L'ultima giornata in Italia della principessa Margaret

L'ultima giornata in Italia della principessa Margaret L'ultima giornata in Italia della principessa Margaret (Dal nostro inviato speciale) ttreta, 85 maggio. Stamane, alle 11,30, lungo il tratto che divide l'albergo dal lago, e più precisamente per un centinaio di metri, la Principessa Margaret ha gradito che 1 fotografi la ritraessero con tutta la calma del lecito, risparmiandosi In tal modo gli inconvenienti degli obiettivi frettolosi e la nebulosità del teleobiettivi. Ma 1 fotografi non erano molti perchè 11 frutto, cessando dall'essere proibito, perdeva la miglior parte del suo sapore. Non credo che alla Principessa ciò sia dispiaciuto. A differenza di tante, la fotografia non le regala nulla, anzi le ruba molta parte di quella grazia che soltanto l'occhio può cogliere direttamente nella sua pienezza e che le parole servono appena ad accennare. La Principessa appariva riposatlssima del lungo viaggio In automobile che la portò ieri da Venezia a Stresa. Indossava un abito di seta a sfondo verde pallido — un verde sfumatura — eoo grossi cerchi bianchi, la gonna ampia orlata di bianco, scarpe bianche, calze di • nylon » semlscure. Sulle spalle una mantellina di lana color avana. I capelli. Ieri un po' mossi dal vento, riposavano in una compostezza artistica, riga a sinistra, cosi disciplinati dalla spazzola fino all'orlo degli estremi riccioli da appesantire 11 castagno fin quasi a un biondo cupo. Nell' imbarcadero prospiciente l'albergo attendevano 1 due motoscafi più belli che Stresa attualmente possiede. Il « Folgore » di 80 cavalli e 11 ■ Rosamund » di 190 cavalli. Quest'ultimo apparteneva al pascià Zerbudak e glie l'ha preso la guerra. La Principessa, ac compagna ta da lady Harvey. è salita sul « Rosamund > guidato da Paolo Andrels e Alberto Martini. I 120 cavalli erano, diremo cosi, una specie di scorta d'onore, polche 11 motoscafo aveva l'ordine di andare adagio. Soltanto cosi si gusta appieno il Lago Maggiore, la pace infinita e delicata che si sprigiona dalle sue acque placide, dai monti sereni, dalle città e dal villaggi che ne punteggiano le rive. Successivamente però 1 monti si sono Imbronciati con nuvoli e nebbia e nascosto 11 sole hanno minacciato pioggia. Ma non era che una messinscena di civetteria — un film di cartoline Illustrate variabili — attraverso 11 quale la natura voleva mostrarsi com'è bella anche quando non è tutta un sorriso. Poi 11 sorriso è ritornato nella sua piene: x e rispondeva al massimo quando la Principessa visitava il grande giardino dell'Isola Madre, ove ripeteva spesso: « What a lovely garden » (che amabile giardino). Questo giardino è Infatti una piccola meraviglia per l'infinito campionario di piante esotiche e nostrane raccolto sul modello di Kew Gardens (Giardini botanici di Londra) col quali è In attiva corrispondenza per lo scambio di esemplari. Dall'Isola Madre la Principessa si è recata a Pallanza, dove l'attendevano altri fiori, sia recisi in • bouquets • di omaggio, sia nel grande giardino della Villa Ta ranto, di proprietà dell' inglese Me Eachan, che l'ospiterà a cola zione. E' circa l'una. I cornine» sali sono 18. Non ho potuto sapere 11 « menù >. II maggiore Alexan der, ohe Illumina 1 giornalisti, dispone di lampadine ricche di an goll morti. Egli mi ha detto che il «menù» era «molto complica¬ to » e che la Principessa ha mangiato « con molto appetito », subito affrettandosi ad aggiungere • non però golosamente ». Alle ore 17 té all'Isola Bella. Quest'isola è un gioiello costruito dall'uomo sulla roccia. I primi lavori risalgono al 163-2 quando Carlo Borromeo la rese abitabile e la battezzò Isola Bella In onore di sua moglie che si chiamava Isabella. Essa ha due attrattive principali: un- museo e 1 giardini a scalinate, dieci scalinate che con un po' di fantasia possono anche ricordare 1 giardini pensili di Babilonia. Al tè offerto dal Principe Borromeo erano invitate circa cinquanta persone. La Principessa ha visitato il museo e 1 giardini per circa due ore, ammirando l'arie nei due settori e ascoltando con Interesse la storia che 11 Illustra. Poco dopo le 10 è rientrata a Stresa. Nell'azzurro vivido dei suoi occhi si poteva leggere: Ho trascorso una bella giornata. A sera, affinchè come ultima della sua permanenza In Italia le restasse un estremo delicato ricordo, la città ha organizzato una luminaria In suo onore. Verso le 91,30 una sessantina tra barche e motonavi adunatesi presso Isola Bella si sono Illuminate improvvisamente con qualche centinaio di lampioncini alla veneziana e movendosi lentamente sono giunte presso l'albergo della Principessa, dove, sfilando a nodo, hanno creato un fantasioso effetto di luce Dal centro una orchestra tenue ha inviato verso la Principessa un susseguirsi di musiche popolaresche sentimentali dolcissime. Era 11 lago, e con esso l'Italia, che la salutava nell'augurio di rivederla presto. a> a>

Persone citate: Alberto Martini, Carlo Borromeo, Isola Madre, Paolo Andrels, Principe Borromeo, Principessa Margaret

Luoghi citati: Babilonia, Italia, Londra, Pallanza, Stresa, Venezia