Inchiesta della Magistratura sulla tragedia di Mediglia

Inchiesta della Magistratura sulla tragedia di Mediglia Inchiesta della Magistratura sulla tragedia di Mediglia Un altro grave episodio nel Cremonese: raffiche di mitra contro liberi lavoratori - Un ragazzo ferito Milano, 21 maggio. In una 3ala del comune di Mediglia, trasformata in camera ardente, è esposta da ieri sera la salma di Pasqualino Lombardi, il giovane rimasto ucciso ieri alle 15 nel tragico episodio della cascina « Melegnanello ». In tutta la provincia di Milano e nella stessa città le manifestazioni di solidarietà con la vittima sono state assai evidenti, soprattutto per lo sciopero generale indetto dalla segreteria esecutiva della Camera del Lavoro, dalle 10 alle 12 Mentre la quasi totalità degli stabi'imenti milanesi e lombardi si è fermata, gli uffici pubblici di Milano e provincia hanno continuato a funzionare regolarmente. Non si è verificato nessun incidente di rilievo. li Procuratore della Repubblica dottor Tagliarmi, che conduce l'inchiesta, ha continuato per tutta la giornata l'interrogatorio di gran parte dei fermati che in serata sono stati rilasciati. Sembra ormai accertato che a provocare la tragedia di Mediglia siano stati proprio gli operai di Lodi, quasi tutti attivisti di estrema sinistra, che si assunsero a mezzogiorno di ieri l'incarico della spedizione e delle violenze alla cascina Melegnanello. Anche accertato è ormai il fatto de- terminante la tragedia: lu proprio certo Luigi Spezzani che per primo si avventò con- tro l'agricoltore Virginio Ri-naldi, presentatosi con un moschetto a spall'arm. Lo Spezzani gli strappò l'arma e la circostanza è stata oggi confermata in questura da un testimone oculare della sce- na, il quale ha rievocato l'episodio in presenza del segre tario comunista della Carne ra del Lavoro di Milano on. Invernizzi. L'operaio è tra l'altro uno dei 143 fermati di ieri ed è stato uno dei primi ad essere interrogato dal giudice dottor Tagliarini. Si precisa che il Lombardi è stato raggiunto al cuore da un proiettile solo della rivoltella del Rinaldi, il quale sparò quando, disarmato e percosso col suo stesso fucile che per la violenza con la quale i percotitori lo usarono su di lui si spezzò — sanguinante da varie ferite al viso ed alle mani, per non essere sopraffatto dall'intero gruppo che gli si stava scagliando contro, estrasse la pistola e fece fuoco senza pietà Mentre il Lombardi si abbatteva al suolo esanime, il Rinaldi, approfittando del panico che ne segui, fuggi dal cascina uscendo da una , porticina che dà nell'orto. Sembra che fosse- atteso da un fratello a bordo di una automobile. Nella casa rimaneva, sola ed atterrita, la vecchia madre del Rinaldi. I dimostranti, riavutisi dial primo smarrimento, per rappresaglia decidevano allora di dare alle fiamme l'intera cascina, ma mentre stavano portando delle fascine per appiccarvi il fuoco, giungevano agenti e carabinieri che impedivano il criminoso proposito. Tutti gli operai venivano circondati, fermati e portati nella sede della questura di Milano, mentre si iniziavano attive ricerche per la cattura del Rinaldi. Spezzato a metà è stato trovato il fucile dell'uccisore, ma non è stata trovata la rivoltella. Nella provincia di Cremona i Liberi Sindacati non aderiscono allo sciopero. Squadre d'azione percorrono le campagne. In mattinata era stato arrestato nel territorio di Annicco il comunista Primo Bruneri, di 31 anni, che, mascherato e armato di mitra, cercava di intimidire i liberi lavoratori: altri agitatori armati, e con il volto mascherato, erano comparsi in diverse aziende agricole. Nel pomeriggio una famiglia di liberi lavoratori, composta di uomini, donne e ragazzi, era intenta alla raccolta del fieno in un campo nelle vicinanze di Pozzo Ba- J ronzio. Si presentavano loro ad un tratto tre individui, con una maschera nera sugli oc1 chi, e li invitavano a smettere ; il lavoro. Avendo i liberi lavo I ratori tentato di tergiversare, [ uno dei tre uomini — che por ; tavano una divisa quasi mili | tare, con calzoncini corti — si ; portava un fischietto alle labbra ed, emesso un segnale, si ritirava coi suoi compagni. Im¬ mediatamente dai lati del cani po partivano raffiche di mitra. Gli uomini e le donne riuscivano a porsi in salvo, ma sul terreno rimaneva un ragazzo gravemente ferito ad un fianco. Egli è il sedicenne Bruno Mariotti, che è stato trasportato urgentemente all'ospedale di Cremona.

Persone citate: Bruneri, Bruno Mariotti, Invernizzi, Pasqualino Lombardi, Pozzo Ba, Rinaldi, Tagliarini

Luoghi citati: Annicco, Lodi, Mediglia, Milano