La Comédie française all'Associazione della Stampa

La Comédie française all'Associazione della Stampa La Comédie française all'Associazione della Stampa // saluto di Francesco Pastonchi - Discorto di Denta d'Ines Interpretazioni dell'attrice Casadesus e dell'attore Charon Il trattenimento — offerto ieri nel pomeriggio, dal Consiglio Direttivo dell'Associazione della Stampa Subalpina in onore degli artisti della "Comédie Francaise"' — si è risolto in un'eletta festa d'arte, oltreché in un incontro improntato a vera cordialità. I rappresentanti della grande arte scettica francese sono stati ricevuti, al loro giungere, nel Salone verso le 17,30, dal Consiglio Direttivo dell'Associazione. Tra le autorità presenti: il console, di Francia M. Giovoni, il prefetto di Torino dott. Carcaterra, il Sindaco della città dott. Coggiola, il Questore dott. Brunetti, e numerose personalità del giornalismo torinese. Erano pure presenti: il vice-Console d'Inghilterra, un rappresentante della Svizzera nonché personalità italiane e straniere del mondo intellettuale, finanziario, indui Hate e commerciale. Parecchie signore portavano una nota di gentilezza e di grazia. Francesco Pastonchi ha recato ai discendenti artistici di Molière il saluto di Torino e dell'arte italiana, ricordando il successo della prima recita della "Comédie" — da lui definita "impeccabile" — la sera precedente all'Alfieri. Con accento nostalgico, in cui vibrava l'anima dello scrittore, egli ha evocato i legami secolari non soltanto di stirpe, ma di civiltà e di coltura che stringono Italia e Francia. Francesco Pastonchi ha chiuso con una evocazione alata, tratta dalle terzine dell'eterno poema dantesco. Erano appena cessati gli applausi a lui e ai rappresentanti della " Comédie", che già il decano dell'artistico complesso pari- gino, Denis d'Ines, l'artista che il pubblico torinese aveva già così calorosamente applaudito nella parte rappresentativa dell'Avaro di Molière, rispondeva ringraziando e ricordando come la parentela latina non si sia mai spenta anche contro ed oltre gli eventi. L'insigne primo attore, passando al campo artistico, ha rivolto quindi un eloffio, e si pìiò dire un inno, ai grandi attori italiani d'un ancor recente passato: Novelli, la Duse, Zacconi, mirabili interpreti e rinnovatori — egli ha detto — dell'arte espressiva. Le parole di Denis d'Ines hanno suscitato al loro finire una caldissima ovazione. Quindi Giséle Casadesus ha deliziosamente recitato una lirica di Francis Jammes, La Jeune Pille. Le feste che già le erano state prodigate sulla scena si sono ri- llllllllllllllltllllllllllllllllll petute, altrettanto fervide, da parte del piccolo ma scelto pubblico. Infine l'attore Charon ha detto, con tocco suggestivo e perfetta misura, una delle più belle favole di La Fontaine, L'Héron. E le approvazioni hanno nuovamente scrosciato. Mazzi di fiori sono stati offerti quindi alle interpreti e alle attrici della "Comédie" dall'Associazione della Subalpina. L'attrice Giséle Casadesus

Luoghi citati: Francia, Inghilterra, Italia, Svizzera, Torino