Si rimproverano gli occidentali che cercano l'accordo con l'URSS

Si rimproverano gli occidentali che cercano l'accordo con l'URSS Un violento discorso olio Consulta di Berlino Si rimproverano gli occidentali che cercano l'accordo con l'URSS (Dal nostro corrispondente) Francoforte, 17 giugno. "NT^il-, „^>,r.,,lW> m„nin(nalA /!( h»h?Ì« ■? !" iStS-n SltrÌ Berlino si è potuto assistere oggi a un fatto grave. Grave perchè rappresenta la cristal lizzazione della disobbedienza dei ferrovieri scioperanti non comunisti di fronte alla volontà conciliativa degli alleati occidentali; senza l'aiuto dei quali, bisogna pur dirlo, scioperanti e non scioperanti dei settori occidentali di Berlino sarebbero ormai da tempo alla mercè dei comunisti, e incor- rratl nella zona sovietica. Si assistito cioè ad un violentissimo discorso nientemeno che del vice-presidente del Partito socialdemocratico Mattici?, nel quale egli ha osato rimproverare alle Potenze occidentali di essersi sedute allo stesso tavolo con l'Unione Sovietica; come se le Potenze occidentali non lo facessero proprio per trovare una soluzione, al problema generale tedesco e a quello particolare di Berlino; che, con la continuazione dello sciopero non viene sicuramente risolto. Poche ore prima il più importante giornale socialdemocratico di Berlino, il Telegraph, usciva con un articolo ingiurioso nei riguardi della Francia e dell'esercito francese e per questo è stato sequestrato in tutti e tre i settori occidentali. Quasi nello stesso momento, in pieno giorno, a Spira, in zona francese, il tricolore è stato strappato dal balcone del palazzo del comandante la città. Sono fatti isolati ma che testimoniano un preciso stato d'animo di fronte agli alleati occidentali che in tutti i modi cercano di rimettere in piedi la Germania, e di aiutare Berlino a non cadere preda dei comunisti. La consulta della città dopo il disgraziato discorso del deputato socialista ha votato all unanimità una mozione di protesta contro la condanna di alcuni membri dell'Associazione giovanile socialista « I falchi » e contro l'arresto del suo presidente Westphal da | parte della polizia del settore I sovietico. I comandanti alleati I3UVICI.ICU, JL CLMI ICUlUCbUUL AUCCkLl dovrebbero far loro la protesta ;rip]]a pnnalllta „ rrmiTW „„ della consulta e compiere un Easso presso i sovietici; ma en più gravi problemi urgono a Berlino in questo momento. Un'alta personalità americana ha detto questa sera testualmente: « Il destino della nostra generazione dipende dai rapporti tra oriente e occidente. Lo sciopero di Berlino è un fatto locale, ma pesa sulle trattative di Parigi; e a Parigi si decide della pace europea. La libertà è un gran dono di cui i berlinesi non devono abusare; e specialmente non devono abusare al loro danni». Il direttore del consiglio economico della bizona professor Erhard, parlando oggi ta Bellino alle maestranze di un grande stabilimento, ha assicurato che la metropoli godrà di tutti gli aiuti necessari da parte della Germania occidentale, la cui economia entra in un sicuro periodo di ripresa. Una gran parte dei tre miliardi di marchi che il bilancio della bizona mette a disposizione per la costruzione di case e per la ricostruzione industriale e agricola del paese, sono destinati a Berlino. Gli operai tedeschi possono avere cieca fiducia nella stabilità del marco occidentale che manterrà inalterato il suo valore. Il marco occidentale è una delle migliori valute europee. Erhard ha assicurato gli operai berlinesi che inciterà tutta l'industria della Germania occidentale a dare ordinazioni a quella berlinese. Il sindaco capo di Berlino, Reuter, ha risposto con queste parole: « Ringrazio in lei la Germania occidentale per avere compreso che Berlino non ha bisogno di carità, ma di lavoro ». B vice governatore ameri- jcano generale Hays risponden- , _ _i«„_„n„i.„ u; MMA_t ; do a un giornalista ha preci- isato lauro giorno che se il futuro governo federale tede-(sco dovesse nominare il dottor i Schacht ministro dell'economia non ritiene che da parte americana possano essere elevate delle obiezioni; qualora, ben Inteso, egli facesse parte della categoria dei simpatizzanti non colpevoli dell'ex-regime nazista. Oggi il dottor Schacht, ex-presidente della Felchsbank o ministro dell'economia del terzo Reich a sua volta ha precisato che egli non ha intenzione di esplicare ancora nessuna attività politica nè di aderire a nessuno dei partiti attualmente esistenti in Germania. Il dott. Schacht ha 72 anni e tra poco deve presentarsi davanti ad una nuova corte di epurazione della zona britannica. |, m. 49

Persone citate: Hays, Schacht, Westphal