma non qui in città, me l'ha comunicata il comandante della Legione». «Il grosso timore è che nel territorio alle porte della Carnia e nella stessa Carnia ci siano delle vittime, sepolte da capannoni industriali e vecchie case crollati. Ci hanno avvertito che anche nello Spllimberghese ci sarebbero abitazioni distrutte. Guasti molto minori pare, nella Bassa Friulana, a Cervignano, Grado, Latisana e dintorni. E anche a Trieste, per fortuna, molta paura, scene di panico, qualche piccolo crollo di grondaie e tegole, ma nessuna vittima. Invece sto aspettando conferma di una notizia che ancora non è possibile accertare nella sua gravità: un treno sarebbe deragliato nella zona di Tarcento. Ma questo è un episodio da po- co, ingigantito dallo scombussolamento psichico collettivo o c'è qualcosa di serio? ». A mezzanotte, notizie ancora confuse. L'interruzione di molte linee telefoniche, il sovraccarico per le chiamate che s'intrecciavano da tutte le città d'Italia fra parenti e amici che a vicenda si scambi vano notizie sul terremoto per ricevere rassicurazioni reciproche, ha reso molto difficili 1 contatti con la zana del Friuli più colpita. Si è andata delincando una certezza: le scosse sismiche hanno tragicamente interessato soprattutto alcune province friulane, quelle di Pordenone e di Udine. A Pordenone, paurosi sobbalzi durati dieci secondi poco dopo le 21 sono stati sufficienti a far crollare alcune vecchie case. Intorno all'una di notte.carabinieri e vigili del fuoco stavano ancora rimuovendo le macerie, per accertarsi se vi fossero vittime. Ma nei luoghi più colpiti dal disastro è difficile fare rilievi e accertamenti immediati anche a chi si trova sul posto. La paura in Friuli era cominciata alle 30,54. A quell'ora una lieve scossa aveva cominciato a impensierire poche persone. Ma pochi minuti dopo, una scossa violenta durata cinquantacinque secondi ha sconvolto gli abitanti di Buia, Flagogna, Forgarìa e Maiano. I soccorritori da Buia, verso l'una di notte, hanno detto via radio che oltre alle case crollate ci sono strade e piccoli ponti danneggiati « e alcuni morti ». L'epicentro del terremoto sarebbe stato localizzato nel paesetto di Buje, in Istria. Mentre la fascia costiera del Friuli-Venezia Giulia ha avuto ripercussioni sismiche limitate, un'accentuazione parallela alla scossa Jugoslava è avvenuta nella citata zona di Buia, con sussulti via via di minore intensità verso San Daniele del Friuli e il Pordenonese. Franco Giliberto TOLMEZZÓZ Trento ÒSOi^^tó^ONA MANIAGO'f. ' Trieste Il terremoto ha investito tutta la fascia nord-centrale dell'Italia. Particolare intensità ha assunto nel Friuli

Persone citate: Buje, Grado, Maiano, Manzano, Vittorino Meloni