Tumultuosa udienza al processo D'Onofrio

Tumultuosa udienza al processo D'Onofrio Tumultuosa udienza al processo D'Onofrio Roma, 15 giugno. Fidia Gambetti, già volontario in Russia, oggi comunista e redattore capo dell'» Unità» di Milano, è stato protagonista di un vivacissimo incidente alla seduta odierna. Egli ha spiegato che era stato fascista convinto, tanto .da arruolarsi, non appena scoppiata la guerra, volontario nelle camicie nere rinunciando al diritto di partecipare al corso allievi ufficiali per potere essere inviato subito in prima linea. Dopo essere stato sul fronte occidentale si fece trasferire su quello orientale e fu proprio 11 in seguito alla sua cattura, che avvenne la conversione. Teste — In complesso si stava discretamente bene nei campi di concentramento dove, se vi furono dei morti, lo si dovette al fatto che i prigionieri, già malati al momento della cattura, preferivano cambiare il pane che veniva loro dato con del tabacco. Avv. Taddei — E cobì i nostri solcati preferivano fumare e morire piuttosto che mangiare Teste — Ma non fu solo la Torre che ci trattò bene, ma anche Fiammenghi, un altro emigrato italiano... Avv. Taddei — Sarebbe forse più opportuno che ci dicesse se è vero che lei vinse :nel 1936 il premio € Poeti del tempo di Mussolini »? Teste — 81, è vero. Avv. Taddei — Ed è vero anche che lei è stato capo dell'ufficio stampa della federazione fascista di Forlì? TeFte — No, ero segretario di redazione del < Popolo di Romagna ». Avv. Taddei — Ed è pure vero che lei pubblicò In prigionia sul l'c Alba », a puntate, un < Diario di una generazione sbagliata»? Teste — SI. Avv. Sotgiu — Ma questo non c'entra affatto con il processo. In ogni modo l'un fatto spiega l'altro. Avv. Taddei — No: la cosa è interessante perchè cosi si può misurare l'oscillazione del pendolo politico del signor Gambetti, il quale è vero che oggi è comunista e redattore capo cell'c Unità » di Milano? Teste — SI. Avv. Taddei — BaBta cosi. Avv. Sotgiu — Noa basta niente. Giacchè la difesa ha creduto speculare su questo punto il teste deve spiegare la sua posizione... Teste — SI, ero Un fascista convinto. Credevo nel fascismo e al suo interessamento per le masse. Fu per questo che scrissi degli articoli violenti per cui corsi il rischio di ' essere espulso dal partito. Il 13 giugno 1940 ero sul fronte occidentale. Qui provai le prime delusioni: gerarchi che arrivavano al fronte in vagone letto ; soldati che combattevano a duemila metri di altezza colle scarpe rotte. E quando andai in Russia le cose mi apparvero ancora peggiori: equipaggiamento inadeguato, armamento quasi ridicolo... P. M. — Non credo che 11 Tri bunale voglia sapere le sue opinioni personali. Presidente — Lei si limiti ad accennare... Teste — Ma come posso limitarmi ad accennare? Furono prò- grio le angherie che j soldati suivano a far sorgere in me i pri¬ mi dubbi su tutto il sistema, tanto più che potevo osservare da vicino l'organizzazione sovietica che destava la mia più grande meraviglia. Quando io fui cattu rato indossavo la camicia nera, perchè eravamo obbligati a portarla durante i combattimenti, come d'altra parte, sa perfettamente l'attuale difensore il capo manipolo Taddei. Avv. Taddei — No, mi spiace, ma lei si sbaglia. Io Indossavo una camicia grigio verde. Buffone ! Teste — Canaglia! Avv. Sotgiu — E' pra di finirla di insultare i nostri testi. Avv. Taddei — E' perchè se lo meritano. D'Onofrio — Lei sarà un buffone. Avv. Paone — ...e un organizzatore di false testimonianze. Avv. Taddei — Lei. signor D'Onofrio, stia zitto e se ne vada perchè la sua presenza è stata fin troppo sopportata da tutti: * tu caro Paone quando avrai sirieB so di urlare se ti riesce vorrai ritirare quanto hai detto adesso... (L'atmosfera diventa incandescente: tutti in piedi. Presidente compreso, gli uni vicino agli altri agenti e carabinieri pronti a intervenire; poi tutto torna calmo e tranquillo). P M. — Il Tribunale non ha sentito niente e quindi l'incidente può ritenersi chiuso'. Avv. Taddei — SI, si, meglio cosi Tanto la verità non ha bisogno di organizzazione. . E li è continuato a lavorare con lo stesso ritmo di prima appren derido da diversi testi come Luigi Brunetti. Mario Gonnelli, Luigi Santirocco. come nei camp, di Russia i prigionieri italiani fossero trattati bene

Luoghi citati: Forlì, Milano, Roma, Russia