Riserbo a Washington soddisfazione o Mosca

Riserbo a Washington soddisfazione o Mosca REAZIÓNI AGLI ACCORDÌI DI PARIGI Riserbo a Washington soddisfazione o Mosca Il pensiero di Truman: "Occorrerà perseveranieirattuale politica,, o i i (Dal nostro corrispondente) Washington, 21 giugno. « E' stata l'Unione Sovietica a rendere impossibile un vero progresso sul problema dell'unificazione della Germania durante la conferenza a quattro conclusasi ieri a Parigi. I risultati conseguiti hanno sottolineato la necessità di proseguire nella attuale direttiva della, politica estera americana ». Così ha dichiarato senza mezzi termini il Presidente Truman, in un documento formale pubblicato a seguito di un colloquio con Dean Acheson, appena giunto dalla Francia. Le dichiarazioni del Presidente, mentre da un lato esprimono la soddisfazione per gl\ accordi raggiunti in merito alla questione austriaca dall'altro non celano il disappunto per il virtuale fallimento dei tentativi di smuovere dalle sabbie mobili il problema tedesco: «.Bisogna ammettere francamente — osserva Truman — che malgrado il appoggiato dalle programma IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII potenze occidentali quale base per l'unificazione si sono compiuti scarsi progressi. Durante la conferenza, i russi tentarono di ritornare all'accordo di Potsdam ed ai suoi sistemi che, come è ben noto, avevano reso inattuabili con l'abuso del diritto illimitato di veto », Continua il Presidente: «Il Segretario di Stato mi ha dato-giórno' per' giorno ' relazione sui lavori, ed ora mi ha fornito un rapporto conclusivo sulla sessione del Consiglio dei Ministri degli Esteri terminata a Parigi. Nel corso di que-. sta sessione si è compiuto dell'autentico progresso verso la conclusione di un trattato con l'Austria. E' questo "uno sviluppo che io so sarà assai gradito al popolo austriaco, che per quattro anni, dalla fi/ne détte ostilità, è vissuto in regime di occupazione ». Dopo aver ricordato come, da quando nel I9i,s fu riconosciuto a Mosca che l'Austria non doveva essere considerato paese nemico ma da liberare, i governi occidentali abbiano fatto ogni sforzo per mantenere la promessa, Truman fa una cronistoria delle discussioni che, « per certe rivendicazioni sovietiche », non erano riuscite a rimuovere gli ostacoli. A Parigi, finalmente, i piìi importanti tra questi ostacoli sono stati allontanati. « Ma non si può dire lo stesso per ciò che riguarda la Germania». La delegazione americana si era recata a Parigi con la seria intenzione di sviluppare un prò nram ma costruttivo che venisse incontro atte necessità della Germania tutta, e salvaguardasse gli interessi di tutte e quattro le potenze occupanti, e nel tempo stesso assicurasse alla Germania la possibilità della ricostruzione lungo direttive pacifiche e democratiche. Invece osserva Truman, l'atteggiamento sovietico ha impedito che questo obiettivo fosse raggiunto. La relazione presidenziale è ispirata allo stesso sentimento espresso da Acheson al Presidente allorchè i due statisti si sono incontrati all'aeroporto di Washington alla presenza dei vice-presidente Alben Barkley. Quando Acheson è sceso dall'aereo privato di Truman, l'« Indipendence », il Presidente gli si è fatto incontro congratulandosi con lui per l'ottimo lavoro evolto a Parigi. Ma Acheson cato: « Non credo ch\ ro abbiamo ottenuto E' quanto esprime ilcato di stasera. Negli ambienti u ricanij intanto, si c non è da escludere zazione alla Oer stabilire —- in vn riabile da nove a dodici mesi da oggi — qualche forma di relazioni diplomatiche con gli altri governi. L'affermazione è in relazione con le notizie pubblicate sulla stampa di Francoforte, secondo le quali il nuovo governo tedesco includerebbe un « Ministero per gli affari tra gli stati », che in seguito diverrebbe un vero e proprio Ministero degli esteri. ' ■ In questi circoli ufficiali si rileva che forse i tedeschi eccedono in ottimismo, se pensano che tali privilegi diplomatici vengano loro accordati immediatamente. La condotta degli affari esteri — si fa ancora notare nei circoli vicini al dipartimento di Stato — è uno tra i più importanti « poteri-riservati » in base allo stato di occupazione ed il nuovo governo tedesco sarà attentamente sorvegliato dai funzionari dell'Alta Commissione per accertare la linea direttiva detta sua condotta politica, prima che si decida di delegare ai tedeschi ampie funzioni diplomatiche. Edoardo Depuri

Persone citate: Acheson, Alben Barkley, Dean Acheson, Edoardo Depuri