Lauda forse sì, Agostini alla riscossa di Michele Fenu

Lauda forse sì, Agostini alla riscossa Per le auto in Spagna e per le moto in Austria una domenica in chiave mondiale Lauda forse sì, Agostini alla riscossa MADRID (Dal nostro inviato speciale) Madrid, 30 aprile. Corro o non corro, rischio o lascio perdere? Niki Lauda sfoglia la margherita a Madrid e stasera, al termine della prima giornata di prove per II Gran Premio di Spagna, non ha ancora deciso se domenica guiderà sul circuito di Jarama la nuova Ferrari 312-T 2. Direi che ci sono sessanta probabilità su cento che il campione del mondo finisca per optare per il «si», ma tutto dipende da come si sentirà domani, dopo altre due ore e mezza di allenamenti sulle curve e sui saliscendi di questa faticosa pista. Già II fatto che Niki non si sia arreso dnpo I primi girl costituisce una indicazione positiva, rinforzata da un altro Importante elemento: Lauda, In condizioni fisiche imperfette, ha realizzato il secondo miglior tempo. Soltanto il solito James Hunt, con la McLaren, è stato più veloce dell'austriaco (1'18"52 contro 1'18"84), che si è lasciato alle spalle Regazzonl (1'19"15), con l'altra Ferrari, Brambilla (1'19"27) con la March, Mass (1'19"30), anch'egli con la McLaren, e Depalller (1'19"32), con la Impressionante Tyrrel a sei ruote. Le prove erano divise in due turni di un'ora e mezza ed un'ora, con breve Intervallo. Niki, che prima di salire in macchina era stato coscienziosamente massaggiato da Willy Dungel, ha affrontato il «test» con molta serenità, indossando sotto la tuta uno speciale bustino. Dopo aver compiuto i primi giri con ritmo tranquillo,sia per valutare le proprie condizioni sia per riprendere confidenza con la vettura, che non guidava da una ventina di giorni, Lauda ha progressivamente migliorato, fermandosi al box solo per le consuete operazioni di messa a punto. E cosi è stato anche nel secondo turno, con un bilancio complessivo di 67 girl (Il Gran Premio ne conta 75) e, appunto, il secondo miglior tempo. «A/ termine della prima ora e mezzo — ha detto il campione del mondo — mi sono sentito un po' in crisi. Avevo un certo dolore alla costola fratturata e temevo che si accentuasse. Invece, la situazione non è peggiorata nella parte conclusiva e posso essere abbastanza ottimista. Spero proprio di correre domenica. Oggi, in partiiolare, ho avuto male nelle frenate. In quanto le cinture di sicurezza premevano sul corpo, e nelle curve a sinistra, perché tutto II peso veniva a gravare sulla zona dolente, compressa contro II sedile di guida. La mia Ferrari ha offerto un buon rendimento e, di sicuro, In condizioni normali avrei potuto essere più veloce. Comunque, In queste circostanze posso anche essere contento della mia prestazione'. Pure Dungel è soddisfatto. •// tempo — ha affermato il fisioterapista della nazionale austriaca di salto con gli sci — lavora per Lauda. Sono convinto che domani starà meglio di oggi e, In ogni caso, tanto vale accertare adesso se Niki può affrontare domenica la fatica del Gran Premio. Per me, lui è a posto: « Domani — ha concluso Lauda — io continuo nelle prove. Cercherò di migliorare, magari di salire sul cordoli di cemento della pista per verificare II mio fisico anche nei punti più duri. Certo, rimane II problema di coprire 75 girl In un circuito difficile e contro avversari forti: Il clan Ferrari ha seguito con trepidazione il «test» del campione del mondo e Daniele Audetto ha riassunto il pensiero di tutti. « Niki — ha detto il direttore sportivo della nostra squadra — si è comportato magnificamente e le probabilità che domenica possa correre aumentano. Però, sia ben chiaro, non gli abbiamo fatto né gli faremo la minima pressione: sarà lui e soltanto lui a decidere domani sera se partecipare al Gran Premio di Spagna-. Le prove di oggi hanno portato alla ribalta i nomi consueti. Il nuovo regolamento della Formula 1, varato per contenere le prestazioni delle monoposto e aumentare la sicurezza dei piloti, non pare, almeno per adesso, aver alterato gli equilibri già esistenti. Hunt e la McLaren sono gli awer- sari più forti di Lauda e Ragazzoni — che domani avranno motori «freschi» sulle loro Ferrari —, la March è sempre nelle prime posizioni grazie a Brambilla, le Brabham-Alfa Romeo continuano a zoppicare (e Carlos Reutemann è finito fuori pista per aver voluto «tirare» troppo, rimanendo illeso ma piegando il telaio della sua vettura). La Tyrrell a sei ruote di Depalller (Scheckter ha il vecchio modello a quattro ruote) non ha ripetuto l'exploit compiuto negli allenamenti «privati» di qualche giorno fa, ma fa veramente colpo. Stamane, prima delle prove, i commissari tecnici della Csi avrebbero dovuto controllare le trenta monoposto iscritte al Gran Premio di Spagna per accertare che fossero in regola con le nuove norme. La verifica si è tramutata in una farsa, tanto per confermare le carenze di questo organismo internazionale dell'auto. Mancavano persino gli strumenti ar^tti e la maggior parte dei commissari sembrava seccata di dover lavorare. Se non fosse Intervenuto il rappresentante italiano, Nosetto, a pungolare i colleghi, non avremmo visto neppure un modesto ed apprezzato esame delle varie macchine. Non sono a posto le March di Brambilla, Stuck e Peterson per quanto concerne l'altezza del roll-bar posteriore (ed è stato Infatti deciso che dovranno aumentarla) e molti dubbi ha suscitato la Ligler. Troppi furbi ci sono in Formula 1 e chi offre un costante esempio di serietà e di correttezza — come la Ferrari — ha la sensa zione di essere preso in giro. Michele Fenu

Luoghi citati: Austria, Madrid, Spagna