Lo sciopero nei campi può finire entro due giorni

Lo sciopero nei campi può finire entro due giorni Lo sciopero nei campi può finire entro due giorni I sindacati hanno concesso il mandato ad una commissione parlamentare - Si estende l'agitazione dei marittimi: oggi cessa il traffico tra il continente e la Sardegna Roma, 21 giugno. Lo sciopero dei braccianti agricoli, che è giunto al suo 35° giorno e che in alcune zone ormai langue mentre in altre i salariati agricoli si astengono dal lavoro di giorno e prestano la loro opera di notte nei campi, potrebbe cessare nelle prossime 48 ore Perchè ciò avvenga, come hanno precisato questa sera i tre esponenti delle organizzazioni dei lavoratori (Di Vittorio, Pastore e Parri), debbono verificarsi due condizioni: che sia firmato l'accordo di massima raggiunto su sei dei sette punti che originarono la controversia e che il Parlamento, al quale le organizzazioni sindacali hanno conferito il mandato di fiducia perchè esamini il punto controverso (la regolamentazione delle disdette dei salariati agricoli), accetti di assolvere a questa funzione mediatrice attraverso una commissione mista di deputati e senatori. Durante l'intera giornata la vertenza bracciantile è stata al centro dell'attenzione al Viminale, dove ne ha lungamente discusso il Consiglio dei Ministri, e a Montecitorio, dove 11 presidente della Camera Gronchi ha presieduto due conferenze delle segreterie delle tre organizzazioni sindacali. L'esame della questione al Consiglio dei Ministri si è imperniata su due relazioni: una del Ministro del Lavoro e una del Ministro dell'Interno. Fanfani, come egli stesso ci ha detto, ha parlato per circa due ore ragguagliando i colleghi sulle laboriose trattative e concludendo che su sei dei sette punti che originarono la grave vertenza, si è raggiunto, dopo laboriose discussioni tra le parti, un accordo di massima. « Le trattative — ha soggiunto Fanfani — si sono però arenate sullo scoglio della disdetta per giusta causa dei salariati agricoli ». In proposito il comunicato del Consiglio dei Ministri rileva tuttavia che questo problema llllllItlllItlIIIIIIIIIISMIIfllMlillllllllllllItlllllllll non ha carattere d'urgenza. In effetti, per lunga consuetudine, le disdette avvengono solo VII novembre di ciascun anno. Il Consiglio, che ha formulato il suo apprezzamento Eer l'opera svolta da Fanfani, a quindi espresso l'augurio « che - l'atteggiamento delle parti consenta di riprendere e concludere favorevolmente i tentativi di conciliazione ». La relazione ' del Ministro dell'Interno sull'argomento ha invece tutt'altro carattere. L'on. Sceiba, in sostanza, ha detto che gli allarmi suscitati nel Paese per il pericolo di un ritardato raccolto del grano non hanno giustificazione, perchè la mietitura è già avvenuta regolarmente in talune regioni, come in Sicilia, mentre in altre, come in Toscana, la vertenza bracciantile non ha ripercussioni e in altre la mietitura è in corso. L'Incidenza dell'agitazione dei braccianti secondo Von. Sceiba, è tale da non destare preoccupazioni, cosi come quella dell'ordine pubblico. In sostanza il ministro dell'Interno ha sdrammatizzato la situazione nelle campagne sulla base dei rapporti pervenutigli dai prefetti di tutte le provinole. Le riunioni delle segreterie delle tre organizzazioni sindacali presso il presidente della camera per la vertenza bracciantile sono state laboriosissime: in quella antimeridiana è stato formalmente richiesto l'intervento del Parlamento per risolvere la grave controversia per le disdette. L'on. Gronchi si è riservato di consultare il presidente del Senato, ciò che ha fatto nel pomeriggio, precisando tuttavia: « che le rappresentanze parlamentari non possono che accettare un mandato di fiducia e che, una volta accettatolo, ogni agitazione nelle campagne deve cessare, anche attraverso un appello di lavoratori da parte delle loro organizzazioni ». In serata le segreterie delle tre organizzazioni sindacali in una nuova conferenza hanno dato il mandato di fiducia. L'on. Di Vittorio ha espresso, l'avviso che l'intervento parlamentare, oltre che alla questione delle disdette, si dovrebbe estendere a quelle del caropane e degli assegni familiari, a suo avviso non chiaramente definite. Ma i rappresentanti della L.C.G.I.L. e della F.I.L. hanno ribattuto che l'intervento parlamentare deve limitarsi alla questione principale, quella delle disdette, anche perchè le due altre questioni andavano definite in altra sede, mediante, cioè, interventi del Ministero del Lavoro. L'on. Di Vittorio ha ceduto, e dopo che i presidenti delle Camere avranno fatto le opportune consultazioni ( tra l'altro con i rappresentanti della Confagricoltura) procederebbero alla nomina della commissione mista di deputati e di senatori che affronterà 11 problema controverso ed emetterà un lodo. Anche il Consiglio ha esaminato sulla base di due relazioni, dell'on. Saragat e Fanfani, la vertenza dei marittimi, che si è estesa da Genova a Savona e che da domattina si amplierà ancora: infatti verranno interrotti i traffici marittimi tra il continente e le isole. Se.il fatto ha relativa importanza per le grandi, come la Sardegna, ne ha, invece, una grandissima per Ih piccole isole, come le Eolie, Lipari, Ponza, ecc. Per domani l'on. Saragat ha con¬ vocato le parti per discutere in merito alla vertenza, che non appare di facile soluzione. Il Consiglio dei Ministri tornerà a riunirsi domattina per l'esame di vari provvedimenti, tra cui quello che stabilisce le norme per l'ammissione nel ruoli transitori degli avventisi. Nel campo dell'attività di partito si registra la prosecuzione dei lavori del Consiglio nazionale della democrazia cristiana, che ha discusso i punti della mozione conclusiva del congresso, che sarà resa nota domani, e la conclusione dei lavori della direzione del PSLI, che con una decisione unanime ha nominato vice-segretario politico l'on. Simoninl e vice-segretario organizzativo D'Ippolito. L'esecutivo, oltre che dal segretario D'Aragona e dai due vicesegretari, risulta composto da Battara e Lani Starnuti.

Luoghi citati: Genova, Lipari, Roma, Sardegna, Savona, Sicilia, Toscana