Che cosa sogneremo domani? di Giovanni Artieri

Che cosa sogneremo domani? INQUIETUDINI DEL]/EUROPA MALATA Che cosa sogneremo domani? Uno strano film educativo - Vi si vede tuttociò che la morale nasconde - La scienza sessuale e l'ipocrisia puritana - Ma l'amore non si insegna a scuola (Nostro servizio spedale) Roma, giugno. Sul finir di quest'inverno, una aera di noja a Stoccolma entrai in un cinematografo di Stureplan. Era molto affollato di giovinetti e di ragazze, di marinai della flotta e di soldati. Si proiettava una pellicola americana intitolata Che cosa sogneremo domani? a cosa i protagonisti —- tutti attori di quart'ordine — volessero sognare l'indomani ■ton supponevo, nè m'importava molto. Il titolo era, però, un pretesto; era solo il primo verso d'una canzonetta abbastanza graziosa che il protagonista — un giovin signore con automobile — sussurra alla sua ragazza, studentessa quindicenne in un collegio qualunque, attirandola sotto una grande luna di primavera e con sbrigative tenerezze vincendone lo ingenue riluttanze. Giovani pallidi e sconvolti Zia ragazza nasconde finché può l'effetto della musica e dei versi di Che cosa sogneremo domani?, poi confida le sue pene al fratello e questi al padre. Tutti e due, lasciando da parte la madre — che certe cose in Europa, invece, è la prima a conoscere — si recano da un professore di igiene, cacciato malamente dal collegio frequentato dalla ragazza e dal fratello per l'eccessiva crudezza di certe sue lezioni di fisiologia. Il professore appartiene a quella categoria di moralisti per i quali l' educazione sessuale della gioventù, anzi dell'infanzia, è un cardine fondar mentale della nuova società. Ma in quella cittadina americana gli è andata male. Per aver risposto in modo trop- llllllll 1111 > 1111 n 111111 il 111 m i il 111 ululili po preciso alla domanda di un allievo che voleva conoscere cosa mai fosse una " venereal disease" toccata al fratello, marinaio nelle Filippine, è messo energicamente alla porta. Uscito dal collegio, troppo puritano e arretrato, apre una scuola privata in cui l'educazione sessuale è impartita con criteri scientifici e sussidiata di mezzi plastici, grafici e cinematografici. Qui si recano il padre e il fratello della infortunata (la quale apprende intanto la morte del seduttore in un incidente d'automobile) e il solerte ■ professore d'igiene interviene indirizzando sulla buona strada i suoi amici e procurando alla fanciulla il modo di non mettere al mondo un figlio privo di padre. La morale della vicenda è semplice: se non avessero impedito al professore di impartire i giusti dettami dell'educazione sessuale a quei giovinotti, nò la ragazza sarebbe stata vittima delia facile suggestione di Che cosa sogneremo domani?, nè i parenti avrebbero sofferto patemi e minaccia di disdoro. Lo spettatore di questo drammetto diventa (ed è qui tutto) anche scolaro di quel bravo professore d'igiene ed io che non sono più un pollo novello ho imparato in quello spettacolo come un bambino viene messo al mondo, che prima di adesso non avevo mai visto; ho penetrato alcuni misteri della germinazione umana e osservato, sempre in primo piano sullo schermo, lati inediti di certi territori del nostro'corpo e aspetti miserabili o schifosi di certi organi maschili e femminili. Quando s'è rifatta la luce nella sala ho guardato in faccia i più giovani tra gli spettatori: erano curiosamente seri e pallidi, apparivano come colti da quel primo travaglio del sangue e dello stomaco quando s'approssima il mal di mare. Il male Probabilmente la metà di quell'uditorio non avrebbe dormito bene e sarebbe (come poi mi confermarono) ritornata in quel cinematografo per chiedere al gelido e spesso disgustoso insegnamento dello schermo il thrlll, il brivido ch'è alla base della vita segreta dell'uomo e della donna nordica. Le reazioni e gli effetti dell'indirizzo cosiddetto educativo