Vasto piano criminale sventato ad Omegna
Vasto piano criminale sventato ad Omegna Vasto piano criminale sventato ad Omegna Imboscata contro una jeep di agenti - Gli aggressori arrestati - Mancata esecuzione di due delitti Novara, 9 giugno. La popolazione di Omegna è anmra sotio l'impressione della imhnsoata di cui è stata oggetto una pattuglia di agenti di P. S. la scorsa notts In quella cittadina. Dnpo le prime confuse notizie di stamane è stato possibile conoscere in sei-aia tutti gli elementi elle la polizia lia «ià accertato attraverso le Indagini condotte nella giornata sul fatto e su tutto un retroscena che riveste carattere di estrema gravità. Com'è noto, l'attuazione delle maestranze industriali ilei disio, in atto ila circa un mese, aveva dato luogo ad alcuni incidenti, tra cui l'irruzione di tre sconosciuti armati e mascherati negli stabilimenti metallurgici delle Officine Piemontesi e della Società. Cobianchl, avvenuta la notte del 2 giugno e conclusasi con 11 disarmo dei guardiani notturni e l'affissione di cartelli con la scritta: « I vendicatori ». Le indagini su questo episodio avevano convinto le au'orilà di Pubblica Sicurezza a ritenete che esso taceva parte di tutto un pia no di violenze da attuarsi a bre ve scadenza ad opera di elementi del luogo, e che sono siali sue cesslvamenie Identificati. La Que stura provvedeva pertanto a raflorzare il .nucleo di polizia di Omegna. portando le forze disponibili a circa agenti e ad una trentina di carabinieri, agli ordìni di sei funzionari. Tra le misure disposte era .indie una costante vigilanza delle abitazioni, contigue runa all'altra,, dell'aw. Alilo Albata, presidente del gruppo Industriale Cobianchl e dell'ing. Airi-pilo Zanoni, diieitore delle 01flcine Piemontesi. Alle ore 0,10 della scorsa notte, una camionetta con cinque agenti si dirigeva verso la casa delle due personalità del mondo industriale per da?'e il cambio agli agenti di guardia. Quando l'autoveicolo sopraggiunse davanti alle Officine Piemontesi, pi-psso le quali è l'abitazione dell'Alllala e del- Zanoni, tre individui shucati improvvisamente dall'ombra aprivano il fuoco con armi automatiche sugli agenti. Tre, quattro scariche prolungale rintronarono sinistramente nella notte. Mentre gli uomini dell'ordine rispondevano inune diatameute con le proprie armi o a o e , i e uo oI o i e e i e i a o , i e i o e , i i l'agente Giuseppe De Luca, che era al volante della camionetta, con perfetto sangue lreddo, spingeva a tutta velocità il veicolo contro il gruppo degli aggressori, Due dei malfattori riuscirono, infatti, a dileguarsi, mentre il terzo, bloccato tra la macchina ed il muro contro cui quella si era arrestata, veniva subito immobilizzato e disarmato. Trasportato in caserma, egli era successivamente Interrogato dal Questore comm. Casserà, giunto ad Omegna qualche ora dopo col maggiore dei carabinieri Fioravanti. Il giovane catturato è l'operalo Alfredo Torelli, di 21 anni. Egli\ ha fatto Interessanti rivelazioni. I due sparatori, arrestati stamane, identificati per tali -Giulio Beltrami d'anni ì3 e Giovanni Falapuppi di 22 anni, formavano con lui il terzetto dei " vendicatori » che disarmarono l guardiani degli stabilimenti. Già appartenenti alle formazioni partigiane garibaldine, essi erano assai noti come accesi attivisti del Partito Comunista. Questi giovani avrebbero dovuto sopprimere questa notte L'air. Albata e ring. Zanoni ed il loro tentativo è fallito appunto per il sopraggiungere degli agenti contro i quali aprirono il fuoco. Tra l'altro, il Torelli ha confessato che, per l'attuazione del programma diretto ad intimidire gl'industriali del Cuslo, cosl da indurli a capitolare di fronte alle richieste dell'estremismo sindacale che provocò l'agitazione In corso, era già stata formata ed armata una banda di una quindicina di expartigiani garibaldini, Al momento della cattura, il Torelli era armato di un fucile mitragliatore Brenn, due pistole, sette caricatori per armi automatiche mod. 91. 18 cartucce sciolte per Brenn, 2 cinturoni completi di cartucce e due caricatori per mitra. Nella mattinata sono stati arrestati certi Ambrogio Baldini detto • Tobruk». Michele Giro detto « Topolino » ed altre dieci persone implicate L'agente Domenico Caponetto, che al momento della sparatoria si era' lanciato dalla camionetta per Inseguire gli aggressori, ha riportato nella caduta alcune feri- i, le fortunatamente non gravi.
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