L'inaugurazione dei lavori nelle sale di Palazzo Madama

L'inaugurazione dei lavori nelle sale di Palazzo Madama LA CONFERENZA MONDIALE DEI METALLURGICI L'inaugurazione dei lavori nelle sale di Palazzo Madama Hanno parlato i francesi Benoit Frachon e Croizat, il sindaco Coggiola e il segretario della Cd. L. Grassi - Intervista con Joglekar K. IN. delegato dell'India Iniziò solenne, alle 17 di ieri, nel maestoso salone di Palaeeo Madama, della " Conferenza mondiale dei metallurgici aderenti alla F.S.M. ". Davanti alte lunghe file di tavoli coperti da velluto rosso, siedono — ognuno al posto indicato da un cartello con l'indicazione dello Stato — rappresentanti di metallurgici albanesi, australiani, cecoslovacchi, finlandesi, francesi, tedeschi e polacchi (giunti poche ore prima), indiani, inglesi, italiani e triestini, jugoslavi, olandesi, romeni, ungheresi, lussemburghesi, spagnoli, venezuelani, canadesi. Un belga è presente in qualità di osservatore; dal Chiappone e dalla Bulgaria sono giunti telegrammi di adesione. Apre la conferenza, in nome 'della Federazione Sindacale Afondiaie, Benoit .Frachon, segretario generale della C.O.T. francese. Egli annuncia ohe russi e coreani fungeranno probabilmente stamattina alle 9,10. all'unanimità viene designato alla presidenza il sen. Roveda; vice-presidenti Bereeine W.R.S.S.), Thernton (Australia), Butzelar (Olanda) e un coreano. Fatti salire al banco della presidenza, fra molti applausi, il Sindaco di Torino e i segretari dei Sindacati della nostra provincia, il sen. Roveda apre la serie dei discorsi inaugurali. Comincia quindi un gran lavoro per le due interpreti che traducono frase per frase, una in inglese, una in francese. I cinquanta delegati alzano a turno la testa, a seconda della lingua che conoscono; quando non capiscono né l'uno nè l'altra, si fanno spiegare le frasi dal vicino. Vn po' isolati ci sembrano i tre jugoslavi. Il sen. Boveda parla di offensiva capitalistica in tutto il mondo ed indica tra gli obbiettivi: salario vitale, stabilita del lavoro, miglioramento delle condizioni generali, tutela degli emigranti, difesa delle libertà sindacali e soprattutto del diritto di sciopero. Oli succede al microfono il dott. Coggiola, che porta il saluto della città e mette in difficoltà le interpreti perplesse nel tradurre il suo oratorio periodare. Ancora un saluto, da parte dell'on. Grassi, in nome della Camera del Lavoro. Eccoci al primo discorso- alVo. d. g., quello del sig. Croizat, segretario generale della Federazione francese metallurgici, già ministro del lavoro. La relazione è lunghissima e, durante il suo svolgimento, avviciniamo il delegato che, almeno per il momento, giunge dalla terra più lontana, il rappresentante cioè dell'India. L'interessato acconsente subito con molta cortesia a farsi intervistare. Jl signor Joglekar K. N. è presidente della «Engineering viorkers union > di Bombay e rappresentante quindi — secondo quanto ci dichiara — taire — ju„7JZaItZ^e un terzo di quello italiano.L'organizzazione sindacale èdebole e quella padronale for- tissima; il "Congress", parMoconservatore governativo, do-mina incontrastato l'/ndia;quello comunista, per quantocomposto di elementi attivissi- mi, ha pochi aderenti». circa trecentomila metallurgici dell'India. «Le condizioni dei nostri lavoratori — afferma — sono ben peggiori di quelle dei compagni europei; il salario medio in India è di due rupie e otto anna»; vale a dire — fa ■ ■•iiititiiiniiiiiiifiiiii iii»iiiiiiiiiitiiifiiiii l'intervistato schizza mali- esamente gli occhi dietro le „_„„„ _ ,„ „, . s^sse lenti B *» indiano: « Bo sempre combattuto contro « /«seismo». B si rifugia nuovamente nel salone, dove Croizat continua a parlare contro l'E.RJ'., il Patto Atlantico e le manovre del grande capif olismo internazionale. Il sig. Joglekar K. N. crede fermamente che gli anglosassoni stiano preparando la guerra. Interpellato sul suo personale atteggiamento in una simile deprecabilissima evenien- (itiiiiiiiiifltiiiiiiiiiiiiiiintitiiii Jiifttiiiitiii

Luoghi citati: Australia, Bulgaria, India, Olanda, Torino