Il testamento dell'impiccato contestato dal fratellastro del defunto

Il testamento dell'impiccato contestato dal fratellastro del defunto Il testamento dell'impiccato contestato dal fratellastro del defunto La vedova imputata di soppressione di un documento e di circonvenzione d'incapace Dopo ben due anni dal suo inizio è stata chiusa l'istruttoria a. caTlco di Giovanna Ostorero ved. Rosa Brunet. residente od Orbassano, la quale è stata rinviata a giudizio del Tribunale con tre iirputazioni: circonvenzione J'L-icapace, falsità ideologica in atto pubblico, falso per soppressione di un documento. Un fatto drammatico è alla base di questa vicenda che si concluderà in tribunale: il suicidio del marito della Ostorero, Costantino Rosa Brunet. Costui nelle prime ore di un pomeriggio del luglio '46 fu trovato impiccato ad una trave nel cortile della casa ove aveva un negozio di parrucchiere. Il disgraziato da alcuni giorni era in preda ad una grave crisi psichica. Era ossessionato dall'Idea di aver fatto un cattivo affare acquistando un negozio di drogheria. I medici Clivio e Battaglioni, che lo visitarono, consigliarono i famigliari di vigilarlo poiché il malato avrebbe potuto anche commettere qualche atto insano, n Brunet, che aveva 11 ■■ 11111111111111111 ■ 111 ! 11311 [ 11 ■ 1111111111111 ■ 11111 già forse divisato di togliersi la vita, domandò a coloro che si erano recati a visitarlo — e fra questi c'era 11 parroco — in qual modo dovesse essere redatto un testamento perchè fosse valido. Il mattino del 30 luglio 11 Brunet andò con la moglie dal tabaccalo e acquistò due fogli di carta. Più tardi si recò dal macellaio e gli consegnò due buste; nel pomeriggio egli trovò il' modo di sottrarsi alla vigilanza, raccomandata dai medici, per uccidersi. La vedova fece depositare 5 giorni dopo il testamento del defunto nel quale era nominata erede universale. Il documento portava la data del primo gennaio 1946. Il fratellastro del defunto, Giovanni Rosani, convinto di essere stato frodato, fece apporre 1 sigilli al negozio di parrucchiere ed a quello di drogheria. Durante l'inventarlo, spari il contratto di vendita di quest'ultimo negozio. La vedova asseriva di averlo comprato con i propri denari; il venditore invece produsse la copia della scrittura comprovante l'acquisto per parte del defunto. A proposito del testamento, sembra che la donna abbia convinto 11 marito a retrodatarlo; vi sarebbe infatti la prova che fu steso il 30 luglio. In questo caso acquisterebbe consistenza l'accusa di circonvenzione di Incapace: la Ostorero avrebbe approfittato delle condizioni di mente del marito per farsi nominare erede universale. Il fratellastro del Brunet avrebbe dovuto ereditare almeno parte di uno stabile. Questi è assistito dall'avvocato Maminl e la Ostorero dall'aw. Scaletta.

Persone citate: Brunet, Giovanna Ostorero, Giovanni Rosani, Ostorero