I russi interpellano i comunisti tedeschi

I russi interpellano i comunisti tedeschi I russi interpellano i comunisti tedeschi Riconosciuto il fallimento della politica dei blocco H (Dal nostro corrispondente) Francoforte, 27 aprile. La notizia che nel tardo pomeriggio di oggi gli Stati uniti hanno congegnato all'Unione*1 Soviètica, ^tna ^incita nella quale chiedono quando e a quali condizioni la Russia è disposta a togliere il blocco di Berlino ha suscitato in questi ambienti politici, alleati e tedeschi, una viva emozione malgrado già ieri fossero a conoscenza che oggi, mercoledì, il governo americano avrebbe compiuto tale passo. Si mette in rilievo che evidentemente il Dipartimento di Stato americano ha fatto pervenire la sua nota verbale allo scopo di costringere la Russia a fissare per iscritto quanto fino a oggi ha detto a voce. Giustificatissima prudenza se si tiene conto che tutte quante le discussioni in questi ultimi 12 mesi sono avvenute per colpa dei sovietici in Germania e particolarmente per Berlino. Molte delle divergen ze e delle diatribe tra alleati e russi e specie quelle lunghe e complicate suscitate dal blocco sono, derivate appunto dalla mancanza di quel famoso pezzo di carta che autorizzava gli alleati occidentali a rifornire le loro truppe della guarnigione di Berlino e 1* popolazione del loro settore di Berlino per « via terra ». Esisteva un loro diritto di mas sima, ma mancava la preci sazione scritta come tale diritto poteva essere da loro esercitato. E' stato questo il cavillo giuridico col quale i russi hanno tentato di giustificare la violazione di tutto lo spirito e della lettera dell'accordo di Potsdam. Se oggi gli americani procedono con i piedi di piombo fanno benissimo perchè già molte volte hanno creduto di aver trovato compromessi accettabili dalle due parti e poi |a Berlino si sono sempre tro- vati di fronte ,^;golito «niet»|sovietico. Estonemente inte- ressante appai&hui il fatto che pure oggiStleàppresentante della dCa^or Stanca rende noto che il generale Clay en- tro 30 giorni lascerà 11 posto ìdi governatore in Germania. |Il ministro della Guerra '■americano ha detto oggi chein settimana renderà, noto il successore di Clay; può essere benìssimo che questi lasci la Germania nel momento preci- so in cui la via per Berlino sa rà riaperta. Si ritiene qui che questo grande avvenimento potrebbe realizzarsi forse mot lo presto. Un fatto che giusti' fica tale ottimismo è che nella giornata di oggi i capi del P.S.U. — il partito ligio alle direttive di Mosca — Fieck, Grotewohl, Lubrichi e Dahlem sono stati tempestivamente convocati a Karlshorst, resi denza del governo militare sovietico in Germania. Al colloquio fra il governa- tore generale Tschuikov e questi capi comunisti hanno pgassistito pure il comandante del settore sovietico generale Kotikov e gli ambasciatori Somienov e Dekanasov non che il capo dell'ufficio infor mazioni del governatore mi Mare sovietico. Da parte te desca erano presenti anche due maggiori esponenti della commissione economica tede sca della zona orientale Rau e Sclmann che hanno dichia- rato che il blocco sovietico deve essere eliminato al più presto se si vuole che la zona non vada incontro a un disastro economico. Essi hanno apertamente confessato che il loro piano biennale è fallito a causa del controblocco Costretti dal governatore sovietico a esprimere il loro parere sulla situazione politi ca, i quattro capi del P.S.U hanno confessato che l'azione da loro svolta per ritardare la creazione del blocco federale occidentale è miseramente fai lita e che i loro emissari inviati a Bonn hanno subito un clamoroso insuccesso, tanto vero che nessun uomo dei par titi politici della Germania oc cidentale ha accettato di incontrarsi con i. rappresentanti del « consiglio del popolo » da loro chiamato in vita. Il primo presidente del P.S.U Pieck che è pur sempre considerato l'uomo di fiducia di Stalin invitato a parlare chia ro avrebbe detto che riterreb be un grave e pericoloso erro re rispondere alla « provocazione » di Bonn con la creazione di una repubblica orientale; necessita invece abolire dtnfgnl =, ' b'°^aal, P u Ef?S? PS?sfib'" "* P^mDeScSttta della &rmanM ■tuttWtedeschl „„„urt„„ ,„ ,1 p q{jn^^§ge avesse DerduraYe Servito teTpTancS ra sarebbe impossibile al comunismo penetrare al di là dell'Elba. Alcuni stanotte vogliono sa-r pere che nell'incontro ai capi, comunisti sia stato alla fine comllnistlJIsla 8""J alla, n»? ìP1^^^ ài proclamare al più Festo una repubblica orien¬ tale e in compenso l'offerta di un immediato trattato di pace e la cancellazione di tutte le riparazioni. Ma Pieck avrebbe detto di no. Sarebbe questo il suo primo no all'indirizzo di Mosca. Il Presidente del Consiglio del popolo Kastner ha dichiarato che le Potenze occidentali devono scegliere una Germania unita sulla base della costituzione (comunista) votata dal Consiglio del popolo ovvero una frontiera di ferro all'Elba dietro la quale comincia lo Stato sovietico. ], m.

Persone citate: Stalin