in mateiia di sessi sugli svedesi li ho già descritti altra volta. Matrimoni sperimentali, corruzione per " curiosità ", vito di quindici o sedici anni appaiate, per forza di cose, e rovinate in coniugi prematuri e viziosi; un male, in una parola. Questo male si è rapidamente diffuso nei paesi del nord Europa e, come ci apprende la cronaca, persino in Inghilterra. Per esso, nell'ansia di tutto scoprire, di tutto ridurre al modulo della cifra e della provetta, anche quello del sesso viene considerato un mistero della materia, invece che dell'anima. Cosi negli Stati Uniti, dopo il collegio di scienziati, fisici, chimici, matematici raccolto per dominare la scissione dell'atomo, ecco il prof. Kinsey dell'Università di Indiana riunire, aHmentadoli dei capitali della Fondazione Rockfeller, una ottantina di fisiologi, anatomisti, sessuologi, criminclogi, alienisti, allo scopo di compiere una colossale inchiesta sull'aspetto sessuale del maschio umano. Dodicimila interrogatori di uomini e di donne hanno formato una casistica straordinaria condensata in duemila pagine di prosa, diagrammi, tabelle. « Si nasce imparati » Il " Rapporto del dotttor Kinsey" è il libro più comprato del mondo in questi due ultimi anni; gli apologisti lo paragonano all'* Origine della specie » di Darwin, Svelatore d'un mondo di fatti sconosciuti e mai resi pubblici pri?na di adesso. La gente che compra (ed io l'ho visto vendere questo libro a. decine di copie sotto i miei occhi a Oslo come a Stoccolma a Costantinopoli come a Londra, a Helsinki come ad Amsterdam) insegne forse un desiderio di elevazione scientifica, di documentazione obiettiva, di nutrimento intellettuale"! No: come negli spettatori di Che cosa sogneremo domani? altro è lo stimolo, altro è il pensiero do¬ lllllllllltllllllllllllllllllllllltiiiilltlllllllllllllll minante, ae pure accuratamente coperto dalla cera vergine della ipocrisia. Da sedici anni esce a New York una rivista mensile intitolata Sexology un " sexscience magazine ", diffuso, eccettuata l'Italia e la Spagna, in ogni paese d'Europa. Sull'avenue Kifissia ad Atene edicole speciali smerciano solo la rivista Sexology, sulla Karl Jan Gate di Oslo la danno sottobanco a prezzi carissimi, a Istambul sulla Piazza del Taxim si vende assai più di molti giornali turchi. Anche questa pubblicazione, di cui un quotidiano italiano non potrebbe tradurre neppure il sommario, si propone il " sex knowledge ", la conoscenza dei probie?r.i sessuali. Jfa si può crederlo o non è una forma tutta protestante della pornografia, accuratamente ravvolta nella cellofan ne della volgarizzazione scientifica? Anche quei giudici americani di San Francisco che hanno espulso dagli Stati Uniti un tale deciso a rivelare alle donne americane il segreto della vera felicità mediante l'insegnamento sessuale, devono averla pensata così. Intanto la tiratura del " Rapporto Kinsey " e la diffusione di Sexology rappresentano i numeri indici d'una malattia del mondo moderno. E', in verità, un male che lllllllllllllllllllllllllllllliiiliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii poco ci colpisce, noialtri quaggiù nelle terre cattoliche e mediterranee ma in compenso guadagna irresistibilmente nel mondo protestante, tra i popoli astretti ai freddi rigori del moralismo dei riformati. Invece di cercare le chiavi dell'assillante mistero in Saffo o in Leopardi, in Shakespeare o in Petrarca, in Shelley o in Eliot questi popoli le chiedono al " sexual knowledge ". Per conto mio, quella sera di noja a Stoccolma, pensai contento al mio paese dove il "Rapporto Kinsey" e le pellicole come Che cosa sogneremo domani? non sono ancora arrivati, e l'amore non s'insegna a scuola perchè — come dicono a Napoli — " si nasce imparati ". Giovanni Artieri La « Royal Air Force » addestra i cani alsaziani alla lotta contro l'uomo.

Persone citate: Kinsey, Petrarca, Shakespeare