L'incubo delle alluvioni

L'incubo delle alluvioni SI E' FATTA ATTENDERE, MA ORA ESAGERA L'incubo delle alluvioni Torrenti che straripano nel Pinerolese - Case isolate : un crollo * Allagamenti ad Asti - Frane in Val d'Aosta - II Po in piena a Casale (Dal nostro inviato) ic_. . „ _, \sPinerolo, 2 maggio. itDa benefica, quale appari-\dva fino a sabato, la pioggia e |fandata degenerando in maltempo, provocando straripamenti di fiumi, torrenti e canali, fino ad assumere proporzioni di allarme. Nella giornata di oggi, i pompieri di Torino sono stati chiamati a Pinerolo con carattere di urgenza e, sulla loro scìa, abbiamo potuto dare uno sguardo panoramico a una breve striscia di territorio piemontese, in parte già tormentato dall'ultima alluvione. Questa volta, di alluvione vera e propria non si può parlare ma è certo che le vie normali di assorbimento o di avviamento al mare, per questa pioggia non bastano. Il tram n. 41, che va a Stupinigi, già non osa più superare il ponte scarica i passeggeri a parecchi metri di distanza. L'acqua scorre impetuosa, e le tre arcate non sono sufficienti a regolarne un defluire sicuro, sicché subiscono una specie di assalto continuo. Sono le ore tredici. Il ponte trema. Si prevede la sospensione totale del traffico da un momento all'altro. Al 18° chilometro da Torino e fino al 19", è la volta del torrente Chisola. Questo torrente non aveva mai fatto storie, fino alla costruzione della strada asfaltata Torino-Pinerolo. Questa è un po' un terrapieno, non sufficientemente studiato per garantire il deflusso delle acque. In località San Ponzio, presso la stazione di None, vaste distese di terreno, per lo più coltivate a grano, sono allagate. Tre case tremano in previsione del peggio. Un argine accanto ad esse è fortemente corroso e non resisterà che per miracolo. Circa trecento metri di strada sono sommersi per una decina di centimetri. La situazione peggiore è presso Baudenasca, a qualche chilometro da Pinerolo, nella località chiamata il « galoppatoio » perchè lì, in hnzcghcvlmgtMmnpmsdzppcsnfrtIdviTaltri \ tempi, si svolgevano le eser-\citazioni di maneggio della \'scuola pinerolese di cavalle-1 no. Stamattina all'alba, il tor-\rente Chisone, rotti gli argini lad Agnesini Superiore — odiapprofittando degli argini già rotti Vanno scorso — ha stra ripato in disordine, circondando una decina di case con llllltllllll1|t1lll1lflltll1IIIIIIIItlllll1lllllllllllllllll . I circa 50 persone. L'acqua noni ne ha raggiunte che un paia.\ma il pauroso crescere della\sua altezza ha consigliato lo\invio di due grosse barche su l carri attrezzati per metterei» salvo le persone, il bestiame e tutto a mlvabile. Una delle dlle barche si è capovolta, fortunatamente senza vittime. ci dicono che le persone non hanno gran fretta di andarsene. Aggrappate alla speranza, esse vogliono resistere finché è possibile. La pioggia, per guanto a tratti impetuosa, non ha i caratteri del temporale catastrofico; vari canali la deviano, e la stessa vastità della falla negli argini è parzialmente rassicurante come maggiore possibilità di sfogo. Si teme un po'- per il comune di Macello, dove altra volta — ma è storia di 101 anni orsono — il Chisone irruppe nel peggiore dei modi e portò viamézza chiesa. In quella circo-stanza fu invasa anche Bau-denasca, che oggi sembra seti-za pericolo. Quando però ogni paura — come ci auguriamosarà, scomparsa dei tutto eper tutti, bisognerà pure oc cnparsi di questo torrente Chisone. Attraverso un'indisciplina troppo prolungata, esso ha finito per crearsi un letto paradossale: e cioè alto al centro, degradante verso le rive. Il suo straripare diventa quin- di normalissimo, é ■h'ah c'è dì- vario che per la sua diversa intensità. Sulla via di ritorno, abbia- mo avuto notizia che a Dubbioni di Pinasca, il torrente Gran Dubbione, uscito dagli argini, ha fatto crollare una casa a due piani. Anche il rio Moirano ha allagato vaste superfici. La strada del Sestriere è seriamente minacciata. Il Chisola ci sembrava più inquieto. Il ponte sul Sangone, scalzati i pilastri delle sue tre arcate, è stato chiuso al traffico verso le 16. Bisognava passare da Nichelino. a. a. Una fonderia di ghisa al Nichelino invasa dalle acque

Persone citate: Agnesini, Moirano